1 Timoteo |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
I falsi dottori |
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1 Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, |
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2 sedotti dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. | |||||||
3 Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità. |
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4 Infatti tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie, |
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5 perché esso viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera. |
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6 Proponendo queste cose ai fratelli sarai un buon ministro di Cristo Gesù, nutrito come sei dalle parole della fede e della buona dottrina che hai seguito. |
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7 Rifiuta invece le favole profane, roba da vecchierelle. |
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8 Esercitati nella pietà, perché l'esercizio fisico è utile a poco, mentre la pietà è utile a tutto, portando con sé la promessa della vita presente come di quella futura. | |||||||
9 Certo questa parola è degna di fede. |
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10 Noi infatti ci affatichiamo e combattiamo perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto di quelli che credono. | |||||||
11 Questo tu devi proclamare e insegnare. | |||||||
12 Nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii esempio ai fedeli nelle parole, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza. |
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13 Fino al mio arrivo, dedicati alla lettura, all'esortazione e all'insegnamento. |
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14 Non trascurare il dono spirituale che è in te e che ti è stato conferito, per indicazioni di profeti, con l'imposizione delle mani da parte del collegio dei presbiteri. |
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15 Abbi premura di queste cose, dedicati ad esse interamente perché tutti vedano il tuo progresso. | |||||||
16 Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo salverai te stesso e coloro che ti ascoltano. |
Indice |
4,1-7a | Contro gli impostori 4,1 Gli ultimi tempi è un'espressione del linguaggio apocalittico, per indicare il momento della crisi spirituale che precede il giudizio di Dio ( Mt 24,4-13.21-24; 2 Ts 2,3-12; 2 Tm 3,1; 2 Tm 4,3-4; 2 Pt 3,3; Gd 18; cf. Mt 24,6s; At 20,29-30. - D'altra parte, essendo già incominciata l'era escatologica ( 1 Tm 2,6; Mc 1,15+; Rm 3,26+ ), questi tempi di prova possono essere considerati come già attuali ( cf. 1 Cor 7,26; Ef 5,16; Ef 6,13; Gc 5,3; 1 Gv 2,18; 1 Gv 4,1.3; 2 Gv 7 ). |
4,2 | Un marchio a fuoco permetteva di riconoscere gli schiavi fuggitivi e i criminali evasi. bollati a fuoco nella loro coscienza: come lo schiavo fuggiasco lo era nella sua carne. |
4,3 | Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi: la condanna del matrimonio sarà uno dei tratti dello gnosticismo. Le interdizioni alimentari sono più propriamente giudaizzanti ( cf. Col 2,16-23 ). |
4,7b-5,2 | Sii di esempio ai fedeli |
4,8 | pietà: gr. eusebeia; questa parola ritorna dieci volte nelle lettere pastorali ( 1 Tm 2,2; 1 Tm 3,16; 1 Tm 4,7.8; 1 Tm 6,3.5.6.11; 2 Tm 3,5; Tt 1,1; cf. 1 Tm 5,4; 2 Tm 3,12; Tt 2,12 ). Riassume tutto l'atteggiamento religioso dei cristiani, legato alla conoscenza della fede, nodo della loro vita di comunione in Cristo Gesù. |
4,10 | combattiamo: D, volg. e altri portano: « siamo oltraggiati ». |
4,14 | Con l'imposizione delle mani, in un contesto di preghiera e con la partecipazione degli altri presbìteri (
1 Tm 1,18;
2 Tm 1,6 ), venne trasmesso a Timòteo il compito di pascere il popolo di Dio ( At 20,28-31 ). con l'imposizione delle mani da parte del collegio dei presbiteri: alcuni traducono: « l'imposizione delle mani in vista del presbiterato ». L'imposizione delle mani, rito di trasmissione di una grazia o di un carisma ( Eb 6,2 ) può essere un gesto di semplice benedizione ( Mt 19,15 ), il mezzo per operare una guarigione ( Mt 9,18p; Mc 6,5; Mc 7,32; Mc 8,23-25; Mc 16,18; Lc 4,40; Lc 13,13; At 9,12.17; At 28,8 ), di comunicare ai battezzati la pienezza dello Spirito santo ( At 1,5+ ), infine il rito che consacra un uomo in vista di una funzione pubblica particolare ( At 6,6; At 13,3 ). In quest'ultimo senso va inteso il presente v e 1 Tm 5,22+ ( cf. 2 Tm 1,6 ). Fin dal giorno al quale Paolo fa allusione, Timoteo ha in sé in modo permanente un « carisma » ( 1 Cor 12,1+ ) che lo consacra al ministero. Per la menzione dell'intervento profetico cf. 1 Tm 1,18. |