La « Messa del povero » |
B74-A8
È stata ripresa nel settembre scorso la « Messa del Povero » e i nostri amici sono tornati puntuali al nuovo raduno spirituale.
In tutti quei visi, segnati da tante sofferenze, abbiamo visto più che tutto il desiderio di Dio; un impegno per il nostro zelo e un amore riconoscente per il nostro apostolato.
I « Catechisti Anziani », ai quali è affidata la cura dei mendicanti della « Messa del Povero » presso l'Opera Pia Lotteri, sanno che le buone Suore del Grande Santo della Carità, S. Vincenzo de' Paoli, hanno il merito di avere iniziato la predetta « Messa del Povero », di averla sempre vivificata con abnegazione ammirabile e vogliono anche quest'anno collaborare col più puro sacrificio di sé.
Essi vorrebbero dare ricetto a tutti gli infelici mendicanti di Torino e di tutte le città d'Italia e del mondo, tutti vorrebbero indurre a santificare il giorno del Signore, a tutti estendere il benefizio dell'istruzione catechistica, tutti ristorare nella salute dell'anima, tutti rifocillare nel corpo, nobilitandoli così per la vita del tempo e per la eternità!
Ma per riuscirvi, quante difficoltà! Un lavoro adatto, un locale che dia ospitalità, indumenti adatti, persone che dicano loro la parola dell'incoraggiamento e del compatimento … cose assai spesso difficili.
Ai nostri Zelatori, alle nostre Zelatrici, ai nostri Ascritti e alle nostre Ascritte, a tutti i nostri lettori ci rivolgiamo quindi per aiuto.
In ogni povero che soffre vi è Gesù che supplica.
Ai nostri cari poveri che frequentano la « Messa del Povero » ogni Domenica apporta un poco di sollievo: la refezione, la istruzione, la distribuzione di indumenti, ecc.
Però è naturale che nella ricorrenza delle maggiori solennità si dia loro qualche cosa in più per far sentire che quel giorno non è come tutti gli altri e così appunto usano fare i catechisti.
Ora, qual solennità più grande, più cara, più intima del Santo Natale?
Essa porta ai ricchi e a tutti coloro che hanno una famiglia, un'ondata di gioia: la contentezza dei doni, l'allegria delle feste famigliari, le dimostrazioni di affetto.
Ma a chi non possiede nulla, a chi non ha una famiglia ed è solo al mondo, la gioia altrui non può che far sentire più vivamente la propria miseria.
Bisogna dunque partecipare ai poveri il proprio benessere, affinché il più caro dei giorni non diventi per loro un giorno assai triste, ma invece sentano anch'essi che in quel giorno è apparsa l'amabilità del Salvatore Gesù.
I catechisti fanno appello perciò a tutti i lettori del nostro Bollettino e a tutte le persone di buon cuore affinché vogliano offrire qualche cosa da distribuire ai poveri come strenna natalizia.
Si regalino esclusivamente cose utili: indumenti, scarpe ( anche se usati, s'intende ) oppure cibarie, ecc.
Si prega di indirizzare alla Presidenza Generale dei Catechisti del SS. Crocifisso, via Resine 14, oppure all'Opera Pia Lotteri via Villa della Regina 21, indicando sempre « per la Messa del Povero ».
I Catechisti ringraziano fin d'ora a nome dei beneficati tutti quei generosi che vorranno onorare la venuta del Salvatore, accogliendoLo nella persona dei poveri.