Casa di Carità Arti e Mestieri

B127-A5

Situazione lavori

Grazie anche ad un nuovo contributo dell'Amministrazione Aiuti Internazionali, i lavori, per la completa messa a punto della nuova Sede di via Orvieto, stanno volgendo al termine.

L'imponente complesso di opere si sta definitivamente componendo in bella unità.

Edificio che nasce dalla carità e va alla carità.

Perciò esso ha conosciuto i suoi intoppi e le sue stasi, ogni volta che il nostro appello di poveri non è giunto al cuore di chi può, ma è rimbalzato indietro, contro di noi, da zone sorde.

E la nostra sofferenza non è stata lieve.

Tuttavia, in quei momenti, l'istintiva inquietudine si è subito acquietata nel pensiero che ciò che non è pace non è di Dio; che non siamo noi che facciamo, ma è lui; che quando la misura è colma e la necessità è matura, allora tutto si compie nella sua provvida volontà; ed è prodigio, normale, di ogni giorno.

Gli uomini sono generalmente così miopi - se non addirittura ciechi - da non avvedersene.

La Provvidenza ci assiste sempre.

Non ultimo caso quello della gratuita fornitura dei conduttori elettrici necessari per la messa in efficienza della nuova sede.

Con viva soddisfazione riconoscente diamo stralcio della lettera ricevuta in risposta alla nostra fiduciosa domanda: « La forma prescelta è questa, che i conduttori vi siano offerti non da una persona o da una ditta singola, ma dalle Fabbriche di conduttori di Torino, e precisamente dalla INCET, dalla CEAT e dalla Fabbrica Conduttori Elettrici, ing. Dessalles & Borzino.

Queste si suddivideranno l'onere dei cavi … approssimativamente secondo la propria potenzialità industriale … con l'augurio che il nostro concorso serva al potenziamento della vostra Scuola ed alla riuscita delle sue alte finalità. »

Dott. Ing. Adolfo Dessales

Presidente della Associazione Piemontese Gomma Conduttori Elettrici e Affini

Noi ci eravamo rivolti ad un industriale eminente.

Per lui, ci hanno risposto niente meno che, in blocco, tutte le grandi industrie torinesi, produttrici del materiale necessario.

Non è soltanto il dono che ci commuove, ma è la dimostrazione di simpatia che l'accompagna; non di una sola persona, ma di tre grandi aziende insieme; concorrenti in campo commerciale, ma solidalmente unite nella carità …

Oh, davvero, la nostra povera fatica non è senza esito!

E per la soddisfazione pure di chi ci vuoi bene, daremo altri stralci di adesioni industriali, spazio permettendo, in ogni numero di Bollettino.

È pur giusto che gli amici nostri vivano in pieno della nostra vita.

Buoni scuola

Desideriamo ritornarci su, in quanto questo è argomento del quale non si parlerà mai abbastanza agli effetti pratici.

In un numero precedente ( luglio - ottobre del '49 ), questo Bollettino aveva prospettato la cosa, cominciando a porla sul piano cifra, senza il quale, purtroppo, il moto del cuore non si traduce in atto.

Ed avevamo esposto varie quote unitarie, scrupolosamente dedotte da puri costi.

La Casa di Carità è unicamente carità: quindi ne esula ogni beneficio, ogni utile, ogni margine.

Siamo degli uomini che camminano coi piedi per terra, sì, ma col capo nell'aria, che è già parte di cielo.

Perciò il solo margine, che per noi costituisce riserva, sta nelle mani di Dio, le quali ci dispensano tutto nell'ora giusta.

Lavoriamo quanto possiamo, siamo prudenti quanto sappiamo, ma non abbiamo bisogno di scorte.

Viviamo alla giornata. Ci basta il nostro pane quotidiano.

Ed ancora una volta non siamo andati delusi da questo nostro modo di essere, che ci è norma e disciplina severa di vita.

Infatti, se ben si ricorda, in quel nostro primo prospetto dei Buoni scuola avevamo avuto cura di scomporne le rispettive somme in due addendi: quello corrispondente all'aliquota esercizio e quello equivalente all'aliquota costruzione della nuova sede.

Vi eravamo stati indotti dal desiderio di rendere chiaro e trasparente a chiunque il fattore cifra, affinché ognuno possa rendersi conto delle nostre necessità e leggere nella limpidezza delle nostre intenzioni.

Ma, nonostante tale precisazione, qualche azienda aveva osservato che il Buono scuola costa troppo e qualche altra si era stretta nelle spalle.

Ed ecco che ancora una volta, ed al momento giusto, siamo tratti d'impiccio da un eccezionale contributo, che ci alleggerisce le spese di costruzione.

Di modo che l'importo del Buono scuola viene ad essere limitato alla sola aliquota esercizio, riducendosi così: da L. 10.000, - a L. 6.000, - ( mod. A corsi serali e festivi ); da L. 100.000, - a L. 60.000, - ( mod. B corsi diurni pratici ).

Ed è di questa nuova quota unitaria che noi chiederemo alle aziende la tempestiva sottoscrizione, offrendo ben volentieri un congrue sconto ai sottoscrittori di più Buoni.

Non dubitiamo che in seguito alla sensibile riduzione del 40%, le obbiezioni rivolte a ridurre il costo dei Buoni scuola taceranno, quando si pensi che siamo agli inizi e che questo è un genere di scuola particolarmente costoso.

Ciò premesso, occorre dare fin d'ora opportuno assetto ai quadri di iscrizione scolastica per l'anno 1950-51.

La prenotazione ai corsi a mezzo dei Buoni scuola, rappresenta per noi non solo un indice utile, ma indispensabile.

Si raggiungerà subito un primo risultato: che riusciremo ad accertare così, per tempo, non solo il numero degli allievi, ma la loro assegnazione distributiva per classi adatte, avendo modo di adeguare il più possibile le attrezzature al ramo di posti richiesti come pure il numero proporzionale dei posti al grado d'importanza delle aziende richiedenti, tenendoci così aderenti al piano di produzione industriale cittadina.

Siamo certi di poter fare affidamento sullo spirito di comprensione delle aziende industriali e dei singoli.

Il direttore


Sottoscrizione per banchi di lavoro

Tra le spontanee manifestazioni di generoso concorso alla sollecita attrezzatura della nuova sede della Casa di Carità Arti e Mestieri, se ne deve porre in particolare rilievo una, che riscuote calore di consensi concreti: quella cioè dell'offerta equivalente al costo di un banco di lavoro; sul quale viene fissata una targhetta recante il nome dell'offerente o quello da lui desiderato, perché dagli allievi presenti e futuri ne sia conservato vivo il ricordo.

Ecco le categorie e gli elenchi:

Prima: per venti banchi da falegname ( offerta di L. 18.000, - caduno ): Già prenotati num. 13 banchi;

14° ) Maria Demaria ( alla memoria ) - 15° ) Allievi 1° Inferiore Diurno 1949-60 - 16° ) Allievi II° Inferiore Diurno 1949-60 - 17° ) Allievi 1° Superiore Diurno 1949-60 - 18° ) Cimossa Floriana.

Seconda: per i 70 posti di lavoro per aggiustatori meccanici ( offerta di L. 6.000, - caduno ):

1° ) Maria Demaria ( alla memoria ) - 2° ) Maria Demaria ( alla memoria ) - 3° ) Coniugi Pontiglio - 4° ) Ezilda Demaria ( alla memoria ) - 5° ) Luigino Demaria - 6° ) Carlo Parino - 7° ) Riccardo Filippa - 8° ) Maria Masera Maletto - 9° Angela Virani - 10° ) Coniugi Chiappo - 11° ) Lucia Santhià ved. Garavoglia - 12° ) Allievi II° Superiore Diurno 1949-60 - 13° ) Famiglia Di Lorenzo, Caselle - 14° ) Famiglia Bianco, Caselle - 16° ) Famiglia Ferrero Varsino.

Terza: per i posti di lavoro nel Reparto Elettrotecnico ( offerta di L. 5.000 caduno ):

1° ) Vincenzo Mario Gianoli, medaglia d'argento al v. m. ( alla memoria ).

Ringraziamo tutti, ed in particolare i nostri piccoli allievi dei corsi diurni, che si fecero promotori di sottoscrizioni.