Il Crocifisso mallevadore |
B58-A7
S. Giovanni dì Dio si rivolse a un negoziante per nome Piola pregandolo di fargli un prestito di trenta scudi per gli urgenti bisogni dei suoi poveri.
Piola stava a tavola con la moglie e questa, udito il motivo della visita, si alzò infuriata da tavola e fece segno al marito dì non consentire.
Il marito a sua volta disse al Santo: « Fratello, io attendo alla mercatura e tutto il giorno vendo e compro; talmente che non posso privarmi del mio denaro.
Esso mi è necessario per mantenere il mio credito e soddisfare a coloro coi quali mi conviene contrattare.
Ma quand'anche non ne avessi presentemente bisogno, non vi presterei la somma richiesta, se pure non aveste un buon mallevadore da darmi.
S. Giovanni di Dio rispose: « Ve ne darò uno bonissimo », e traendo fuori il Crocifisso che avea costume di tenere. in una manica, aggiunse: « Ecco la mia sicurtà; ne volete una migliore? »
Il negoziante guardò il Crocifisso e vide che da tutte le parti dell'immagine uscivano chiarissimi raggi di luce.
Non ci volle di più per riempirlo di timore è di spavento e farlo ravvedere del suo errore.
Si prostrò subito dinanzi al Servo di Dio e non gli prestò ma gli regalò i trenta scudi e in capo a sei mesi, mortagli la moglie, mise se stesso e tutte le sue sostanze in mano di Giovanni.
Il Santo lo accolse quale fratello nel suo Ordine e i beni, divisi in due parti, furono distribuiti ai poveri vergognosi della città di Granata e assegnati qual fondo pel mantenimento dell'Ospedale.