per gli insegnanti e il personale della sede di Arequipa
Carissimi insegnati e personale della Casa di Carità, innanzitutto il nostro fraterno saluto ed il nostro grazie per quanto fate per l'avvio e la conduzione di quest'opera voluta dal Crocifisso.
1) La Casa di Carità è scaturita dalle ispirazioni del Servo di Dio fra Leopoldo Maria Musso, segnatamente dal detto del 24.11.1919: "Per salvare le anime, per formare nuove generazioni si devono aprire Case di Carità per insegnare ai giovani Arti e Mestieri".
Il ven. fr. Teodoreto F.S.C., con i suoi confratelli, ha recepito tali ispirazioni, nell'intendimento di attuare la sua costante aspirazione di "elevare nello spirito gli operai, avviarli agli ideali della fede, ponendo con ciò solidi fondamenti alla soluzione del problema sociale".
2) Con tale intuizione ha applicato il carisma educativo di S.G.B. de La Salle al settore della formazione professionale secondo i segni e le esigenze dei tempi.
3) In concreto è stata realizzata dall'Unione Catechisti del Crocifisso e di Maria Immacolata, con l'adesione della Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, che ne sono i due soci fondatori.
1) La finalità specifica della Casa di Carità è il conferimento agli allievi di competenze professionali che li rendano idonei a sviluppare le proprie attitudini e ad inserirsi dinamicamente nel mondo del lavoro.
2) Con tale sviluppo le valenze della professionalità vengono valorizzate anche sul piano economico e sociale.
3) L'ambito culturale in cui si esplica e si articola la formazione professionale della Casa di Carità è quello del lavoro, inteso appunto come forma di cultura, sia sul piano tecnologico ed operativo, che su quello pedagogico, per l'educazione e la crescita umana e cristiana.
1) La proposta formativa dell'Ente è insita nella denominazione "Casa di Carità Arti e Mestieri", da cui emerge che, in un ambiente familiare, l'insegnamento e l'addestramento alle arti e ai mestieri sono animati dall'amore di Cristo.
2) Di conseguenza la formazione si realizza valorizzando l'istruzione e l'addestramento al lavoro come apporti per l'elevazione umana degli allievi mediante proposte educative, morali e religiose.
3) Sul piano più generale, la scienza e la tecnica - cui sono riconducibili le arti e i mestieri - trovano nella carità di Cristo la piena umanizzazione, per un pacifico sviluppo nella prospettiva della civiltà dell'amore.
4) Il maestro è Gesù Cristo, "l'immagine dell'invisibile Iddio", "l'uomo perfetto" che "ha lavorato con mani d'uomo", che "sebbene non abbia insegnato né le arti meccaniche né le scienze naturali, tuttavia ha insegnato ogni verità".
5) Anche i non cristiani, e comunque gli indifferenti al messaggio religioso, sono destinatari e partecipi della missione della Casa di Carità, poiché l'annuncio di fede viene rivolto come proposta, nell'esercizio della piena libertà dell'allievo, allo scopo di elevarlo nella persona, rispettando e salvaguardando le sue scelte, nell'universalità della salvezza portata da Cristo.
6) Il personale collaborante, sia dipendente che autonomo, aderisce culturalmente alla proposta formativa quale componente ineliminabile del rapporto di lavoro.
7) Agli allievi la proposta formativa viene annunciata ed offerta come animazione della formazione professionale.