27 Giugno 1962
Amiamo rivolgere una parola particolarmente cordiale ai diletti figli, iscritti alla Gioventù Cattolica Operaia di Innsbruck e del Tirolo.
La vostra Associazione ha promosso questo suo secondo pellegrinaggio a Roma per manifestare, anche in tal modo, la sua fede vibrante di fervore e l'attaccamento devotissimo alla Sede Apostolica.
Bravi, diletti figli.
Dai vostri occhi traspare la tenerezza dei vostri cuori e la robustezza del vostro carattere.
Conservatevi fedeli al nobile ideale del vostro Movimento.
Fate che la persona e l'insegnamento di Gesù Cristo restino al centro della vostra vita;
l'animo di ognuno di voi si compenetri delle norme di vita sociale, insegnate dai Nostri Predecessori e, recentemente, confermate e sviluppate nell'Enciclica Mater et Magistra;
adoperatevi, instancabili, affinché la conoscenza di questa dottrina si diffonda e venga tradotta in pratica.
Le Associazioni, come la vostra, Ci furono ben presenti nella preparazione di questo più recente documento pontificio di carattere sociale: e continuano a dare consolazione al Nostro animo e slancio alla attività dei cattolici di tutto il mondo.
Voi, per parte vostra, procurate di essere all'altezza della formazione professionale, culturale e religiosa, che da ciascuno di voi giustamente si attende; e conservate sempre, profondo, il senso di responsabilità.
La Benedizione, che alla fine dell'Udienza faremo scendere su tutti i presenti, vi sia di sostegno nel lavoro di individuale perfezionamento e di sociale organizzazione, che vi tiene ben occupati, e vi conforti a perseverare nella fedeltà ai supremi ideali del Cristianesimo.