2 Re 24,6 dice che Ioiakim "si addormentò con i suoi padri",
2 Cr 36,6 che Nabucodonosor "lo legò con doppie catene di bronzo per condurlo a Babilonia" e
Ger 36,30 profetizzò che "il suo cadavere sarà gettato fuori, esposto al caldo del giorno e al gelo della notte" ( similmente
Ger 22,18-19 ).
In realtà non c'è nessuna difficoltà qui, perché i primi due brani non parlano del modo della sua morte.
Il brano in 2 Cronache parla di un evento prima di quello del brano di 2 Re.
Per esempio, 2 Cr 36,7 dice che Nabucodonosor portò a Babilonia parte degli utensili della casa del Signore, ma 2 Re 24,13-14 ( pochi mesi dopo la morte di Ioiachim in 2 Re 24,6 ) dice che Nabucodonosor portò via tutti i tesori della casa del Signore, ed anche tutte le persone di Gerusalemme ( tranne i poveri ).
Presumibilmente 2 Cr 36,6 si riferisce alla deportazione parziale del 604 a.C., quando anche Daniele fu deportato, e 2 Re 24,6 alla distruzione finale di Gerusalemme nel 597 a.C.
Intanto, Ioiachim sarebbe potuto essere liberato e ritornare a Gerusalemme dopo aver rinnovato la sua fedeltà a Babilonia, come succedette a Manasse in 2 Cr 33,11-13.
Così 2 Cr 36,6 non descrive la morte di Ioiachim.
2 Re 24,6 lo descrive in termini generali: "si addormentò con i suoi padri" vuol dire poco più che morì, e che si unì con i suoi antenati nella tomba o nello Sceol; non descrive il modo della sua morte.
Per questo abbiamo la profezia di Ger 22,18-19; Ger 36,30, che dice che morì in modo ignobile.
Per la domanda sul successore di Ioiachim, vedi il commento su Geremia 36,30.