Casa di Carità |
B84-A3
La festa dei premi, che annualmente raccoglie un pubblico eletto attorno agli allievi della Scuola Professionale Festiva e Serale « Casa di Carità » è una simpatica tradizione, oramai saldamente stabilirà, ed ha la sua ragione d'esistere quale suggello e riconoscimento dell'attività svolta durante l'anno scolastico.
È una festa, perché fa gioire insegnanti ed allievi nel constatare che il cammino percorso insieme non fu inutile, ma ha condotto alle mete sospirate: ora anche il ricordo dei sacrifici compiuti è dolce ricompensa allo sforzo ed alla fatica, ed è spinta alacre a riprendere lo studio, quando ne sarà tornato il tempo.
Ma non si tratta soltanto d'una festa, difatti la gioia serena dovunque diffusa è anche l'atmosfera nella quale si manifesta e si sottopone all'altrui giudizio un saggio dell'attività svolta dagli allievi, nei vari campi teorici e pratici dell'insegnamento: i loro lavori sono lì a testimoniare un pensiero ed una azione: il pensiero volto Verso il possesso di quelle cognizioni ( di cui il lavoratore sente quotidianamente, sempre più, il bisogno ) e l'azione, guidata dalla mente a dare forme concrete alle nozioni, con lo studio divenute patrimonio dello spirito.
Non tutti i lavori presentati rivelano quella perfezione alla quale si tende dagli allievi e dagli insegnanti, ma, tuttavia, sono tappe degne di attenzione, e meglio promettenti per domani; sono, insieme, affermazioni di una Volontà, che non s'accontenta del mediocre, ma punta decisa verso le mete più alte, anche se più difficile ne appare la conquista.
E sanno gli allievi della Casa di Carità che i loro sforzi, gli incessanti sacrifici per questo hanno l'approvazione e l'incoraggiamento degli uomini e di Dio, appunto perché non si chiudono in una dura corteccia d'egoismo ma sono volti, oltreché al bene proprio, anche al bene della Patria e dei propri fratelli, nell'adempimento di un dovere cristianamente ed italianamente sentito.
La Carità di Cristo che ha aperte le porte della Scuola Professionale Festiva e Serale a tanti allievi volonterosi si diffonda per mezzo di essi nelle officine e nelle Società, e porti dovunque la gioia vera la gioia pura che fa del lavoro un mezzo d'elevazione individuale e sociale, e lo trasforma in una perenne preghiera.
x. y.
Sua Em. il Card. M. Fossati, festeggiato dalle Autorità e dal numeroso pubblico, ha inaugurato la geniale disposizione dei disegni e lavori.
In seguito ha benedetto il reparto macchine rinnovato, e completato, congratulandosi vivamente con i Catechisti del SS. Crocifisso dirigenti per il progresso constatato.
Di sua mano ha in seguito proceduto alla premiazione degli allievi più meritevoli avendo per tutti una parola di incoraggiamento e una benedizione.
Al termine della cerimonia ha voluto con la sua paterna parola esprimere la sua gioia per aver visto tanti operai raccolti per lo scopo nobilissimo dello studio, in un'Opera che tante benemerenze si è già acquistato nel campo formativo onde avere dei buoni cristiani e dei buoni patrioti.
Erano presenti:
il comm. Cobalti, Fiduciario del gruppo M.Sonzini;
P.,Torrigiani, Parroco di N. S. della Pace;
il conte avv. Alessandro Buffa di Ferrerò;
il prof. Casassa, Direttore dell'Istituto Arti e Mestieri;
i proff.ri Garberoglio e Lovezzano delle Scuole Cristiane;
il sig. Angelo Albesiano;
il sig. Bassano della Soc. Lancia;
il sig. Marino della Riv;
il sig. Musso della Elli Zerboni e C.;
il cav. Macchioni della Simbi;
il comm. Vincio dell'Istituto Pro Labore et Schola;
il comm. Pretto;
l'Amministratore Delegato della Soc. Invicta;
il sig. Demaria, della Fiat Metallurgiche.
Prestava servizio la banda della Parrocchia di Santa Giulia.
Contribuirono alle spese della premiazione:
il comm. Maurizio Casalotto con L. …;
là sig.a. Maria Racca con L. …;
le Cartiere Bosso con provvista di carta per il bollettino.
Molte Ditte poi, inviarono, premi per gli Allievi loro dipendenti.
La « Casa di Carità » vive delle offerte dei Benefattori!