Lo Spirito di Dio anima della vita del cristiano
7-10-2006
1) Lo scopo di questi corsi non è solo quello di imparare o ricordare tante cose
2) È piuttosto quello di provocare un processo di approfondimento spirituale
3) Quando verrà il consolatore lui vi condurrà alla verità tutta intera
4) Egli è vero uomo senza smettere di essere vero Dio
5) Occorre questo cambiamento fondamentale della vita umana
6) Molti che si definiscono credenti non hanno messo la loro vita nella mani dello spirito santo
7) L'esperienza spirituale coincide con l'ubbidienza a determinate regole
8) A quanti l'hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio
9) Cosa significa essere figli di Dio?
10) Come farò a seguire i suggerimenti di Dio?
11) Il catechista è una persona che vive nell'intensità del rapporto con Dio
12) Quando c'è l'amore vero, il credente vive nell'intimità di Dio
13) È possibile amarsi gli uni e gli altri come Dio ama noi?
14) Chekaritomene, maria ripiena di spirito santo
15) Lo spirito santo che agisce dentro di noi non è un optional
16) Se dunque abbiamo un Dio che è nostro padre, in che modo viviamo la figliolanza?
17) Non c'è da stupirsi se sentiamo predicare tutto e il contrario di tutto
18) Se non vivete la comunione con lo spirito santo siete come dei bronzi tintinnanti
Allora tentiamo di dare un indirizzo al nostro itinerario quest'anno, prima di tutto in qualche modo ritrovando il punto della situazione che avevamo lasciato l'anno scorso.
L'anno scorso abbiamo indagato in generale questi temi principali che riguardano l'azione di Dio in favore degli uomini.
Questi corsi "destinati alla gloria" hanno uno scopo ben preciso che non è specificatamente dottrinale; abbiamo fatto il punto della situazione su molte verità di fede, abbiamo chiarito che cosa significhino, come vanno intese.
Però lo scopo di questi corsi, non è solo quello di imparare o ricordare tante cose.
È piuttosto quello di provocare in noi stessi un processo di approfondimento spirituale delle verità di fede che ci spingano a incarnare nel nostro vissuto quello che è uno stile diverso di vita, ossia comunemente la vita nuova.
Perché tutto questo? Perché senza questa decisione e senza questa esperienza, noi rischiamo semplicemente di assumere dentro di noi un bagaglio "culturale" che però ci lascia in un certo senso indifferenti dal punto di vista della operatività cristiana, rischiamo di vivere un'esperienza cristiana molto morale, ma poco sapienziale.
Quando dico sapienziale faccio riferimento a uno dei sette doni dello Spirito Santo che è il dono della sapienza.
Tra le tante altre cose che opera lo Spirito Santo nel dono della sapienza, abbiamo questo aspetto fondamentale che è "il gusto di Dio", sapiditas Dei, il sapore di Dio.
Lo Spirito Santo agisce nella vita degli uomini in tanti modi, soprattutto nel farci venire il desiderio di Dio, farci venire la sete di Dio.
Sentire la necessità del Signore è sicuramente un'azione dello Spirito Santo, perché Gesù ce l'ha rivelato: "quando verrà il Consolatore Lui vi condurrà alla verità tutta intera" e non significa, come hanno inteso poi gli gnostici qualche secolo dopo, la conoscenza intesa come esperienza intellettuale, ma come è intesa nel mondo ebraico: conoscenza uguale esperienza.
Allora lo Spirito Santo ci conduce alla verità tutta intera cioè a dire alla esperienza tutta intera di Dio; condurre alla verità significa condurre all'incontro con una persona ben precisa.
Chi è nel Nuovo Testamento che si è definito "via, verità e vita?" Gesù.
Quindi lo Spirito Santo che conduce alla verità significa non che ti conduce a un sapere che ti illumina, ma ti conduce all'esperienza di un incontro personale con Colui che dice giustamente e veramente di essere via verità e vita.
Verità perché? Perché egli è vero uomo, certo senza smettere di essere vero Dio.
Ma vero uomo vuol dire uomo nella verità, che significa "uomo che aderisce perfettamente al progetto di Dio e quando creò l'uomo disse: facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza.
Quindi Gesù vero uomo perché veramente l'immagine visibile dell'invisibile Dio e come uomo è perfetto, cioè esattamente come Dio voleva che fossero tutti gli uomini.
Allora lo Spirito Santo ti conduce alla verità tutta intera, vuol dire che ti conduce non solo a Gesù Cristo, ma alla verità del tuo essere parte dell'umanità, come essere umano vero, e come Gesù.
Ora tutti lo capiamo che non bastano delle leggi per dire devi fare questo, non devi fare quello, perché è molto facile per ciascuno di noi e forse l'abbiamo fatto come esperienza migliaia di volte, ubbidire a delle leggi e conservare dentro di noi la ribellione.
Per la paura dell'Inferno ubbidisco alle leggi, ma dentro di me potessi, farei tutto al contrario; allora tu capisci che questo significa che dentro di te c'è stato un cambiamento, perché ritieni che siano importanti certe cose piuttosto che altre cose, ma non c'è stata ancora la famosa conversione, che si chiama in greco metànoia che significa il cambiamento completo della tua personalità.
Questa metànoia è, come possiamo dire, questo cambiamento fondamentale della vita umana, non è semplicemente frutto di un impegno, anche se tutto questo non partirà se non dopo che ognuno avrà fatto questa scelta, avrà preso questa decisione.
Dio ti propone una vita nuova e tu puoi decidere di accettarla, ma finché non avrai deciso questa vita nuova resterà semplicemente una proposta.
Lo Spirito Santo viene nella vita dei credenti per operare questo cambiamento fondamentale, ma come diceva sant'Agostino "Colui che ha fatto i cieli e i cieli dei cieli senza di te, non salverà te senza di te.
Lo Spirito di Dio viene se tu lo inviti.
Contristare lo Spirito di Dio significa a un certo momento non considerare la sua azione, non essere nell'attesa dell'unzione dello Spirito.
Ora noi vediamo come esperienza milioni di credenti che si definiscono credenti, che sanno in linea teorica che esiste uno Spirito Santo, ma che non hanno messo la loro vita nelle mani dello Spirito Santo perché lo Spirito Santo li trasformi in Gesù Cristo.
Hanno ricevuto la cresima, ma questo ricevere la cresima ha determinato la fine della loro pratica religiosa: c'è qualcosa che non funziona!
Che cosa non funziona? La mia domanda provocatoria è questa: hanno incontrato via, verità, vita che si chiama Gesù Cristo mediante la potenza dello Spirito Santo o no?
Perché ricevendo lo Spirito Santo così come Egli è e sapendo chi Egli è come opera, allora se lo ricevi consapevolmente gli permetterai di agire nella tua vita.
Ma se tu ritieni che lo Spirito Santo sia una forza, un fuoco, un vento che ti spinge all'attivismo, non alla comunione con Gesù via, verità e vita, allora tu non farai mai l'esperienza sapienziale, cioè del sapore di Dio nella tua vita, non farai l'esperienza comunionale con Dio.
Penserai che l'esperienza spirituale coincida con l'ubbidienza a determinate regole.
E noi tutti sappiamo, specie nella nostra epoca, come si è allergici alle regole; la nostra epoca che è dominata dall'individualismo estremo dove ognuno è legge a se stesso, digerisce molto male, meglio ancora non digerisce per niente l'idea di una esperienza religiosa fatta di regole.
Naturalmente abbiamo la controparte come sempre c'è la reazione in cui l'insicurezza generale viene superata da delle regole ferree.
Come sempre quando c'è un estremo c'è anche l'altro.
Ma il Signore non è venuto per fondare una nuova religione, il signore è venuto per darci una vita nuova, che è tutta un'altra cosa.
La vita nuova significa la vita di Dio dentro di noi, perché noi esseri umani dopo il peccato originale, non possedevamo la vita divina, possedevamo semplicemente la vita umana.
Allora Gesù Cristo è venuto per portarci la vita nuova, che significa redenzione, misericordia, ecc. ecc., ma filiazione divina, diventare figli di Dio e questo diventare figli di Dio può essere opera degli uomini?
Ricordate Babele, dove gli uomini volevano arrivare a Dio con le loro forze; ora se io prendo il prologo di san Giovanni 1,11: "Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto".
Attenzione, accogliere Gesù non è accogliere una teoria, è accogliere una persona così come essa è.
Gesù è vero uomo, ma è anche vero Dio; come fai ad accogliere veramente Dio se non hai la capacità di contenere Dio dentro di te?
Non ci vuole forse lo Spirito?
Allora qui dice: "A quanti l'hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio".
Il potere non è una bacchetta magica, è la possibilità: tu puoi diventare figlio di Dio.
Ciò era impossibile prima di Gesù che gli uomini al massimo potevano essere i giusti di fronte a Dio, con Gesù Cristo, buoni, cattivi, ecc, qualunque situazione abbiano in sé, possono in ogni caso diventare figli di Dio.
Ora io non lo so che tipo di consapevolezza viviamo noi nel conoscere questa realtà.
C'è lo stupore nel cuore del credente se si ferma a pensare: ehi! ma io sono il figlio di Dio.
Posso essere disprezzato, emarginato da tutte le persone del mondo, ma nessuno può togliere a me ciò che Dio ha fatto di me; posso essere un bravo figlio di Dio, posso essere anche un figlio di Dio peccatore, ma in ogni caso sono figlio di Dio.
Cosa significa essere figli di Dio?
È qualche cosa che tu vivi col cervello o è un'esperienza che coinvolge tutta la tua persona?
Dovrebbe essere un'esperienza che coinvolge tutta la persona umana.
In partenza il tuo Spirito, poi tutta la tua mente, poi tutto il tuo corpo; tu sei fatto così.
Ma purtroppo per come viene trasmesso in troppi casi la presenza di Dio nella storia degli uomini, tutto questo rimane a livello cerebrale, una dottrina, un insegnamento, non un cambiamento di vita, non c'è l'esperienza che coinvolge il tuo Spirito, la tua mente e il tuo corpo della presenza di Dio nella tua vita e non è che questa esperienza non ci sia più, semplicemente coloro che hanno ricevuto l'annuncio di Gesù Cristo, non hanno sperimentato il sapore di Dio, non sanno stare con Dio.
Che Dio sappia stare con loro sì, però essi non se ne accorgono, perché loro non sono dove c'è Dio.
Per es. il direttore spirituale dice: se tu sei capace di dire il Padre Nostro senza distrarti ti regala un cavallo.
E che ci va a farlo? Ora, capite che la bocca certamente dice le parole, ma voi non siete lì, non siete al Padre nostro, siete col pensiero al cavallo; non siete in braccio a Dio, siete seduti sul cavallo.
Allora quello che dovremmo capire è intanto che non possiamo pensare che la natura umana sia come un computer, che metti un programma e fa quello che deve fare, quindi sappiamo che la natura umana è soggetta alle distrazioni.
Ma le distrazioni sono una cosa, l'esperienza comunionale con Dio è un'altra cosa e l'esperienza della comunione non è una cosa che si studia è una cosa che si vive, ora per viverla bisogna in qualche modo capire in che modo posso favorire questa esperienza.
Lo Spirito di Dio agisce nella vita delle persone a tutti i livelli della persona, lo spirito, la mente e il corpo.
Ma se io non mi sono abituato a riconoscere i segni della voce di Dio, come farò a seguire i suoi suggerimenti e a entrare nell'intimità di Dio?
Ce la farò? No; posso cadere nella new age credendo che le mie emozioni siano l'incontro con Dio, ma queste sono emozioni, non sono mozioni, sono sentimenti, non sono guida dello Spirito Santo.
Il profeta Elia dopo che si rifugiò sul monte Carmelo fuggendo dalla regina Getsabele che lo voleva ammazzare, perché lui aveva giustiziati i falsi 400 profeti di Baal, d'un tratto sente delle grandi manifestazioni: tuoni, terremoto, vento ecc. e non si scompone minimamente, continua a cuocersi la sua zuppa e se ne sta nella sua grotta, ma ode come il mormorio di un vento leggero, qualche traduttore lo chiama la voce del Silenzio il suono del Silenzio, e subito Elia esce fuori e riconosce il soffio dello Spirito; esce fuori, solo quando riconosce i segni della guida dello Spirito di Dio.
Se i credenti non imparano a riconoscere i segni dell'azione dello Spirito, come potranno fare un'esperienza spirituale?
Faranno un'esperienza morale.
Dicevo prima, gli uomini della nostra epoca più che delle altre epoche, sono irritati, spaventati dalle regole: devi fare questo, non devi fare quell'altro, mentre cercano un rapporto personale con Dio.
Allora come catechisti di vario genere, anche semplicemente nella vita famigliare, il catechista non è solo quello che ha una classe di catechismo di fronte; è una persona che vive nell'intensità del rapporto con Dio, per cui qualunque cosa quella persona fa o vive diventa una catechesi, cioè un risuonare della presenza di Dio che è dentro di te.
Allora il catechista è colui che nei fatti vive una intimità con il Signore, da cui promana un insieme di conoscenze, certamente, perché siamo molto attenti ai contenuti che vogliamo consolidare, siamo e vogliamo giustamente essere molto addentro alla dottrina, all'insegnamento che Gesù ci ha lasciato, all'insegnamento biblico, al magistero della Chiesa; mi pare che sia una cosa giusta!
Tuttavia non vogliamo fermare il nostro cammino spirituale nella semplice ubbidienza delle regole, ma uscire dall'ubbidienza per entrare nella comunione.
Quando c'è un amore autentico non c'è più il timore, l'amore caccia il timore, inteso come paura.
Quando c'è l'amore vero, il credente non ha paura di Dio, vive nella sua intimità.
Quando l'amore è autentico le regole non hanno più senso, perché?
Ricorderete che gli angeli fedeli a Dio non ubbidiscono a Dio, perché sono in una comunione tale con Dio che non ha bisogno di dire fai questo o fai quello, Dio non gli dice questo perché loro stessi sono in una comunione totale che sono già completamente riempiti del pensiero di Dio, quello che c'è in Dio c'è in loro.
Quando tu vuoi tanto bene a una persona non aspetti che quella persona ti dica ho bisogno di questo e di quell'altro, tu già capisci quello che gli fa piacere, c'è la comunione, c'è l'unità interiore profonda, quasi una identità; quella persona è nel tuo cuore e viceversa, per cui succede tante volte che non c'è neanche bisogno di parlarsi, basta darsi uno sguardo, è la comunione o meglio diciamo non proprio la comunione, è l'immagine di quella comunione totale che vivremo nel Paradiso, di cui l'amore sulla terra è la tensione della realizzazione di tutto questo.
Ora, è possibile amarsi gli uni e gli altri come Dio ha amato noi senza possedere dentro di noi l'amore di Dio?
Non è possibile.
Lo spirito di Dio è l'amore di Dio, l'amore attivo di Dio, è Dio che ama, è la potenza del Dio amante dentro di noi; l'amore di Dio scavalca ogni fosso, supera ogni colle.
Chi si lascia riempire dallo spirito di Dio entra nella gioia.
Vi ricordate di Elisabetta la cugina di Maria, fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo".
Perché Elisabetta si è riempita di Spirito Santo? Perché Maria era piena di Spirito Santo.
Chekaritomene, la piena di grazia che rimane sempre piena.
La grazia è lo Spirito Santo in azione; allora Maria ripiena di Spirito Santo, basta che saluti una persona che quella persona si riempie di Spirito Santo.
E quella donna che disse a Gesù: "Beato il grembo che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte".
E Gesù risponde: Beati piuttosto coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica, che vuol dire: è vero mia madre è beata, ma vi dico di più: siete beati come Lei se fate come Lei, ascoltate la Parola di Dio e la mettete in pratica.
Questo significa che se un credente ascolta la Parola di Dio e la Parola di Dio dice: ricevete lo Spirito Santo, vuol dire che se tu sei pieno di Spirito Santo, sei chekaritomene ripieno della grazia di Dio e la mantieni sempre piena questa grazia, non la vai a perdere, che vuol dire lo Spirito Santo amore amante in azione, allora tu saluti una persona e quella persona si riempie di Spirito Santo.
Questa è la tua catechesi, catechesi che non è possibile se noi non viviamo nella tensione umile, ma desiderosa che lo Spirito Santo venga veramente a cambiare tutta la nostra vita.
Questa è dottrina cattolica, questo significa che non è esperienza di qualche tipo di movimento chiamato carismatico, questa è la spiritualità cattolica, perché è Gesù Cristo che ha mandato lo Spirito Santo.
Chinato il capo emisit spiritum mandò fuori di sé lo Spirito, che non è solo il soffio dell'ultimo sospiro, ma vuol dire proprio lo Spirito suo lo mandò nel mondo per iniziare la Chiesa.
I credenti sono figli perché hanno ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: Abbà Padre.
Questo vuol dire che lo Spirito Santo che agisce dentro di noi non è un optional.
Si ho ricevuto la Cresima, però i frutti non si vedono; se i frutti non si vedono vuol dire che tu lo Spirito Santo sì l'hai ricevuto, perché il sacramento ti è stato dato, però appena l'hai ricevuto hai detto: tu siediti di là, che io adesso faccio la mia vita.
E questo significa contristare lo Spirito, ossia si ricevere lo Spirito come un sopramobile e ogni tanto ti tocca spolverarlo.
Allora tutto questo produce quelle generazioni di cristiani insipidi che al meglio delle cose si sforzano di ubbidire al Vecchio Testamento, i dieci comandamenti.
Non ubbidiscono al Nuovo Testamento che dice: voi avete un Dio che è vostro Padre, se dunque lui è vostro Padre e voi siete suoi figli, in che modo vivete la figliolanza?
Come il primogenito della parabola del figliuol prodigo, che viveva in casa del padre, ma non possedeva nulla e diceva: non mi hai mai dato un capretto e il padre dice: ma come, io e te non siamo una cosa sola?
Allora dov'è la comunione? Oppure come il secondogenito che si rende conto di averne combinate di tutto un po'. Dice: però è mio padre e quindi ritornerò da lui.
Il secondogenito fa l'esperienza dell'abbraccio del padre, il primogenito cade dalle nuvole quando si rende conto che quello che ha di fronte non è il padrone, ma il padre.
Allora ci sono generazioni di "credenti" che sanno tutte queste cose qui ( nella mente ) ma non qui ( nel cuore ), perché lo Spirito Santo lo hanno fatto sedere sul sofà e gli hanno detto: sta lì non ti muovere!
Lui che è l'azione di Dio amante, la grazia, cioè Dio efficacemente all'opera per ricapitolare tutto in Cristo, messo lì di fianco.
Allora non c'è da stupirsi che abbiamo dei "Milingo" che fanno quello che stanno facendo.
Non c'è da stupirsi che sentiamo predicare tutto e il contrario di tutto che non c'è nel Vangelo.
Non c'è da stupirsi che noi abbiamo dei cristiani che in qualche modo sostengono le famiglie di fatto, che hanno votato per l'aborto, che hanno votato per il divorzio, perché questi con Dio che cosa hanno in comune?
C'è comunione tra il pensiero di Dio e il pensiero di questi sedicenti cristiani?
È possibile che Dio dica non uccidere, però l'aborto si.
Allora ci rendiamo conto che qui è più che mai necessaria l'azione dello Spirito Santo, che troppi danno per scontata dimenticando che lo Spirito Santo non è una cosa, ma è una persona.
Ecco perché è necessario nei nostri corsi che facciamo questo itinerario che non è semplicemente un itinerario di conoscenza delle cose, ma è un itinerario di provocazione, perché senza l'esperienza dello Spirito Santo potete sapere il catechismo a memoria, potete persino essere dei professori di teologia.
Ma se non vivete la comunione con lo Spirito Santo siete come dice san Paolo: se carità non ho, nulla mi giova, siete come dei bronzi tintinnanti, delle campane; le campane fanno tanto rumore, ma loro sanno di fare del rumore?
No, sono delle campane!
Allora, questo è il senso dei corsi che stiamo facendo, le prossime volte vedremo in quale ambito ci muoveremo, sentiremo bene come è organizzata la questione in ogni caso o l'una o l'altra unità costituiranno per noi sicuramente un interiorizzazione, una crescita spirituale forte.
Sia lodato Gesù Cristo.