Conferenza Mondiale sui Diritti Umani |
83. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani sollecita i governi perché incorporino gli standards che sono contenuti negli strumenti internazionali sui diritti umani nella legislazione nazionale, al fine di rafforzare le strutture nazionali, le istituzioni e gli organi della società che hanno importanza nella promozione e nella salvaguardia dei diritti umani.
84. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani raccomanda il rafforzamento delle attività dei programmi delle Nazioni Unite al fine di adempiere alle richieste di assistenza degli Stati che vogliono stabilire o rafforzare le proprie istituzioni nazionali per la promozione e la protezione dei diritti umani.
85. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani incoraggia anche il rafforzamento della cooperazione tra istituzioni nazionali per la promozione e protezione dei diritti umani, particolarmente attraverso lo scambio di informazioni ed esperienze, come pure attraverso la cooperazione con le organizzazioni regionali e le Nazioni Unite.
86. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani, a tal fine, raccomanda con forza che i rappresentanti delle istituzioni nazionali per la protezione e promozione dei diritti umani diano vita ad incontri periodici sotto l'egida del Centro per i diritti umani, al fine di esaminare modi e mezzi per migliorare le procedure e compartecipare le esperienze.
87. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani raccomanda agli organismi che si occupano dei trattati sui diritti umani, alle conferenze dei presidenti, agli enti per i trattati e alle conferenze degli Stati contraenti, di continuare a prendere quelle misure finalizzate al coordinamento delle molteplici esigenze di resoconto e di linee-guida nella preparazione dei rapporti degli Stati in accordo con le rispettive convenzioni sui diritti umani nonché di studiare la proposta secondo cui la presentazione di un rapporto globale sulle obbligazioni derivanti dai trattati assunti da ogni Stato, renderebbe queste procedure più efficaci e ne migliorerebbe l'impatto.
88. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani raccomanda che gli Stati contraenti gli strumenti internazionali sui diritti umani, l'Assemblea Generale e il Consiglio Economico e Sociale considerino lo studio degli attuali organi istituiti dai trattati sui diritti umani, i vari meccanismi tematici e le procedure, in vista di promuovere una maggiore efficienza ed efficacia attraverso un migliore coordinamento dei vari enti, meccanismi e procedure, tenendo conto della necessità di evitare duplicazioni inutili e l'accavallarsi dei mandati e dei compiti.
89. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani raccomanda un lavoro continuo per il miglioramento del funzionamento, includendovi i compiti di controllo degli enti per i trattati, tenendo conto della molteplicità delle proposte fatte a tale scopo, in particolare di quelle avanzate dagli stessi enti per i trattati e dalle conferenze dei presidenti per gli organi dei trattati.
Dovrebbe anche essere incoraggiato un globale approccio nazionale fatto dal Comitato per i Diritti del Bambino.
90. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani raccomanda agli Stati contraenti i trattati dei diritti umani di pensare seriamente di accogliere tutte le procedure di comunicazione opzionale a disposizione.
91. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani guarda con preoccupazione alla questione dell'impunità per coloro che perpetrano violazioni dei diritti umani, e sostiene gli sforzi della Commissione sui diritti umani e della Sottocommissione sulla prevenzione della discriminazione e la protezione delle minoranze per esaminare tutti gli aspetti della questione.
92. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani raccomanda che la Commissione sui diritti umani esamini la possibilità di una migliore applicazione degli strumenti esistenti sui diritti umani a livello internazionale e regionale ed incoraggia la Commissione delle Nazioni Unite sul diritto internazionale a continuare il suo lavoro sulla corte penale internazionale.
93. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani rivolge un appello agli Stati, che ancora non lo hanno fatto, affinché aderiscano alla Convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949 e ai Protocolli, e inoltre prendano a livello nazionale tutte le misure idonee per una loro piena applicazione, incluse quelle giuridiche.
94. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani raccomanda il rapido completamento e l'adozione della bozza di dichiarazione su "diritti e responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società per promuovere e proteggere i diritti umani universalmente riconosciuti e le libertà fondamentali" [ estratti di tale bozza nel n. 3/1991 di questo Bollettino ].
95. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani sottolinea l'importanza di preservare e rafforzare il sistema di speciali procedure, relatori, rappresentanze, esperti e gruppi di lavoro della Commissione sui diritti umani e della Sottocommissione sulla prevenzione della discriminazione e protezione delle minoranze, per metterli in grado di espletare i loro mandati in tutti i paesi del mondo, fornendo loro le necessarie risorse umane e finanziarie e disponendo per degli incontri periodici.
Tali procedure e i meccanismi dovrebbero essere messi in condizione di armonizzare e razionalizzare il loro lavoro.
Tutti gli Stati sono chiamati a cooperare pienamente con queste procedure e meccanismi.
96. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani raccomanda che le Nazioni Unite assumano un ruolo più attivo nella promozione e protezione dei diritti umani, assicurando il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario in tutte le situazioni di conflitti armati, in accordo con gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite.
97. La Conferenza Mondiale sui Diritti Umani, riconoscendo l'importante ruolo dei diritti umani in specifiche operazioni di "mantenimento della pace" prese dalle Nazioni Unite, raccomanda che il Segretario Generale tenga in conto l'esperienza e la capacità del Centro per i diritti umani e i meccanismi dei diritti umani in conformità con la Carta delle Nazioni Unite.
98. Per rafforzare il godimento dei diritti economici, sociali e culturali, dovrebbero essere esaminati ulteriori approcci, come un sistema di indicatori misuranti i progressi nella realizzazione dei diritti, così come sono enunciati nel Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali.
Ci deve essere uno sforzo concertato per assicurare il riconoscimento economico, sociale e culturale dei diritti a livello nazionale, regionale ed internazionale.
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