Una benemerita Zelatrice  

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La « Gazzetta del Popolo » di Torino, del giorno 3 luglio, pubblicava: « Ieri, alle 9,30, dopo breve malattia, munita dei conforti religiosi, decedeva la signora Angela Serafina Motetti ved. Gaiottino

Partecipano la perdita: il padre Giovanni, fratelli, sorelle, i parenti tutti, la Piccola Casa della Divina Provvidenza e le altre Opere beneficiate invocando preghiere.

I funerali avranno luogo giovedì 4 corr., alle ore 10,30, partendo da Via Silvio Pellico n. 9.

Per volontà dell'Estinta i parenti sono dispensati dal lutto; non fiori, ma beneficenza alla Casa di Carità di Via Feletto ».

Mentre citiamo all'ammirazione dei nostri Lettori il generoso e cristiano ricordo della nostra zelatrice, la commemoriamo piamente.

Era stata fra le prime poche che si radunavano nella nostra sede nel nome e per la gloria di Gesù Crocifisso, ed aveva portato in tutte le sedute la sua intelligente e pratica attività.

Nelle varie iniziative prese dalla Direzione per sostenere la « Casa di Carità » si fece paladina convinta delle stesse e del suo affetto per l'opera di Gesù Crocifisso fanno anche fede le sue ultime volontà.

Ma tutto ciò era in Lei animato da un profondo senso cristiano della vita, ch'Essa considerava come una missione di bene, non solo, ma da una costante preparazione alla morte ch'Ella meditava nei sunti delle prediche del R. Padre Oldrà compilati dopo che ebbe frequentate le vantaggiose riunioni della Compagnia della Buona Morte ai Ss. Martiri.

Si può dire che anche il sepolcro la trovò preparata, perché sovente si portava a quella che doveva essere la propria tomba, e che già raccoglieva le spoglie del consorte, per meditarvi la fugacità della vita e la vanità del mondo.

Aveva da vari mesi superate due gravi operazioni, ch'Ella riteneva come le messaggere della morte e quindi gli ultimi dolori non la trovarono impreparata; furono anzi per lei talenti preziosi per non più far anticamera al Paradiso.

« Non potrò più andare a Lourdes - ripeteva con voce accorata - perché non mi sentirei più di sostenere le fatiche di infermiera dei poveri ammalati.

Quante gioie ho provato con essi! … ».

Era questo l'unico suo rammarico.

La vita buona l'aveva attrezzata alla buona morte e i Catechisti del SS. Crocifisso e gli allievi della « Casa di Carità » Le invocano la pace dei giusti.

Non volle lutti e la sua chiesa parrocchiale, madre pietosa, accolse le spoglie mortali, quando ancora parata a festa di rosso e di verde, celebrava l'ottava della festa patronale dei Ss. Pietro e Paolo.

Sentimentalismo forse? Crediamo di no e speriamo che l'anima sua generosa e bella sia già a godere del premio che in vita s'era preparato.

Il nostro cristiano suffragio è però sempre doveroso e noi lo ricordiamo a tutti i membri della nostra famiglia spirituale, piccoli e grandi.


Amore generoso

La signora Mandrile Giovanna offre Lire … per grazia ricevuta per intercessione di Fra Leopoldo.

Offro L. … per ottenere l'intercessione di Fra Leopoldo per la conversione di un parente, ricordando che Fra Leopoldo in vita con le sue preghiere, ottenne delle conversioni straordinarie.

Ferraris Angela.

Spett. Direzione Casa di Carità. Invio con la presente la mia modesta offerta di lire … a favore di codesta nobile ed educativa istituzione.

Con i più distinti ossequi.

Lucia Quendo, Bricherasio.