Paolo dice di non aver relazioni con gli infedeli, mettendosi sotto un giogo inopportuno per un fedele.
Il significato della frase è abbastanza chiaro, la difficoltà sta nel decidere esattamente quali tipi di relazioni sono sbagliati.
Tante risposte sono state date, da chi dice che solo pochi rapporti particolari sono proibiti, a chi dice che nessun contatto con l'infedele è possibile.
Non voglio dare una risposta definitiva con un elenco completo di relazioni sbagliate, ma do alcuni principi che possono aiutare a decidere in casi particolari.
Paolo dice di non metterci sotto un giogo che non è per noi, cioè essere costretti a fare cose inappropriate.
Quasi tutti sono d'accordo che il matrimonio fra un credente e un non credente è di questo tipo, perché è un legame permanente che limita le nostre possibilità di servire Dio.
Ma ci sono tanti altri "gioghi" che potrebbero essere inappropriati, come fare affari con qualcuno o partecipare ad un'associazione.
Dico "potrebbero", perché dipende da tanti fattori - se il rapporto è permanente o per un tempo limitato, quanto devo condividere con gli altri, e così via.
Il principio rimane: Sono obbligato a fare cose inappropriate, oppure a non fare cose appropriate?
Possiamo anche dire che l'estremo di non aver nessun rapporto con nessun infedele non può essere giusto.
Lo sappiamo perché i Corinzi avevano malinteso Paolo e non si mischiavano con i fornicatori, avari, ladri e idolatri infedeli.
Paolo dice che è sbagliato non mischiarsi con loro, perché altrimenti dovremmo uscire dal mondo ( 1 Cor 5,9-10 ).
Il motivo è che "mischiarsi" con loro è diverso da "mettersi sotto un giogo" con loro, e noi dobbiamo mischiarci senza metterci sotto un giogo.
In questo abbiamo l'esempio di Gesù, che fu molto criticato perché frequentava i pubblicani e i peccatori, parlando e mangiando con loro, ma lo faceva senza mettersi sotto un giogo con loro.
Lo faceva per cambiare loro, senza essere cambiato lui.