Quando il faraone Neco andò per combattere contro la Babilonia, doveva passare per la Giudea.
Giosia, il re della Giuda, marciò contro gli Egiziani mentre passavano, ma Neco gli disse, "Dio mi ha comandato di fare presto; bada dunque di non opporti a Dio, il quale è con me, affinché egli non ti distrugga".
Se avessimo solo questa affermazione, potremmo pensare che Neco la inventò, per manipolare la fede di Giosia affinché non lo attaccasse.
Anche Sennacherib dell'Assiria provò questo metodo ( 2 Re 18,25 ).
Però, nel versetto seguente il Cronista afferma che Neco disse la verità: Giosia "non diede ascolto alle parole di Neco, che venivano dalla bocca di Dio".
E poi, come Neco aveva detto, Giosia morì in questa battaglia ( 2 Cr 35,23-24 ).
Ma il fatto che Dio parla a oppure attraverso un re pagano non dovrebbe sorprendersi.
Dio può usare tutti per i suoi propositi, anche quelli che non lo seguono.
Nessuno può scappare dalla potenza e dei propositi di Dio!
Dio parlò ad un re pagano anche in Gen 20,3-7, e addirittura parlò attraverso un asino ( Nm 22,28-31 ) e un sommo sacerdote che si opponeva a lui ( Gv 11,51 ).