Educazione riflessa |
B63-A6
"Chi accoglie nel nome mio uno di questi fanciulli, accoglie me". ( Mc 9,36 ).
Che dirò dell'insegnamento dei Catechisti perché esso vi sembri benefico quale è?
Pensate alla carità crescente di chi s'avvicina ai fanciulli e li dispone a ricevere il Verbo, ossia a diventare figli di Dio.
( " … e a quelli che lo ricevettero ( Gesù Cristo ) diede il potere di diventare figli di Dio" ).
Quegli è Padre, Padre per la generazione spirituale divina - ossia per l'educazione; Padre, come desiderava di esser chiamato San Giovanni Bosco; Padre più caro a Dio, di chi è strumento della procreazione nella colpa originale.
Pensate alla confermazione nel bene, mentre si predica il bene; alle benedizioni di Dio; alla grandezza promessa a coloro che avranno "operato e insegnato" ( Mt 5,19 ); al naturale aumento di scienza ( "gli uomini mentre insegnano imparano" - Seneca ); all'amore benedicente degli allievi; alla consolazione benefica di essere voce che grida: preparate le vie del Signore! - così, ogni giorno ci sono i Giovanni Battista, che gridano nel deserto di molti cuori.
E ogni giorno può essere la vigilia della venuta di Gesù Cristo, Pane vivo, nell'anima nostra.
Venga il tuo regno, o Padre, nell'anima di tutti gli uomini!
Sicché io reputo una grande benedizione per me, il mio povero giovanile insegnamento del Catechismo, e "benedico il loco, il tempo e l'ora che sì alto miraron gli occhi miei".
Non parlo qui del bene che i Catechisti fanno al prossimo: domandatene a quelli che devono a loro una vita cristiana, serena, e la conoscenza della nostra religione; domandatene a quei peccatori, che nel ricordo dell'Oratorio amorevole e devoto trovano una soave lacrima di pentimento.
Mario Sancipriano