13 Novembre 1963
Diletti Figli e Figlie!
Noi vi diremo con quali sentimenti riceviamo la vostra visita.
Innanzi tutto: con grande letizia.
Ed ogni circostanza di questa Udienza la produce e la accresce: il vostro numero!
Quanto Ci fa piacere la vostra moltitudine!
Essa Ci ricorda una parola della Sacra Scrittura: « Il popolo che è qui riunito l'ho visto con grande gioia ».
E Ci fa pensare che davvero la Chiesa è una grande famiglia!
Così la vostra provenienza: voi venite da tante parti diverse, e Ci portate la testimonianza della fede delle regioni più varie; e venite da lontano, affrontando spese e disagi del viaggio per incontrarvi con Noi: come non potremmo rallegrarci della vostra premurosa e filiale bontà?
Come non sentire il conforto della vostra presenza, così piena di entusiasmo spirituale?
Ma soprattutto il fatto che voi siete cristiani, che voi siete cattolici, Ci riempie di gaudio: voi Ci siete fratelli, voi Ci siete figli, voi siete a Noi uniti dalla comunione della fede e della grazia, voi siete con Noi in quel regno della carità di Cristo, che non può non dare segno di sé, nelle vostre anime, se non con la letizia e con la pace, che sono i primi frutti della grazia, come ripete S. Paolo: gratia et gaudium, gratia et pax.
Ed ecco allora nel Nostro spirito un altro sentimento: di riconoscenza.
Di riconoscenza per codesta visita, a Noi tanto cara, e per quanto essa Ci lascia capire: chi viene dal Papa, viene per testimoniargli devozione, affezione, fedeltà.
Non sono questi i vostri pensieri in questo momento?
E se tali sono, non dobbiamo Noi, carissimi Figli e Figlie, esservene obbligati?
E non possiamo Noi supporre che la vostra venuta mette nelle vostre anime nuove preghiere per il Papa, per la Chiesa, per il mondo?
E cotesto vostro dono di preghiere e di amore filiale è parimente per Noi motivo di gratitudine.
E così succede in Noi un altro sentimento, tanto grande e tanto ricco, che non possiamo esprimerlo in poche parole: è la Nostra affezione per voi.
Vorremmo che ciascuno di voi fosse assicurato di questa Nostra affezione: essa è piena di desideri, come quella d'un padre, per il vostro bene.
Vorremmo che questo incontro col successore di S. Pietro fortificasse in voi la fede in Gesù Cristo, vorremmo che crescesse in voi la gioia di appartenere alla sua Chiesa, vorremmo che sorgessero in voi nuovi propositi di vita cattolica, vorremmo che voi diventaste bravi e fervorosi nel dare sempre buona testimonianza del vostro carattere cristiano, vorremmo specialmente - e ne faremo motivo di preghiera al Signore - che molte, molte grazie divine avessero a riempire le vostre anime, a consolarle, a santificarle, a guidarle nei sentieri della vita con la serenità e la felicità, che solo il Signore sa dare.
Vedete quanto è grande e fecondo di voti e di speranze il Nostro affetto per voi! Vogliate averne ricordo; e ve ne sia pegno la Benedizione Apostolica, che di cuore impartiamo a ciascuno di voi.