I nostri morti |
B80-A1
La nostra vita è piena di necessità materiali e spirituali e sentiamo il bisogno di rivolgere, la preghiera fervente, costante a coloro che, volati al Cielo, possono intercedere per noi.
Noi, Piccoli Ascritti, Aspiranti Catechisti, Effettivi, Catechisti Anziani, Zelatori, Zelatrici, Ascritti e Ascritte, abbiamo già, dopo un ventennio di vita apostolica, i nostri morti potenti nel Regno dei Cieli.
Invochiamoli nelle nostre necessità materiali e spirituali.
Essi sono più tenuti ad aiutare noi che gli altri supplicanti, perché della medesima famiglia, perché sono vissuti con noi, attratti dai medesimi ideali di bene.
Chi li ha già invocati, ha provato la loro possente e pressoché immediata protezione.
Ricordiamoli:
« L'Amore a Gesù Crocifisso » parlò e parlerà sempre di Lui, quindi i nostri lettori e coloro che vivono degl'ideali dell'Unione Catechisti lo conoscono già intimamente.
Catechista, morto eroicamente nel 1926 in Romania per salvare un suo operaio da certa morte.
Leggiamo nella sua breve biografia: « Gravemente ferito tra i respingenti di due vagoni ferroviari si fece dare il suo Crocifisso, l'emblema della sua « Unione Catechisti » e volle subito essere portato in Chiesa.
Se guarisco - disse alla sorella - la mia vita sarà tutta per la santificazione mia e degli altri; se morrò, di lassù sarò l'amico degli uomini ».
Gli accenni biografici del caro nostro scomparso terminano: « Il suo sepolcro è oggi visitato da molti che lo conobbero, e che ora attendono da Lui segnalati favori »
Un altro catechista, che per i Soci nostri, è una gloria e un potente intercessore in Cielo, è Anselmo Galliano Cotti.
Già di Lui si contano favori celesti.
Aspirante Catechista dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata della Parrocchia di Poirino.
A diciott'anni volò, purificato dal dolore, tra gli Angeli, l'8 dicembre 1929, lasciando nei parenti e nei compagni gran desiderio di sé, ma anche ardore di seguirne gli esempi, per averne la protezione e raggiungerlo in Cielo.
Morto eroicamente al Fronte durante la Grande Guerra.
« Colpito a morte il 15 agosto 1916, moriva ad Oslavia stringendo al cuore il SS. Crocifisso della cui « Divozione » fu sempre un propagatore instancabile ».
Di Lui la suora assistente affermò: « Per quanto si dica di Lui non si dirà mai abbastanza.
È un Santo ».
Fu un grande della terra, ma per noi Catechisti è pure un grande del Cielo e un Modello perfetto della « Divozione alle Cinque Piaghe di Gesù ».
« Il nome di Giuseppe Marocco, Capo Tecnico della Scuola Professionale « Arti e Mestieri » dei Fratelli delle Scuole Cristiane, è scritto a caratteri d'oro nel registro dell'Unione come un modello dei grandi propagatori della « Divozione a Gesù Crocifisso »;
Invochiamo adunque, o cari Aggregati alla nostra « Unione Catechisti » nelle nostre necessità materiali e spirituali, questi nostri morti, i Morti della nostra Famiglia spirituale.
E se otterremo da loro aiuti celesti, comunichiamoli, come atto di riconoscenza a « L'Amore a Gesù Crocifisso » il quale li additerà a sprone di tanti altri bisognosi.
Come fare la propaganda ecco la domanda che ci fanno alcune anime buone.
Innanzi tutto ringraziate il Signore di questo buon volere, perché è una grande grazia del Signore.
Avere desiderio di fare amare il SS. Crocifisso, è una grazia che il Signore fa a coloro che predilige, quindi siatene riconoscentissimi e nutrite sempre più in voi questo santo desiderio.
In quanto poi al modo di diffondere la « Divozione » lasciamoci guidare dal Signore, disposti però di rispondere ai suoi inviti anche se ci costassero dei grandi sacrifizi.
Egli ci dirà di distribuire la cara « Divozione » ai fanciulli, i quali a loro volta la porteranno ai loro genitori.
Andiamo a visitare qualche malato? Quale occasione più propizia per incoraggiarlo e consolarlo indicandogli il vero Modello dei sofferenti, il SS. Crocifisso?
Qualche anima travagliata ci dirà tutta la sua desolazione.
E noi, dopo avergli dette le parole della confidenza, indichiamogli l'infinitamente desolato, Gesù Crocifisso; Egli avvalorerà le nostre parole, e porterà la calma, la pace, la luce e il calore divino, che fugherà tutte le tenebre della desolazione da quell'anima che a noi si e affidata.
Spargiamo la « Divozione a Gesù Crocifisso » negli Ospedali, negli Istituti di educazione, nelle carceri, nelle fabbriche; Gesù è il sole che vuole entrare ovunque si soffre e si lavora per dare la forza e il mento della sofferenza e della fatica.
Uno zelatore.