Vocazioni Catechistiche |
B80-A7
Diceva un giorno il Divin Maestro ai suoi cari Apostoli: « La messe è abbondante, ma gli operai sono pochi ».
E non crediamo che oggi, dopo 1937 anni da quel memorando giorno, in cui Gesù disse le accorate parole, non si debba ripeterle in tutte le città, in tutti i paesi di questa valle di lacrime!
La scienza umana, quella che si ferma sulla soglia dell'eternità, dalla più parte degli uomini è abbracciata con tutta la volontà e con tutti i sacrifici, ma la scienza divina, quella che conduce alla vera vita, vita eterna, perché non è apparente, perché non da un'utilità immediata, è poco considerata.
Ed è per questo che la società va tanto male.
Per uscire da questo buio che apporta tante calamità agli uomini, bisognerebbe moltiplicare i « Catechisti volontari ».
Per avere questi Apostoli del bene, bisogna creare centri di formazione, avere anime elette che si adoperino per questo grande ideale.
Però è indubitabile che necessitano i formatori dei Catechisti.
E il primo di tutti gli educatori degli Apostoli del Catechismo è la madre.
Se la casa è un santuario di pace, di pietà, di carità, di desideri di salvare anime, certamente sbocceranno i fiori dell'Apostolato.
In queste famiglie la madre è l'angelo che tiene lontano quanto può nuocere ai suoi figliuoli.
La sua mano di donna forte si posa sul cuore dei piccoli e ne indirizza a Dio solo i primi palpiti, e lo guida nella via del bene della virtù.
E la voce del Signore, nel silenzio di ciò che è del mondo, si farà sentire: « Sii mio Catechista ».
Il fanciullo l'accoglierà e la comunicherà alla madre, veramente cristiana, la quale si dirà felice di aver nella sua casa un « Apostolo delle verità eterne ».