Stefano disse che quando Giacobbe scese in Egitto, la sua parentela era composta da 75 persone.
Però, Gen 46,26-27, Es 1,5, Dt 10,22 dicono che i discendenti di Giacobbe erano in 70.
Il motivo per questa differenza è che Stefano, essendo un Ellenista ( un ebreo che parlava il greco e non l'aramaico ), leggeva la Septuaginta, la traduzione delle Scritture ebraiche ( il nostro Antico Testamento ) in greco, e non il testo ebraico.
La Septuaginta a Gen 46,27, Es 1,5 dice 75 invece di 70, e Stefano riportò quella cifra.
Siccome anche uno dei testi ebraici trovati fra i rotoli del mar Morto legge 75, è possibile che la Septuaginta traduca un altro testo antico, se non il testo originale e che il testo ebraico che noi abbiamo abbia un errore di copiatura in questi versetti.
Però, sembra che il testo ebraico e la Septuaginta abbiano contato i discendenti in modo diverso, e che tutti e due siano giusti.
Infatti, il testo ebraico di Gen 46,27 dice, "I figli di Giuseppe, natigli in Egitto, erano due.
Il totale delle persone della famiglia di Giacobbe che vennero in Egitto, era di settanta", mentre la Septuaginta dice, "I figli di Giuseppe, natigli in Egitto, erano nove.
Il totale delle persone della famiglia di Giacobbe che vennero in Egitto, era di settantacinque".
Quindi la Septuaginta include alcuni discendenti di Giuseppe.
Se inoltre la Septuaginta non contò Giacobbe e sua moglie ( come il testo ebraico fece ), arriviamo a 75, e non c'è una contraddizione fra le due cifre.
Alternativamente, la Septuaginta conta solo i tre nipoti e due bisnipoti di Giuseppe che sono elencati in Gen 46,20 nella Septuaginta; forse gli altri dei nove discendenti ( di cui alcuni sono elencati a Nm 26,28-37 ) erano già morti.