Difendiamo la nostra Fede |
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L'augusto Vicario di Cristo, nel suo Messaggio Natalizio al Sacro Collegio dei Cardinali e per loro mezzo, all'Italia e al mondo intero, lamentava la propaganda anticattolica protestantica; propaganda subdola e insidiosa, audace e sfrontata.
Al lamento del Padre non possiamo restare insensibili, noi, cattolici italiani e in modo speciale noi, Torinesi che vediamo la nostra città fatta segno a una propaganda sfrenata, specialmente fra la gioventù.
La parola di Pio XI è stata quanto mai opportuna per indurre i cattolici, specialmente gli organizzati a unirsi alla Chiesa nell'opera della preservazione della Fede.
Ha detto bene il Santo Padre, e si può verificarlo ogni giorno, che la propaganda dei protestanti è subdola e insidiosa; tanti sono gli inganni con i quali essi cercano d'insinuarsi nell'animo dei cattolici!
Sono pubblicazioni e contenenti un falso misticismo, melate parole, false teorie …
Per questo rispetto dobbiamo essere ben persuasi che non possiamo assolutamente restare indifferenti dinanzi alla minaccia che viene portata alla nostra fede.
Ricordiamoci che a ciascuno di noi il Signore ha affidato il compito di istruire, di illuminare, correggere il nostro prossimo, e un giorno ci verrà chiesto conto del nostro operato.
Lavoriamo affinché il Padre celeste non abbia a imputarci a colpa la morte di qualche anima, alla quale, potendo, non abbiamo custodito, la fede.
Fortifichiamo la nostra fede con lo studio della religione; colla, frequenza continua alle sacre conferenze e prediche.
Studio della religione, umiltà di mente, purezza di cuore devono essere le nostre armi, con cui agguerrirci contro la propaganda insidiatrice della nostra fede.
La fede vera genera la carità: la carità sia messaggera della fede, e, così, avanzi la fede sulle ali della carità.
C'è chi si approfitta dell'indigenza del povero per tentare dei turpi mercati; ebbene vinciamo questa falsa filantropia col vero oro dell'amore cristiano.
Diamo del nostro, se possiamo, e spingiamo altri a dare, col pensiero rivolto a Gesù; che colla carità introdusse nel mondo la sua dottrina; e ci sarà di sommo conforto, pensare come a noi rivolto, per la fede propagata e conservata, l'elogio della parabola dell'Evangelo che il Padrone fece ai suoi servitori fedeli, che avevano colle loro industrie saputo moltiplicare il talento avuto incustodia.