Questo non è un brano difficile secondo il modo in cui è spesso usato.
Ma secondo il senso di Gesù, è una delle sue affermazioni più difficili.
Spesso si dice che "la croce che devo portare" è qualcosa di spiacevole che non si può togliere, per esempio una malattia o un parente difficile.
Ma Gesù parlava di prendere la propria croce, non di subire una difficoltà esterna.
Inoltre, la croce era usata solo come strumento della pena di morte, e portare la croce significava decidere di andare verso la propria morte.
Potremmo forse tradurre nella nostra cultura, "costruire la propria sedia elettrica", ma anche questo non dà il senso dell'umiliazione pubblica di portare il proprio mezzo di esecuzione al luogo di esecuzione.
Naturalmente Gesù non parlava della morte fisica ( sebbene chiami molto a morire per lui ), ma Gesù spiegò il senso dell'affermazione in questo modo: rinunciare a se stesso e perdere la propria vita per amore di lui.
Cioè, per seguire Gesù dobbiamo rinunciare a tutti i nostri desideri, tutti i nostri progetti, tutto quello che ci è caro, per sostituirli con i desideri e i progetti di Gesù e quello che è caro a lui.
Noi non viviamo più, invece Gesù vive in noi.
Non c'è niente di più difficile di questo.