Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa

Carta di Parigi per una nuova Europa

19 novembre 1990

Una nuova era di democrazia, pace e unità

Noi, Capi di Stato e di Governo degli Stati partecipanti alla Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa, siamo riuniti a Parigi in un periodo di profondi mutamenti e di attese storiche.

L'era della contrapposizione e della divisione dell'Europa è terminata.

Dichiariamo che per l'avvenire le nostre relazioni saranno basate sul rispetto e sulla cooperazione.

L'Europa si sta liberando dal retaggio del passato.

Il coraggio di uomini e donne, la potenza della volontà dei popoli e la forza delle idee dell'Atto Finale di Helsinki hanno dischiuso una nuova era di democrazia, pace ed unità in Europa.

È questo il momento di realizzare le speranze e le aspettative nutrite dai nostri popoli per decenni:

l'impegno costante per una democrazia basata sui diritti dell'uomo e sulle libertà fondamentali,

la prosperità attraverso la libertà economica e

la giustizia sociale nonchè un'uguale sicurezza per tutti i nostri paesi.

I Dieci Principi dell'Atto Finale ci guideranno verso tale ambizioso futuro, così come hanno illuminato il nostro cammino verso migliori relazioni negli ultimi quindici anni.

La piena attuazione di tutti gli impegni CSCE deve costituire la base per le iniziative che stiamo ora intraprendendo al fine di consentire alle nostre nazioni di vivere conformemente alle loro aspirazioni.

Diritti dell'Uomo, Democrazia e Stato di Diritto

Ci impegniamo a edificare, consolidare e rafforzare la democrazia quale unico sistema di governo delle nostre nazioni.

Nel perseguire questo fine, ci atterremo a quanto segue.

I diritti dell'uomo e le libertà fondamentali sono diritti innati di ogni essere umano, sono inalienabili e garantiti dalla legge.

Responsabilità primaria del governo é tutelarli e promuoverli.

Il loro rispetto costituisce una salvaguardia indispensabile contro gli eccessi di potere di uno stato.

La loro osservanza e il loro pieno esercizio sono il fondamento della libertà, della giustizia e della pace.

Il governo democratico si basa sulla volontà del popolo, espressa regolarmente attraverso elezioni libere e corrette.

Fondamento della democrazia é il rispetto della persona umana e dello stato di diritto.

La democrazia é la migliore salvaguardia della libertà di espressione, della tolleranza di tutti i gruppi della società, e dell'uguaglianza di opportunità per ogni persona.

La democrazia, con il suo carattere rappresentativo e pluralistico, comporta responsabilità nei confronti dell'elettorato, l'obbligo delle autorità pubbliche di osservare la legge e la giustizia amministrata imparzialmente.

Nessuno deve essere al di sopra della legge.

Affermiamo che, senza discriminazioni,

ogni persona ha il diritto:

alla libertà di pensiero, coscienza e religione o credo,

alla libertà di espressione,

alla libertà di associazione e di riunione pacifica,

alla libertà di movimento;

nessuno sarà:

arbitrariamente arrestato o detenuto,

ottoposto a tortura o ad altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti;

ciascuno ha inoltre il diritto:

di conoscere i propri diritti e di esercitarli,

di partecipare ad elezioni libere e corrette,

ad un procedimento giudiziario imparziale e pubblico se imputato di un reato,

di possedere beni individualmente o in comune con altri e di gestire imprese individuali,

di godere dei propri diritti economici, sociali e culturali.

Affermiamo che l'identità etnica, culturale, linguistica e religiosa delle minoranze nazionali sarà tutelata e che le persone appartenenti a minoranze nazionali hanno il diritto di esprimere liberamente, preservare e sviluppare tale identità senza discriminazioni di alcun genere ed in piena uguaglianza di fronte alla legge.

Garantiremo che ognuno possa disporre di efficaci strumenti di ricorso in sede nazionale o internazionale, contro qualsiasi violazione dei suoi diritti.

Il pieno rispetto di tali precetti costituisce il fondamento su cui cercheremo di costruire la nuova Europa.

I nostri Stati coopereranno e si sosterranno l'un l'altro con l'obiettivo di rendere irreversibili tali conquiste democratiche.

Libertà Economica e Responsabilità

La libertà economica, la giustizia sociale e la responsabilità ambientale sono indispensabili per la prosperità.

La libera volontà della persona, esercitata nella democrazia e tutelata dallo stato di diritto, costituisce la base necessaria per un positivo sviluppo economico e sociale.

Promuoveremo l'attività economica che rispetta e sostiene la dignità umana.

La libertà e il pluralismo politico sono elementi necessari nel nostro comune obiettivo di sviluppare economie di mercato verso una crescita economica sostenibile, la prosperità, la giustizia sociale, una crescente occupazione e l'efficiente utilizzazione delle risorse economiche.

Il successo della transizione all'economia di mercato da parte di paesi che spiegano i propri sforzi in tal senso é importante e nell'interesse di tutti noi; ci consentirà di partecipare ad un più elevato livello di prosperità, il che costituisce il nostro obiettivo comune.

Coopereremo a tal fine.

La tutela dell'ambiente é una responsabilità condivisa da tutte le nostre nazioni.

Pur sostenendo gli sforzi nazionali e regionali in questo campo, dobbiamo considerare anche la pressante esigenza di un'azione congiunta su più vasta scala.

Relazioni Amichevoli fra gli Stati Partecipanti

Mentre una nuova era si annuncia in Europa, siamo decisi ad ampliare e rafforzare le relazioni amichevoli e la cooperazione fra gli Stati dell'Europa, gli Stati Uniti d'America e il Canada, e a promuovere l'amicizia fra i nostri popoli.

Per sostenere e promuovere la democrazia, la pace e l'unità in Europa, proclamiamo solennemente il nostro pieno impegno nei riguardi dei Dieci Principi dell'Atto Finale di Helsinki.

Affermiamo la costante validità dei Dieci Principi e la nostra determinazione a metterli in pratica.

Tutti i Principi si applicano in modo uguale e senza riserve, e ciascuno è interpretato tenendo conto degli altri.

Essi costituiscono la base delle nostre relazioni.

Conformemente ai nostri obblighi derivanti dalla Carta delle Nazioni Unite e agli impegni assunti con l'Atto Finale di Helsinki, rinnoviamo il nostro impegno solenne di astenerci dalla minaccia o dall'uso della forza contro l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di qualsiasi Stato, nonché da azioni in qualunque altra maniera incompatibili con i principi o gli obiettivi di tali documenti.

Ricordiamo che la mancata osservanza degli obblighi derivanti dalla Carta delle Nazioni Unite costituisce una violazione del diritto internazionale.

Riaffermiamo il nostro impegno di risolvere le controversie con mezzi pacifici.

Decidiamo di sviluppare meccanismi per la prevenzione e la soluzione di conflitti fra gli Stati partecipanti.

Con la fine della divisione dell'Europa, ci adopereremo per una nuova qualità delle nostre relazioni di sicurezza nel pieno rispetto delle libertà di scelta di ciascuno a tale riguardo.

La sicurezza é indivisibile e la sicurezza di ogni Stato partecipante é inseparabilmente connessa con quella di tutti gli altri.

Pertanto ci impegniamo solennemente a cooperare per rafforzare la fiducia e la sicurezza fra di noi e a promuovere il controllo degli armamenti e il disarmo.

Accogliamo con favore la Dichiarazione Congiunta di Ventidue Stati sul miglioramento delle loro relazioni.

Le nostre relazioni si baseranno sulla nostra comune adesione ai valori democratici, ai diritti dell'uomo e alle libertà fondamentali.

Siamo convinti che per rafforzare la pace e la sicurezza fra i nostri Stati siano indispensabili il progresso della democrazia ed il rispetto e l'effettivo esercizio dei diritti dell'uomo.

Riaffermiamo l'eguaglianza dei diritti dei popoli e il loro diritto all'autodeterminazione conformemente alla Carta delle Nazioni Unite ed alle pertinenti norme di diritto internazionale, incluse quelle relative all'integrità territoriale degli Stati.

Siamo decisi a potenziare le consultazioni politiche e ad ampliare la cooperazione per risolvere problemi economici, sociali, ambientali, culturali ed umanitari.

Tale determinazione comune e la nostra crescente interdipendenza contribuiranno a superare decenni di sfiducia, ad accrescere la stabilità e ad edificare un'Europa unita.

Vogliamo che l'Europa sia fonte di pace, aperta al dialogo e alla cooperazione con gli altri paesi, accolga con favore gli scambi e si impegni nella ricerca di comuni risposte alle sfide del futuro.

Sicurezza

Le relazioni amichevoli fra noi trarranno vantaggio dal consolidamento della democrazia e dal miglioramento della sicurezza.

Accogliamo con favore la firma da parte di ventidue Stati partecipanti del Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa che porterà a più bassi livelli delle forze armate.

Avalliamo l'adozione di una nuova serie di sostanza di Misure Miranti a Rafforzare la Fiducia e la Sicurezza che condurranno ad una maggiore trasparenza e fiducia fra tutti gli Stati partecipanti.

Si tratta di passi importanti verso una maggiore stabilità e sicurezza in Europa.

La riduzione senza precedenti delle forze armate derivante dal Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa, unitamente a nuovi approcci in materia di sicurezza e cooperazione nell'ambito del processo CSCE, porterà a una nuova percezione della sicurezza in Europa e ad una nuova dimensione nelle nostre relazioni.

In tale contesto riconosciamo pienamente la libertà degli Stati di determinare i propri assetti di sicurezza.

Unità

L'Europa intera e libera si avvia a un nuovo inizio.

Invitiamo i nostri popoli a partecipare a questa grande impresa.

Prendiamo atto con grande soddisfazione del Trattato sul Regolamento Definitivo relativo alla Germania firmato a Mosca il 12 settembre 1990 e sinceramente plaudiamo alla riunificazione del popolo tedesco in un solo Stato, conformemente ai principi dell'Atto Finale della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa e in pieno accordo con i paesi vicini.

L'unità nazionale della Germania rappresenta un importante contributo ad un giusto e durevole ordine di pace per una Europa unita e democratica, consapevole della sua responsabilità riguardo la stabilità, la pace e la cooperazione.

La partecipazione degli Stati del Nord America e degli Stati Europei è una caratteristica fondamentale della CSCE; è alla base di quanto è stato da essa realizzato nel passato ed è indispensabile per il futuro del processo CSCE.

Un'adesione costante ai valori che condividiamo e il nostro comune retaggio sono i legami che ci uniscono.

Con tutta la ricca gamma di diversità propria delle nostre nazioni, siamo uniti nell'impegno di ampliare la nostra cooperazione in tutti i campi.

Le sfide che abbiamo dinnanzi a noi possono essere affrontate soltanto con un'azione comune, la cooperazione e la solidarietà.

La CSCE e il Mondo

Il destino delle nostre nazioni è legato a quello di tutte le altre.

Sosteniamo pienamente le Nazioni Unite e il potenziamento del loro ruolo nella promozione della pace, della sicurezza e della giustizia internazionali.

Riaffermiamo il nostro impegno nei riguardi dei principi e delle finalità delle Nazioni Unite consacrati nella Carta dell'ONU e condanniamo tutte le violazioni di tali principi.

Riconosciamo con soddisfazione il ruolo crescente delle Nazioni Unite negli affari mondiali e la loro crescente efficacia, favorita dal miglioramento delle relazioni fra i nostri Stati.

Consapevoli delle pressanti necessità di una gran parte del mondo, ci impegniamo alla solidarietà con tutti gli altri Paesi.

Pertanto, oggi da Parigi lanciamo un invito a tutte le nazioni del mondo.

Siamo pronti a unirci a ogni Stato, e a tutti gli Stati, in sforzi comuni per tutelare e far progredire l'insieme dei valori umani fondamentali.

Orientamenti per il futuro

Basandoci sul nostro risoluto impegno per la piena attuazione di tutti i principi e le disposizioni della CSCE, decidiamo ora di dare nuovo impulso ad uno sviluppo equilibrato e globale della nostra cooperazione per rispondere alle esigenze e alle aspirazioni dei nostri popoli.

Dimensione Umana

Dichiariamo che il nostro rispetto per i diritti dell'uomo e le libertà fondamentali è irrevocabile.

Attueremo e svilupperemo pienamente le disposizioni relative alla dimensione umana della CSCE.

Basandoci sul Documento della Riunione di Copenhagen della Conferenza sulla Dimensione Umana, coopereremo per rafforzare le istituzioni democratiche e promuovere l'attuazione dello stato di diritto.

A tal fine decidiamo di convocare un seminario di esperti ad Oslo dal 4 al 15 novembre 1991.

Decisi a promuovere il prezioso contributo delle minoranze nazionali alla vita delle nostre società, ci impegniamo a migliorare ulteriormente la loro condizione.

Riaffermiamo la nostra profonda convinzione che le relazioni amichevoli fra i nostri popoli, nonché la pace, la giustizia, la stabilità e la democrazia, richiedono che venga tutelata l'identità etnica, culturale, linguistica e religiosa delle minoranze nazionali e che vengano create le condizioni per la promozione di tale identità.

Dichiariamo che le questioni relative alle minoranze nazionali possono essere risolte soddisfacentemente soltanto in un contesto politico democratico.

Riconosciamo inoltre che i diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali devono essere pienamente rispettati quale parte dei diritti universali dell'uomo.

Consapevoli dell'urgente esigenza di una maggiore cooperazione per quanto riguarda le minoranze nazionali, nonché di una loro migliore tutela, decidiamo di convocare una riunione di esperti sulle minoranze nazionali da tenersi a Ginevra dall'1 al 19 luglio 1991.

Esprimiamo la nostra determinazione di combattere tutte le forme di odio razziale ed etnico, l'antisemitismo, la xenofobia e la discriminazione contro chiunque nonchè la persecuzione per motivi religiosi o ideologici.

Conformemente ai nostri impegni CSCE, sottolineiamo che la libertà di movimento e di contatti tra i nostri cittadini nonché il libero flusso delle informazioni e delle idee sono fattori cruciali per il mantenimento e lo sviluppo di società libere e di culture vive.

Accogliamo con favore l'incremento del turismo e delle visite fra i nostri Paesi.

Il meccanismo della dimensione umana ha comprovato la sua utilità e siamo conseguentemente decisi ad ampliarlo per includere nuove procedure, che comportino, fra l'altro, il ricorso ad esperti o la predisposizione di un elenco di personalità eminenti esperte per le questioni relative ai diritti dell'uomo che potrebbero essere sollevate in base al meccanismo.

Provvederemo, nel contesto del meccanismo, acchè le persone partecipino alla tutela dei propri diritti.

Pertanto, ci impegniamo a sviluppare ulteriormente i nostri impegni al riguardo, in particolare nella Riunione di Mosca della Conferenza sulla Dimensione Umana, senza pregiudizio per gli obblighi assunti in base ad strumenti internazionali esistenti di cui i nostri Stati siano Parti.

Riconosciamo l'importante contributo del Consiglio d'Europa alla promozione dei diritti dell'uomo e dei principi della democrazia e dello stato di diritto nonchè allo sviluppo della cooperazione culturale.

Accogliamo con favore i passi compiuti da numerosi Stati partecipanti per entrare a far parte del Consiglio d'Europa e per aderire alla relativa Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo.

Accogliamo inoltre con soddisfazione la disponibilità del Consiglio d'Europa di mettere la sua esperienza a disposizione della CSCE.

Sicurezza

I mutamenti che si stanno verificando nell'ambiente politico e militare in Europa aprono nuove prospettive per sforzi comuni nel campo della sicurezza militare.

Svilupperemo le importanti realizzazioni conseguite nel Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa e nei Negoziati sulle Misure Miranti a Rafforzare la Fiducia e la Sicurezza ( CSBM ).

Ci impegniamo a proseguire i negoziati CSBM con lo stesso mandato e a cercare di concluderli non più tardi della Riunione sui Seguiti della CSCE che si terrà ad Helsinki nel 1992.

Accogliamo inoltre con favore la decisione degli Stati partecipanti interessati di proseguire il negoziato sulle Forze Armate Convenzionali ( CFE ) con lo stesso mandato e di cercare di concluderlo non più tardi della Riunione sui Seguiti che si terrà a Helsinki.

Dopo un periodo di preparativi nazionali, auspichiamo una cooperazione più strutturata fra tutti gli Stati partecipanti alla CSCE su questioni relative alla sicurezza, nonchè discussioni e consultazioni fra i trentaquattro Stati partecipanti tese a avviare entro il 1992, dopo la conclusione della Riunione sui Seguiti che si terrà a Helsinki, nuovi negoziati sul disarmo e sul rafforzamento della fiducia e della sicurezza aperti a tutti gli Stati partecipanti.

Chiediamo una conclusione quanto più sollecita possibile della Convenzione sulla messa al bando globale e completa delle armi chimiche suscettibile di efficaci verifiche e intendiamo esserne firmatari originari.

Riaffermiamo l'importanza dell'iniziativa Cieli Aperti e chiediamo una conclusione positiva dei negoziati quanto prima possibile.

Benchè la minaccia di un conflitto in Europa sia diminuita, altri pericoli minacciano la stabilità delle nostre società.

Siamo decisi a cooperare nella difesa delle istituzioni democratiche contro attività che violino l'indipendenza, l'uguaglianza sovrana o l'integrità territoriale degli Stati partecipanti.

Esse includono attività illegali che implicano pressioni esterne, coercizioni e sovversioni.

Condanniamo senza riserve come criminosi tutti gli atti, i metodi e le pratiche del terrorismo ed esprimiamo la nostra determinazione ad adoperarci per eliminarlo sia bilateralmente sia mediante la cooperazione multilaterale.

Ci uniremo altresì per combattere il traffico illecito degli stupefacenti.

Consapevoli che la soluzione pacifica delle controversie è un complemento indispensabile del dovere degli Stati di astenersi dalla minaccia o dall'uso della forza, essendo entrambi elementi essenziali per il mantenimento e il consolidamento della pace e della sicurezza internazionali, cercheremo non solo modi efficaci per prevenire, mediante mezzi politici, i conflitti che possano ancora manifestarsi, ma definiremo anche, conformemente al diritto internazionale, appropriati meccanismi per la soluzione pacifica di qualsiasi controversia che possa insorgere.

Conseguentemente, ci impegniamo a ricercare nuove forme di cooperazione in tale settore, in particolare un complesso di metodi per la soluzione pacifica delle controversie, incluso l'intervento obbligatorio di una parte terza.

Sottolineiamo che si debba utilizzare pienamente, in tale contesto, l'opportunità offerta dalla Riunione sulla soluzione pacifica delle controversie che si terrà a La Valletta all'inizio del 1991.

Il Consiglio dei Ministri degli Affari Esteri terrà conto del Rapporto della Riunione di la Valletta.

Cooperazione Economica

Sottolineiamo che la cooperazione economica basata sull'economia di mercato costituisce un elemento indispensabile delle nostre relazioni e servirà all'edificazione di un'Europa prospera ed unita.

Le istituzioni democratiche e la libertà economica promuovono il progresso economico e sociale, come riconosciuto nel Documento della Conferenza di Bonn sulla Cooperazione Economica, i cui risultati appoggiamo fermamente.

Sottolineiamo che la cooperazione nei campi dell'economia, della scienza e della tecnica è ora un importante pilastro della CSCE.

Gli Stati partecipanti dovrebbero esaminare periodicamente i progressi compiuti in tali settori e dare loro nuovo impulso.

Siamo convinti che la nostra cooperazione economica globale debba essere ampliata, l'iniziativa privata incoraggiata, l'interscambio accresciuto e diversificato conformemente alle norme dell'Accordo Generale sulle Tariffe e il Commercio ( GATT ).

Promuoveremo la giustizia sociale e il progresso e favoriremo il benessere dei nostri popoli.

Riconosciamo in tale contesto l'importanza di politiche efficaci per affrontare il problema della disoccupazione.

Riaffermiamo l'esigenza di continuare a sostenere i paesi democratici nella loro transizione verso l'istituzione di un'economia di mercato e la creazione delle basi per una crescita economica e sociale autonoma, come già intrapreso dal Gruppo di ventiquattro Paesi.

Sottolineiamo inoltre la necessità di una loro maggiore integrazione nel sistema economico e finanziario internazionale, il che comporta l'accettazione tanto delle discipline come dei benefici.

Riteniamo che nel dare maggiore rilievo alla cooperazione economica nell'ambito del processo CSCE si debba tener conto degli interessi degli Stati partecipanti in via di sviluppo.

Ricordiamo il legame fra il rispetto e la promozione dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e il progresso scientifico.

La cooperazione nel campo della scienza e della tecnologia svolgerà un ruolo essenziale nello sviluppo economico e sociale.

Pertanto, essa deve evolvere verso una maggiore scambio di informazioni e conoscenze scientifiche e tecnologiche appropriate, allo scopo di eliminare il divario tecnologico esistente fra gli Stati partecipanti.

Incoraggiamo inoltre gli Stati partecipanti a operare congiuntamente al fine di sviluppare il potenziale umano e lo spirito di libera iniziativa.

Siamo decisi a dare il necessario impulso alla cooperazione fra i nostri Stati nei settori dell'energia, del trasporto e del turismo per lo sviluppo economico e sociale.

Accogliamo con favore, in particolare, le iniziative pratiche intese a creare condizioni ottimali per lo sviluppo economico e razionale delle risorse energetiche, con debito riguardo a considerazioni di carattere ambientale.

Riconosciamo il ruolo importante della Comunità Europea nello sviluppo politico ed economico dell'Europa.

Anche organizzazioni economiche internazionali quali la Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite (ECE), le istituzioni di Bretton Woods, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), l'Associazione Europea di Libero Scambio (EFTA) e la Camera di Commercio Internazionale (CCI) hanno un compito importante nel promuovere la cooperazione economica, che sarà ulteriormente potenziata con l'istituzione della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS).

Al fine di perseguire i nostri obiettivi, sottolineiamo la necessità di un efficace coordinamento delle attività di tali organizzazioni e poniamo in risalto l'esigenza di individuare metodi affinché tutti i nostri Stati partecipino a tali attività.

Ambiente

Riconosciamo l'urgente esigenza di affrontare i problemi dell'ambiente e l'importanza degli sforzi individuali e comuni in tale settore.

Ci impegniamo solennemente ad intensificare i nostri sforzi per proteggere e migliorare il nostro ambiente al fine di ripristinare e mantenere un sano equilibrio ecologico nell'aria, nelle acque e nei suoli.

Pertanto, siamo decisi a utilizzare pienamente la CSCE quale ambito per la formulazione di impegni e obiettivi ambientali comuni, proseguendo in tal modo il lavoro indicato nel Rapporto della Riunione di Sofia sulla Protezione dell'Ambiente.

Sottolineiamo il ruolo importante di una società bene informata per consentire all'opinione pubblica e ai singoli di intraprendere iniziative per migliorare l'ambiente.

A tal fine ci impegniamo a promuovere la consapevolezza e l'educazione dell'opinione pubblica in merito all'ambiente nonchè la pubblica informazione sull'impatto ambientale delle politiche, dei progetti e dei programmi.

Attribuiamo priorità all'introduzione delle tecnologie pulite a basso livello di rifiuti, consapevoli dell'esigenza di sostenere i paesi che non dispongano ancora di propri mezzi per applicare misure appropriate.

Sottolineiamo che le politiche ambientali dovrebbero essere sostenute da provvedimenti legislativi e strutture amministrative appropriate per assicurarne una efficace attuazione.

Sottolineiamo l'esigenza di nuove misure che prevedano la valutazione sistematica dell'osservanza degli impegni esistenti e, inoltre, lo sviluppo di impegni più ambiziosi per quanto riguarda la comunicazione e lo scambio di informazioni sulla condizione dell'ambiente e sui rischi ambientali potenziali.

Accogliamo anche con favore la creazione dell'Agenzia Europea per l'Ambiente ( AEA ).

Accogliamo con favore le attività operative, gli studi orientati verso la soluzione di problemi e le analisi delle politiche in varie organizzazioni internazionali esistenti impegnate nella protezione dell'ambiente, quali il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente ( UNEP ), la Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite ( ECE ) e l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico ( OCSE ).

Sottolineiamo la necessità di rafforzarne la cooperazione e l'efficiente cooordinamento.

Cultura

Riconosciamo il contributo essenziale della nostra comune cultura europea e dei valori da noi condivisi per il superamento della divisione del Continente.

Pertanto, sottolineiamo il nostro impegno per la libertà creativa, la protezione e la promozione del nostro retaggio culturale e spirituale in tutta la sua ricchezza e diversità.

Considerati i recenti mutamenti intervenuti in Europa, sottolineiamo l'accresciuta importanza del Simposio di Cracovia e attendiamo l'indicazione dei suoi orientamenti per l'intensificazione della cooperazione nel campo della cultura. Invitiamo il Consiglio d'Europa a contribuire a tale Simposio. Al fine di promuovere una migliore conoscenza fra i nostri popoli, favoriamo l'istituzione di centri culturali nelle città di altri Stati partecipanti nonchè una più vasta cooperazione nel campo audiovisivo e un più ampio scambio per quanto riguarda la musica, il teatro, la letteratura e le arti.

Decidiamo di spiegare particolari sforzi nelle nostre politiche nazionali per promuovere una migliore comprensione, in particolare fra i giovani, attraverso scambi culturali, la cooperazione in tutti i campi dell'educazione e, più specificatamente, mediante l'insegnamento e la formazione nel settore delle lingue degli altri Stati partecipanti.

Intendiamo esaminare i primi risultati di tale attività nella Riunione sui Seguiti che si terrà a Helsinki nel 1992.

Lavoratori Migranti

Riconosciamo che le questioni riguardanti i lavoratori migranti e le loro famiglie che risiedono legalmente nei paesi ospitanti presentano aspetti economici, culturali e sociali nonchè una dimensione umana.

Riaffermiamo che la tutela e la promozione dei loro diritti, nonché l'attuazione dei relativi obblighi internazionali, è nostra comune preoccupazione.

Mediterraneo

Riteniamo che i mutamenti politici fondamentali verificatisi in Europa hanno una positiva influenza per la regione del Mediterraneo.

Pertanto proseguiremo gli sforzi per rafforzare la sicurezza e la cooperazione nel Mediterraneo quale fattore importante per la stabilità in Europa.

Accogliamo con soddisfazione il Rapporto della Riunione sul Mediterraneo di Palma di Maiorca, i cui risultati tutti appoggiamo.

Siamo preoccupati per le costanti tensioni nella regione e rinnoviamo la nostra determinazione a intensificare gli sforzi volti a reperire, mediante mezzi pacifici, soluzioni giuste, praticabili e durevoli ai cruciali problemi in sospeso, basate sul rispetto dei principi dell'Atto Finale.

Desideriamo promuovere condizioni favorevoli per uno sviluppo e una diversificazione armonici delle relazioni con gli Stati Mediterranei non partecipanti.

Sarà perseguita e accresciuta la cooperazione con questi Stati allo scopo di promuovere lo sviluppo economico e sociale, potenziando in tal modo la stabilità nella regione.

A tal fine ci adopereremo assieme a questi paesi per conseguire una sostanziale riduzione del divario nella prosperità esistente fra l'Europa ed i paesi mediterranei suoi vicini.

Organizzazioni non Governative

Ricordiamo il ruolo rilevante che organizzazioni non governative, gruppi religiosi nonchè altri gruppi e persone hanno svolto nella realizzazione degli obiettivi della CSCE e faciliteremo ulteriormente le loro attività per l'attuazione degli impegni CSCE da parte degli Stati partecipanti.

Tali organizzazioni, gruppi e persone devono essere coinvolti in modo adeguato nelle attività e nelle nuove strutture della CSCE per adempiere ai loro importanti compiti.

Nuove strutture e istituzioni del processo CSCE

I nostri sforzi comuni per consolidare il rispetto dei diritti dell'uomo, la democrazia e lo stato di diritto, per rafforzare la pace e per promuovere l'unità in Europa richiedono che il dialogo politico e la cooperazione abbiano una nuova qualità e quindi comportino lo sviluppo delle strutture della CSCE.

L'intensificazione delle nostre consultazioni a tutti i livelli é di primaria importanza per forgiare le nostre future relazioni.

A tal fine, decidiamo quanto segue:

Noi, Capi di Stato e di Governo, ci riuniremo la prossima volta ad Helsinki in occasione della Riunione sui Seguiti della CSCE del 1992.

Ci riuniremo ulteriormente in occasione di successive riunioni sui Seguiti.

I nostri Ministri degli Affari Esteri si riuniranno, come Consiglio, regolarmente e almeno una volta all'anno.

Tali riunioni costituiranno il foro centrale per consultazioni politiche nell'ambito del processo CSCE.

Il Consiglio esaminerà questioni pertinenti alla Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa e adotterà decisioni appropriate.

La prima riunione del Consiglio si terrà a Berlino.

Un Comitato di Alti Funzionari preparerà le riunioni del Consiglio e ne attuerà le decisioni.

Il Comitato esaminerà questioni correnti e potrà prendere decisioni appropriate, anche sotto forma di raccomandazioni al Consiglio.

Potranno essere concordate riunioni supplementari dei rappresentanti degli Stati partecipanti per discutere questioni di urgente interesse.

Il Consiglio esaminerà l'elaborazione di disposizioni per la convocazione di riunioni del Comitato di Alti Funzionari in situazioni di emergenza.

Potranno anche essere concordate dagli Stati partecipanti riunioni di altri Ministri.

- Per fornire un supporto amministrativo a tali consultazioni istituiamo un Segretariato a Praga.

Riunioni degli Stati partecipanti sui Seguiti saranno tenute, di regola, ogni due anni per consentire agli Stati partecipanti di fare un bilancio degli sviluppi, esaminare l'attuazione dei loro impegni e considerare ulteriori iniziative nel processo CSCE.

Decidiamo di creare a Vienna un Centro per la Prevenzione dei Conflitti, per assistere il Consiglio a ridurre il rischio di conflitti.

Decidiamo di istituire a Varsavia un Ufficio per le Libere Elezioni, per facilitare i contatti e lo scambio di informazioni sulle elezioni negli Stati partecipanti.

Riconoscendo il ruolo importante che i parlamentari possono svolgere nel processo CSCE, chiediamo un maggiore coinvolgimento parlamentare nella CSCE, in particolare mediante la creazione di un'assemblea parlamentare CSCE, di cui facciano parte membri dei parlamenti di tutti gli Stati partecipanti.

A tal fine sollecitiamo che vengano proseguiti contatti a livello parlamentare per discutere la sfera di attività, i metodi di lavoro e le disposizioni procedurali di tale struttura parlamentare CSCE, sulla base dell'esperienza esistente e delle attività già intraprese in questo settore.

Chiediamo ai nostri Ministri degli Affari Esteri di riesaminare tale questione in occasione della loro prima riunione come Consiglio.

* * *

Modalità procedurali e organizzative relative a talune disposizioni contenute nella Carta di Parigi per una Nuova Europa sono enunciate nel Documento Supplementare che viene adottato unitamente alla Carta di Parigi.

Affidiamo al Consiglio l'incarico di intraprendere le ulteriori iniziative che possano rendersi necessarie per assicurare l'attuazione delle decisioni contenute nel presente documento, nonchè nel documento supplementare, e di considerare ulteriori sforzi per il rafforzamento della sicurezza e della cooperazione in Europa.

Il Consiglio può adottare qualsiasi emendamento del Documento Supplementare che consideri opportuno.

* * *

L'originale della Carta di Parigi per una Nuova Europa redatto in francese, inglese, italiano, spagnolo, russo e tedesco sarà consegnato al Governo della Repubblica Francese che lo conserverà nei suoi archivi.

Ciascuno degli Stati partecipanti riceverà dal Governo della Repubblica Francese una copia conforme della Carta di Parigi.

Il testo della Carta di Parigi sarà pubblicato in ciascuno Stato partecipante, che ne curerà la diffusione e lo farà conoscere nel modo più ampio possibile.

Il Governo della Repubblica Francese è pregato di trasmettere al Segretario Generale delle Nazioni Unite il testo della Carta di Parigi per una Nuova Europa - che non è ammissibile per la registrazione ai sensi dell'articolo 102 della Carta delle Nazioni Unite - per la sua diffusione a tutti i membri dell'Organizzazione quale documento ufficiale delle Nazioni Unite.

Il Governo della Repubblica Francese è altresì pregato di trasmettere il testo della Carta di Parigi a tutte le altre organizzazioni internazionali menzionate nel testo.

In fede di ciò, noi sottoscritti Alti Rappresentanti degli Stati partecipanti, consapevoli dell'alto significato politico che attribuiamo ai risultati dell'Incontro al Vertice e, dichiarando la nostra determinazione di agire in conformità alle disposizioni contenute nel testo surriportato, abbiamo apposto qui di seguito la nostra firma.