Casa di Carità |
B88-A8
Scuola Professionale Festiva e Serale Torino - Via Feletto, 6 - Telefono 23.657
Ero passato tante volte vicino a quel prato e non mi aveva mai colpito una cubitale iscrizione che parlava così: « Vendesi terreno - Facilitazioni - Rivolgersi a … ».
Ma la sera del 16 Giugno u. s., Festa del Sacro Cuore di Gesù non fu più così.
Mi fermai, rilessi attentamente e meditai a quella lunga parola « facilitazioni ».
Per chi vuol comperare un prato e non ha Soldi non c'è di meglio.
Si affacciò anche l'idea di un regalo da parte del proprietario, ma allora avrebbe scritto « regalo » …
Ci sarebbe da fare un monumento di puro porfido con iscrizione in oro.
Comunque, avendoci il nostro Presidente raccomandato di pregare la Divina Provvidenza per trovare un prato vasto per la nuova « Casa di Carità Arti e Mestieri », mi è parso che la stessa Provvidenza mi avesse accompagnato davanti a quella iscrizione; e ritornai felice verso casa, lieto della non comune coincidenza del fatto con la Festa del Sacro Cuore.
Fantasie di poeta squattrinato … Adagio, o Egregi Benefattori, leggete più sotto dopo questa chiaccherata, e capirete che la cosa ha già fatto un passo avanti, e se non è realtà, sta ormai per diventarla.
Del resto la « Casa di Carità » è ormai giunta al tremendo bivio di scelta: « O ridurre alla metà il numero degli Allievi, o darsi attorno per una nuova Sede ».
Se la seconda via fa tremare i polsi dei maggiori responsabili dell'Opera, la prima soluzione fa piangere al pensare a tante anime che non riceverebbero più con l'istruzione professionale la parola di fede e di amore.
Ci è, in questo momento, di grande conforto uno scritto di Fra Leopoldo del 5 Marzo 1920 a proposito della « Casa di Carità Arti e Mestieri ».
Esso è così concepito: « Gesù c'incoraggia e dice di ricordare la Sua potenza, e ho inteso che l'opera Sua verrà contraddetta ».
La storia della Casa di Carità è la conferma di tale detto.
Dieci anni di gioie, di dolori … di applausi e di contraddizioni … di feconde e cristiane amicizie e di dolorose separazioni.
Ma l'opera si consolida ed oggi, nell'addossarsi il nuovo oneroso fardello, andiamo ripetendo: « Gesù Crocifisso, noi confidiamo in Te.
Maria SS.ma difendi l'opera Tua! ».