Paolo dice che l'ordine alla moglie di non separarsi dal marito è un ordine dal Signore Gesù, non da lui ( 1 Cor 7,10 ).
Ma poco dopo parla a quello con un coniuge non Cristiano, e dice che è lui che lo dice e non il Signore ( 1 Cor 7,12 ).
Inoltre, alle vergini dice di avere un parere ma non un comandamento dal Signore ( 1 Cor 7,25 ).
Poi alla fine del capitolo dice che la vedova sarà più felice se non si risposa, e aggiunge "a parer mio, … e credo di avere anch'io lo Spirito di Dio" ( 1 Cor 7,40 ).
1 Cor 7,10.12 significano che Gesù, quando era vivo, diede nel suo insegnamento un ordine per questa situazione ( Mt 5,32; Mt 19,9 ).
Ma non parlò della situazione di Cristiani sposati con non Cristiani, perché non esistevano ai suoi tempi.
Quindi 1 Cor 7,12 non è un ordine che Gesù diede durante la sua vita, ma un ordine che Paolo dà.
Non per questo è meno autorevole.
Come quasi tutto il contenuto delle lettere nel Nuovo Testamento, pur non parole dirette di Gesù, fa parte delle Scritture ispirate, la Parola di Dio respirato tramite lo Spirito Santo, e quindi un ordine del Signore quanto i suoi comandi che diede durante la sua vita ( 1 Cor 14,37 ).
In 1 Cor 7,25,40, non ci sono ordini di Paolo e quindi neanche di Gesù.
Dice esplicitamente in 1 Cor 7,28.39 che le vergini e le vedove sono libere di sposarsi con qualsiasi Cristiano.
È l'opinione di Paolo che avranno meno tribolazioni e saranno più felici se non si risposano, ma che non peccano se si risposano.
Paolo ha lo Spirito Santo quando lo dice, e quindi è un'opinione che va considerata seriamente, ma tuttavia lui non proibisce un nuovo matrimonio.
In questo caso, l'ispirazione della Bibbia sta non in un ordine da Dio, ma nell'insegnamento accurato dell'opinione di Paolo.