Visita al cantiere |
B116-A4
Giungendo in via Orvieto si notano a distanza le impalcature del cantiere che ormai arrivano al primo piano fuori terra e si ha subito l'impressione della grandiosità della costruzione, pur essendo stata limitata ad un quarto di tutto l'edificio progettato e più precisamente al tratto d'angolo tra la Via Orvieto e Corso Benedetto Brin.
Coperta la parte frontale del seminterrato con soffittatura a blocchi e soletta in cemento e gettate le colonne per la soffittatura del primo piano, si sta lavorando alla muratura del cantinato nella parte verso Via Salvini e Corso Benedetto Brin per dar luogo alla sistemazione delle caldaie per il riscaldamento e impianti vari.
Questo in sintesi lo stato dei lavori che nel complesso hanno avuto un ritmo costante per la solerzia degli imprenditori Geom. Bosso e Ferrero e l'assistenza dell'Architetto Ing. Felice Bardelli, unito al controllo quotidiano del Catechista incaricato dei lavori Geom. Maurilio Rosazza.
Fin qui la parte - diciamo - visibile agli occhi dei torinesi che attendono di veder ultimata la scuota gratuita per i suoi operai.
Ma ciò che nessuno vede e a cui forse pochi pensano è all'ingente movimento di denaro che esige l'iniziativa dei Catechisti di costruire nell'anno 1947, ( anno cruciale per la rinascita italiana ) la nuova Sede della Casa di Carità Arti e Mestieri con locali adatti anche per la formazione dei loro aspiranti ed effettivi.
Se noi dicessimo che oltre 20 milioni sono già stati spesi fino ad oggi per la mano d'opera e per i materiali ci scosteremmo di poco dalla realtà, e quindi potrebbe essere giustificato il nostro appello a tutti i generosi di venirci in aiuto perché i lavori non abbiano a subire ritardi.
L'esperienza ci ha dimostrato che finora la nostra fiducia nella Divina Provvidenza non è stata mai delusa e perché proprio oggi dovremmo dubitare?
Moltiplichiamo le nostre suppliche a Dio e nostri ricorsi agli uomini e ci confortiamo leggendo quanto ha scritto Fra Leopoldo, nel diario sotto la data del 9 gennaio 1920 come dettategli dalla Vergine SS.
« Anch'io voglio essere la protettrice della grande opera Casa di Carità Arti e Mestieri ».
Colla protezione di tale Madre, noi proseguiamo fidenti nell'ardita impresa sorta solo per la gloria di Dio e la salvezza di tante anime.
Intanto, se tutti quelli che riceveranno il presente bollettino si industrieranno a raccogliere offerte servendosi dell'elenco stampato in copertina tale mezzo certamente darà un buon aiuto all'opera che ha tutti i caratteri di quelle iniziative, che attirano le benedizioni di Dio sulle persone che le sostengono.
Nessuno vada a sconsigliare l'opera di Dio. 13 -1 - 1920 ( Maria S. a Fra Leopoldo )
Gesù raccomanda ai ricchi di venire in aiuto alla Casa di Carità Arti e Mestieri. Fra Leopoldo
Oltre le libere offerte si presenta un'altra grande possibilità di concorrere per la nuova Casa di Carità Arti e Mestieri.
Si tratta di Imprestare all'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata:
a ) denaro liquido che sarà immediatamente impiegato per acquisto di materiale da costruzione;
b ) titoli di Stato, o cartelle fondiarie, ecc.
c ) dare garanzia per una determinata cifra, perché l'Unione possa aprire un regolare prestito alla Banca.
Coi singoli offerenti verrà pattuito un interesse conveniente, dietro regolare ricevuta.
Questo sarà più elevato, se il contributo verrà dato in forma di vitalizio.
Il capitale imprestato sotto qualsiasi forma ( liquido, cartelle, titoli, ecc. ) sarà in seguito rimborsato integralmente, man mano che affluiranno le offerte libere dei numerosi amici dell'Istituzione.
Chi infine desidera di beneficare le opere dei Catechisti con testamento lasci il legato esclusivamente e con esattezza all'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata - Torino.