Zelatrici di Bra

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Periodicamente arrivano all'Unione segni di fervente attività del gruppo di Zelatrici della patria del grande Santo Giuseppe Benedetto Cottolengo.

Il suo spirito rivive in molte anime che della ridente cittadina piemontese riverberano la freschezza di una religione piamente e fortemente vissuta.

Sono anime squisitamente caritatevoli che elargendo ogni giorno con generosità le ricchezze di cui Dio le ha favorite, nascondono il loro nome ai più, felici se a Dio solo resteranno noti i loro atti d'amore a Gesù Crocifisso, mentre sanno che - giusto lo scritto di Fra Leopoldo - « le loro offerte vanno in buone mani e spese in fior di carità e secondo il cuor di Dio ».

Sono umili donnette del nostro forte Piemonte, che chiuse ogni giorno nei vasti saloni dei loro opifici, fra il rombante roteare delle macchine tessili, sentono vivo il desiderio di estendere il regno di Dio con la propaganda della « Divozione a Gesù Crocifisso » e distribuendo il foglietto, raccolgono l'umile obolo della vedova, della sposa, della compagna di lavoro che arrossisce nel darlo stimandolo troppo piccola cosa per il grande Martire del Calvario.

Sono modeste massaie rurali, che coltivano nel loro cuore un forte amore alla Chiesa e alla terra natia e si santificano con naturalezza nel disbrigo quotidiano della loro umile attività e nel sudato soldino risparmiato vedono il mezzo provvidenziale di vita all'Unione del SS. Crocifisso che spedisce a tutti gratuitamente il foglietto voluto da Dio e lanciato al mondo per mezzo del suo Servo Fra Leopoldo Maria Musso.

Ma a capo di anime così generose sta una mente, una volontà, un cuore: quello del Rev. Sig. Priore Teol. Giov. Batt. Imberti.

È lui che ogni Capodanno lancia dal pulpito l'appello, indice le adunanze presiedute da un Catechista, che - ospite della Parrocchia - riceve aiuti e incoraggiamenti preziosi e santi.

Grazie rendiamo a voi, Rev.mo Sig. Priore, a voi Zelatrici devote della Madonnina dei Fiori, che fate fiorire con la vostra carità le opere di Gesù Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Come il vostro San Giuseppe Benedetto Cottolengo, anche noi, con sempre crescente fiducia, attendiamo dalla Divina Provvidenza gli aiuti - veramente eccezionali - di cui abbiamo impellente bisogno per la nuova Casa di Carità Arti Mestieri, sicuri che a tempo opportuno il Signore susciterà anime generose che largamente ci sosterranno nell'ardua impresa iniziata per la salvezza delle anime.

Scrisse nel suo diario Fra Leopoldo: « Ore 10 sera, 23 luglio 1920.

Gesù Crocifisso prese a dire: Questa Casa di Carità Arti e Mestieri andrà avanti di buon conto come voglio Io.

La carità devesi sempre domandare affinché vengano in aiuto ».

Sia perciò sempre viva nel nostro cuore la fiamma della riconoscenza cristiana e sbocci sul nostro labbro l'augurio del Serafico San Francesco d'Assisi di « Pace e Bene » per tutte le anime elette della fortunata città dell'Eroe della carità cristiana che per l'impulso della grazia resteranno fedeli e generose sostenitrici delle opere di Gesù Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

I Catechisti