Uomo e donna: una relazione che continua |
La sessualità è un tema importante e ricco di scoperte.
È stereotipo, ed è un modo falso di vedere la realtà il pensare che essa, col pensionamento, si estingua.
Già nel 1976 la Società Italiana di Gerontologia in un congresso a Trieste affermò che è errato "privilegiare l'aspetto procreativo nei confronti dell'aspetto propriamente affettivo".
Da indagini su di un campione di 88 soggetti di età media oltre i 70 anni ( 45 maschi, 43 femmine ) è risultato che 47,67% vivono regolari rapporti sessuali ( 68,85% maschi e 34,15 femmine ogni 100 ).
Il prof. Ettore Strumia dell'Università di Torino afferma che "non esiste una particolare età in cui si instaura la fine dell'attività sessuale".
Così non cessa "la capacità di godere del sesso" in concomitanza con la senilità.
Anzi è un "aspetto intimo, ricco di riflessi sulla personalità" e "fattore profondo di valorizzazione dell'anziano".
Questi rapporti - dice ancora Strumia - "contribuiscono al benessere fisico e psichico dell'anziano".
S'intende, "se le condizioni di salute sono ragionevolmente buone".
Pure tra gli ultra settantacinquenni, anche se un coniuge soffre di malattie croniche, nel partner ( maschio o femmina ) non mancano gli impulsi sessuali.
La Chiesa, la comunità cristiana, oggi non può più commettere l'errore di trascurare gli aspetti biologici della senescenza.
Occorre, nel rispetto delle persone, esprimere un'attenzione particolare nei confronti delle persone vedove e di chi, in questa condizione di vita, si affaccia ancora alla volontà di un secondo matrimonio.
"Ed egli rispose: "Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola.
Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi".
Gli obiettarono: "Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via?".
Rispose loro Gesù: "Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così"". ( Mt 19,4-8 )
"Beato il marito di una donna virtuosa; il numero dei suoi giorni sarà doppio.
Una brava moglie è la gioia del marito, questi trascorrerà gli anni in pace.
Una donna virtuosa è una buona sorte, viene assegnata a chi teme il Signore.
Ricco o povero, il cuore di lui ne gioisce, in ogni tempo il suo volto appare sereno…
Il sole risplende sulle montagne del Signore, la bellezza di una donna virtuosa adorna la sua casa". ( Sir 26,1-4.16 )
Creando l'essere umano uomo e donna, Dio dona all'uno e all'altra la stessa dignità personale.
Spetta all'uomo e alla donna riconoscere e accettare la propria identità.
La sessualità va educata all'amore, altrimenti si degrada in disordini che umiliano la persona e corrompono il senso genuino delle relazioni reciproche.
La castità vissuta a tutte le età, è virtù necessaria a integrare la sessualità nell'amore.
Oggi la sensibilità comune sembra, per certi aspetti, molto lontana dalla visione cristiana.
Amore e sessualità sono parole usate nel linguaggio e nella cultura attuale con molta libertà e in modo scambievole.
Mentre si affermano alcuni valori, si presenta molto diffusa una visione riduttiva, spesso egoistica dell'amore.
All'interno di questa realtà, tuttavia, si fa più forte l'esigenza di testimoniare la verità e l'autenticità dell'amore.
L'educazione a una visione cristiana diventa profezia di speranza, testimonianza di valori, progetto di maturazione della persona umana illuminata e sorretta dalla grazia di Dio.
- Nella vita cristiana l'amore e la sessualità hanno un grande valore.
Non basta criticare il modo di vivere disordinato del mondo di oggi.
Bisogna dare anche la nostra testimonianza di fede che cambia la vita.
Credo che da cristiano non devo solo vivere di proibizioni, ma che il comandamento dell'amore mi aiuta a vivere bene l'amore anche alla mia età?
- Quali sono i valori che da sempre sostengono la mia vita?
Posso ancora viverli e testimoniarli trasmettendoli alle giovani generazioni?
"Alla base della famiglia c'è l'unione tra un uomo e una donna, un amore inteso come dono di sé reciproco e profondo, espresso anche nell'unione sessuale.
Alla Chiesa talvolta si rimprovera di fare del sesso un "tabù".
La verità è ben altra! Nel corso della storia il pensiero cristiano ha sviluppato una visione armonica e positiva dell'essere umano riconoscendo il ruolo significativo e prezioso che la sessualità svolge nella sua vita.
Del resto il messaggio biblico è inequivocabile: "Dio creò l'uomo a sua immagine… maschio e femmina li creò" ( Gen 1,27 ).
In questa affermazione è scolpita la dignità di ogni uomo e di ogni donna nella loro uguaglianza di natura, ma anche nella loro diversità sessuale.
La sessualità tocca profondamente la costituzione dell'essere umano.
Da questa derivano le caratteristiche biologiche, psicologiche e spirituali che lo rendono uomo o donna.
L'uomo è creato fin da principio come maschio e femmina: la vita dell'umanità ne porta il segno.
La sessualità appartiene dunque al disegno originario del Creatore e la Chiesa non può fare a meno di averne una grande stima.
Al tempo stesso, neppure può fare a meno di chiedere a ciascuno di rispettarla nella sua natura profonda.
La sessualità è una dimensione inscritta nella totalità della persona e costituisce un "linguaggio" a servizio dell'amore e non può dunque essere vissuta come pura istintività.
Essa va governata dall'uomo come essere intelligente e libero, ma non può essere manipolata ad arbitrio.
La sessualità è finalizzata sia alla comunione tra l'uomo e la donna sia alla nascita di nuove persone.
Rispettare tale struttura è attenzione alla verità dell'essere umano".
(Giovanni Paolo II, Angelus del 26 Giugno 1994)
Dio creatore e Padre dà vita e sostiene tutto il nostro essere; a lui la nostra lode e per noi la consapevolezza del dono che abbiamo ricevuto per viverlo in pienezza e nel bene.
Lentamente leggiamo e meditiamo.
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie;
la mia parola non è ancora sulla lingua
e tu, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo.
Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto
come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno.
Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri:
vedi se percorro una via di menzogna
e guidami sulla via della vita.
( dal Sal 139 )