Conferenza di Mosca
30 Ottobre 1943
I governi degli Stati Uniti d'America, della Gran Bretagna, dell'Unione Sovietica e della Cina;
Uniti nella loro determinazione e conformemente alla Dichiarazione delle Nazioni Unite del Gennaio 1942 e dichiarazioni successive, hanno deciso di continuare le ostilità contro le potenze dell'Asse con le quali sono in stato di guerra, fino a quando tali potenze non avranno deposto le armi per una resa senza condizioni;
Coscienti della responsabilità di liberare se stessi e gli altri Paesi Alleati dalla minaccia di aggressione;
Riconoscendo la necessità di assicurare un passaggio rapido e ordinato dallo stato di guerra alla pace e di garantire successivamente la sicurezza internazionale attraverso la drastica riduzione di risorse umane ed economiche da destinare agli armamenti;
Dichiarano congiuntamente che:
1. La loro azione unitaria, impegnata attualmente nella guerra contro i propri nemici, continuerà nel tempo allo scopo di raggiungere e mantenere la pace e la sicurezza nel mondo.
2. Quelli tra loro che sono in guerra con un nemico comune, agiranno insieme per ottenere la resa e il disarmo di tale nemico.
3. Essi prenderanno tutte le misure necessarie per evitare qualsiasi violazione dei termini di resa che saranno imposti al nemico.
4. Essi riconoscono la necessità di creare, al più presto possibile, un'organizzazione internazionale generale basata sul principio dell'uguaglianza e aperta a tutti gli Stati grandi e piccoli che vorranno farne parte, la quale abbia come obbiettivo primario il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.
5. Allo scopo di mantenere la pace e la sicurezza internazionale durante il ristabilimento dell'ordine e della legalità e di creare un sistema di sicurezza generale, essi si consulteranno con gli altri stati membri delle Nazioni Unite per definire una comune strategia d'azione.
6. Dopo la fine delle ostilità essi non impiegheranno le proprie forze militari all'interno dei territori di altri Stati, salvo che per gli scopi previsti da questa dichiarazione e solo dopo essersi preventivamente consultati in merito.
7. Alla fine della guerra essi collaboreranno insieme agli Stati membri delle Nazioni Unite, per raggiungere un accordo generale sul controllo degli armamenti.
I Segretari di Stato degli Stati Uniti, del Regno Unito di Gran Bretagna e dell'Unione Sovietica dichiarano che i loro rispettivi governi hanno raggiunto un accordo per il quale la politica Alleata verso l'Italia sarà basata sul principio fondamentale che il Fascismo venga cancellato insieme a tutte le sue perverse strutture e che al Popolo Italiano venga concessa ogni opportunità per instaurare una nuova forma di governo istituzionale fondato su principi democratici.
I Segretari di Stato degli Stati Uniti e del Regno Unito di Gran Bretagna dichiarano che l'azione dei loro governi, sin dall'inizio dell'invasione del territorio italiano, è stata conforme a questa politica nei limiti imposti dalle superiori esigenze militari.
Come ulteriore supporto a tale politica, i Segretari di Stato dei tre governi alleati hanno concordato quanto segue:
1. È essenziale che il nuovo Governo Italiano, per essere realmente democratico, sia composto da esponenti di quei settori della società che si sono sempre opposti al Fascismo.
2. La libertà di parola, di culto religioso, di opinione politica, di stampa e di associazione saranno pienamente restituite al Popolo Italiano che avrà il diritto di formare Partiti politici antifascisti.
3. Tutte le istituzioni e le organizzazioni create dal regime Fascista saranno soppresse.
4. Tutti i Fascisti e coloro che sono pro-Fascismo saranno rimossi dall'amministrazione, dalle istituzioni e dalle organizzazioni pubbliche.
5. Tutti i prigionieri politici del regime Fascista saranno rilasciati e amnistiati.
6. Saranno creati organismi democratici di governo locale.
7. I capi fascisti e i generali dell'esercito riconosciuti o sospettati di essere criminali di guerra saranno arrestati e assicurati alla giustizia.
Nel rendere questa dichiarazione, i tre Segretari di Stato riconoscono che finché le operazioni militari in Italia continueranno, non sarà possibile dare compiuto effetto a quanto sopra descritto.
Il momento in cui ciò potrà avvenire sarà stabilito dal Comando Supremo Alleato in Italia, sulla base di modalità definite congiuntamente dai Capi di Stato Maggiore delle potenze Alleate.
Si sottolinea inoltre, che nulla di ciò che è stabilito in questa dichiarazione è in contrasto con il diritto del Popolo Italiano di scegliersi autonomamente la forma di governo che desidera.
I governi del Regno Unito, dell'Unione Sovietica e degli Stati Uniti d'America sono d'accordo nell'affermare che l'Austria, primo paese caduto vittima dell'aggressione di Hitler, sarà liberato dalla dominazione tedesca.
Essi considerano nulla l'annessione imposta all'Austria dalla Germania il 15 marzo 1938 e non riconoscono vincolante alcun cambiamento politico avvenuto in questo paese dopo quella data.
Essi desiderano ristabilire la libertà e l'indipendenza dell'Austria e aprire la strada al popolo Austriaco affinché trovi quella sicurezza politica ed economica che è l'unica condizione per ottenere una pace durevole.
All'Austria va tuttavia ricordato che ha una responsabilità che non può eludere, quella di aver partecipato alla guerra al fianco della Germania di Hitler.
Nel bilancio definitivo però, verrà inevitabilmente tenuto conto del contributo eventualmente dato dal popolo Austriaco alla propria liberazione.
Firmata dal Presidente Roosevelt, dal Primo Ministro Churchill e dal Premier Stalin.
Il Regno Unito, gli Stati Uniti d'America e l'Unione Sovietica hanno ricevuto da molte parti prove inconfutabili di atrocità, massacri ed esecuzioni di massa spietate, perpetrate dai Nazisti di Hitler in molti dei paesi invasi e dai quali vengono ora costantemente scacciati.
Le brutalità commesse durante l'occupazione Nazista sono note e i popoli dei Paesi caduti sotto quegli artigli hanno sofferto la peggiore forma di terrore e di sofferenza.
Quello che sta accadendo ora è che in molti di quei territori, in seguito all'avanzata delle forze di liberazione Alleate, le truppe Naziste in preda alla disperazione stanno intensificando la loro spietata crudeltà.
Ciò è dimostrato con particolare chiarezza dai reati mostruosi che vengono commessi in Unione Sovietica, in Francia e in Italia.
In seguito a questi recenti avvenimenti, le tre potenze Alleate, nell'interesse di trentadue Nazioni Unite, dichiarano solennemente quanto segue:
Al momento di concedere qualsiasi armistizio a qualsiasi governo che sarà costituito in Germania, quegli ufficiali tedeschi e quei membri del partito Nazista che si siano resi responsabili, direttamente o indirettamente, delle sopra citate atrocità, verranno trasferiti nei Paesi nei quali i loro atti abominevoli sono stati commessi, affinché possano essere giudicati e puniti secondo le leggi di quegli stessi Paesi.
Liste dettagliate dei colpevoli saranno redatte da tutte le Nazioni coinvolte, in special modo da quelle che sono state invase come l'Union Sovietica, la Polonia, la Cecoslovacchia, la Jugoslavia, la Grecia inclusa Creta e le altre isole, la Norvegia, la Danimarca, l'Olanda, il Belgio, il Lussemburgo, la Francia e l'Italia.
I Tedeschi che hanno preso parte alla fucilazione in massa di ufficiali Polacchi o all'esecuzione capitale di ostaggi Francesi, Olandesi, Belgi, Norvegesi e di contadini Cretesi, o che hanno partecipato ai massacri inflitti ai popoli della Polonia e dell'Unione Sovietica, devono sapere che saranno ricondotti sulla scena dei loro crimini e giudicati sul posto dalla stessa gente che hanno oltraggiato.
Stiano attenti coloro che non hanno finora macchiato le loro mani con sangue innocente ad unirsi ai criminali poiché in tal caso le tre Potenze Alleate li cercheranno fin nei più remoti angoli della terra per catturarli e consegnarli ai loro accusatori affinché sia fatta giustizia.
Questa dichiarazione riguarda anche criminali tedeschi le cui violazioni non sono state commesse in una particolare localizzazione geografica e che saranno perseguiti secondo modalità da concordare tra i Governi Alleati.