Vita dell'Unione |
B144-A5
Rappresentano ogni anno la principale tappa del nostro cammino spirituale e della nostra vita sociale.
Ci siamo riuniti dal 28-6 sera al 1°-7 sera presso il Santuario del Selvaggio a Giaveno e abbiamo avuto per guida l'ottimo Rettore D. Saroglia, che fu davvero felice nel far rivivere le pagine più significative del Vangelo affinché a questo diapason si intonassero le anime nostre.
La Madonna di Lourdes, ci avvolgeva tutti con il suo sguardo celestiale e ci faceva rivivere le indimenticabili giornate del nostro recente pellegrinaggio al Suo Santuario di Lourdes.
Sono la nostra oasi mensile, sempre fresca e riposante.
Essi sono aperti a tutti e ogni mese si aggiunge a noi un gruppo di umici di altre associazioni.
Il 2 Settembre ci ha accolti il gran Seminario V incendiano di Valsalice con il suo ampio orizzonte e i suoi panorami dolci e sereni.
Il 7 Ottobre siamo ritornati alla Villa Nicolas, dove ogni cosa ci parla di Fr. Teodoreto che col ricordo ci ha accompagnati in tutti i nostri esercizi e in tutti i momenti della nostra giornata.
Il 4 Novembre restiamo alla nostra Casa di Carità.
Non è più la stagione delle Ville, ma dei comodi cittadini, e noi preferiamo questi ultimi.
Tuttavia il p. Vivarelli ci parla proprio della povertà e ce ne parla con una profondità non comune.
Anche l'8 Dicembre restiamo alla Casa di Carità e ci guida Mons. Arcozzi Masino, Assistente della Messa dell'Artista, parlandoci della castità, trionfo dello spirito, e illustrandoci i grandi principi che la ispirano.
Continua a svolgersi con regolarità l'interessantissimo corso di teologia tenuto al sabato pomeriggio da Mons. Caramello, nonché la serie delle adunanze ordinarie dei catechisti.
Il gruppo degli zelatori e zelatrici di V. Galliari si è riunito ogni mese al primo mercoledì ed e stato fedelissimo alla funzione riparatrice ( Via Crucis, divozione a Gesù Crocifisso, ecc. ) di ogni venerdì alle ore 16,30 nella Chiesa di S. Tommaso.
Al primo venerdì del mese il gruppo si sposta per la stessa funzione nella Cappella della S. Sindone, accanto all'insigne reliquia del Signore, troppo poco onorata dai torinesi, che non dimostrano di apprezzare convenientemente il privilegio concesso loro dalla Provvidenza.
Il ventisette di ogni mese ha visto puntualmente un folto gruppo di zelatori e zelatrici alla S. Messa delle ore 7, presso la tomba di Fra Leopoldo.
Là si danno convegno molte suppliche e molte speranze: un fervido clima di implorazioni pervade la Cappella di N. S. del S. Cuore e un silenzioso fiume di grazie di là parte senza dubbio a confermare che nessuno ha mai sperato invano nel Signore.
Alle tante ricorrenze verificatesi nel 1956 se ne devono aggiungere alcune di carattere più privato, ma assai care ai catechisti e non prive di significato per la stessa storia dell'Unione.
I primi voti religiosi emessi nel nostro Istituto Secolare risalgono al 1926, anno in cui il card. Gamba introdusse i catechisti nello stato canonico di perfezione.
Sono dunque trascorsi trent'anni esatti, e di quei primitivo gruppo di catechisti che pose le fondamenta al nostro Istituto Secolare sono ancora presenti tre: Umberto Ughetto, Giovanni Cesane e Vincenzo Biamonte.
Un'altra terna di catechisti emise i voti nel 1931 e celebra quest'anno le nozze d'argento di vita religiosa: i tre Fratelli Francesco, Giovanni e Pietro Fonti, che ai vincoli del sangue aggiunsero quelli dello spirito e divennero due volte fratelli.
Infine nel 1956 il catechista Tullio Cocco fece la sua professione perpetua.
Per la prima volta furono celebrate nell'Unione delle ricorrenze di questo genere.
Nuova tappa, assai significativa, nella vita della nostra famiglia spirituale.
La cerimonia si svolse in un clima di stretta intimità famigliare nella nostra Sede alla Casa della Carità, vigilata dalle immagini e dalle memorie di Fr. Teodoreto e di Fra Leopoldo.
Intervennero i rappresentanti delle due grandi famiglie religiose a cui la Unione è imparentata: il p. Guardiano di S. Tommaso, superiore della casa religiosa di Fra Leopoldo, il P. Callista o.f.m. nostro cappellano, il Fr. Antonio, direttore della Scuola di S. Pelagia e successore di Fr. Teodoreto in quella Scuola ed in quella comunità dove il nostro Fondatore trascorse la più parte della sua vita e dove nacque e si sviluppò la nostra Unione; il Fr. Cecilio, Assessore generale dell'Unione e successore di Fr. Teodoreto in questa carica; il Fr. Emiliano, esponente di alta cultura umanistica e cristiana dei Fratelli del distretto torinese e grande amico e collaboratore dell'Unione.
Cerimonia giubilare
Le autorità in prima fila : gruppo di festeggiati.
Gremivano la sala delle adunanze i catechisti congregati, che si specchiavano nella solennità di quella premiazione, fiduciosi di meritare anch'essi il dono della perseveranza e i catechisti associati ed anziani, cori. parecchi amici e simpatizzanti.
Dopo la S. Messa di ringraziamento celebrata dal p. Guardiano, che al Vangelo sottolineò l'importanza e la bellezza della funzione, e dopo il Tè Deum cantato a voce spiegata da tutta l'assemblea, si procedette alla distribuzione di un ricordo ai festeggiati, consistènte in opere classiche di ascetica o di biblica.
Il Presidente Generale, dott. Tessitore, prese per primo la parola domandandosi che cosa avrebbe detto in quella circostanza il Fr. Teodoreto se fosse stato presente.
Certamente egli avrebbe ringraziato il Signore insieme ai suoi fedeli consacrati, i quali superando ogni difficoltà « tennero il cuor saldo » nella interpretazione di un mandato e nella risposta ad una vocazione che di anno in anno come « fior che sempre rinnovella » perenna la loro giovinezza nella lieta dedizione al Signore.
Si sarebbe rallegrato e compiaciuto con questi suoi figli affezionati che accolsero la sua eredità per trasmetterla alle generazioni successive.
Il Presidente ricordò le grandi benemerenze dei festeggiati, colonne della nascente famiglia religiosa, cui dedicarono una lunga e preziosa attività in opere egregie e nelle cariche di maggiore responsabilità.
Ad essi sono debitori tutti gli altri catechisti, presenti e futuri.
Egli stesso, il dr. Tessitore, riconosce con affettuosa gratitudine l'influenza che ebbero su di lui giovanotto questi fratelli maggiori e le vicende vissute insieme per tanti anni.
Prese poi la parola il catechista Cesone, per ringraziare a nome dei festeggiati.
Egli, che con Ughetto ha il privilegio di appartenere al primo drappello del Fr. Teodoreto e di essere stato sempre con questi fin dall'inizio dell'opera, ne ricordò un pensiero espresso in più circostanze.
Il nostro Fondatore diceva di non aver conosciuto altra opera così direttamente guidata da Gesù stesso come l'Unione.
Per mezzo di Fra Leopoldo il Signore diresse ogni cosa fin nei particolari, facendo superare la difficoltà degli inizi, così grandi che l'umana prudenza non sarebbe riuscita a superare.
« Oggi più che mai » conclude Cesone, « dobbiamo essere fedeli alle direttive ricevute, con l'esatta osservanza della regola e la perfetta unione di spirito ».
Anche il Fr. Cecilio prése la parola e disse che il Fr. Teodoreto, qualora fosse stato vivo e presente alla celebrazione ne avrebbe assai goduto ed avrebbe ringraziato uno per uno i catechisti festeggiati, perché realizzarono quello che sarebbe stato un pio suo progetto se essi non fossero stati docili e convinti, e forti lavoratori, fedeli alla propria vocazione religiosa, anche quando le circostanze della vita portarono altri a lavorare altrove.
Il Dott. Conti, che pur appartenendo alle più giovani leve, ha già portato un grandissimo contributo all'opera, fece sentire la voce dei giovani, confermando che uno è l'ideale per pertuantesi attraverso le generazione e uno è lo scopo che si è voluto e che si vuole raggiungere.
A nome dei catechisti anziani, parlò il dottor Sales, esprimendo la sua solidarietà con coloro che hanno scelto la parte migliore nell'adempimento dell'opera catechistica, consacrandosi interamente al raggiungimento di quello scopo.
La serena mattinata ha unito sempre più fra di loro in un vincolo indissolubile i cuori che hanno visto nell'ideale cristiano l'unica ragione di vivere e che da tale idea-forza hanno pure ricavato ogni migliore ispirazione nello adempimento dei compiti terreni voluti dalle circostanze: nuova prova della assoluta validità dell'ideale cristiano a fondare anche ciò che forma la vita naturale di ciascuno e a sviluppare i motivi latenti.
Al cronista, sempre in cerca di uno spunto caratteristica, resta ancora da aggiungere che la cerimonia ha confermato, pur nella varietà delle singole persone rappresentative, un'affabilità di conversazione, un'intimità di sentimenti e un senso corale che ben giustificano all'opera il nome di « Unione » e che assicurano perennemente lo spirito della « Carità » iscritto nell'insegna del più fecondo suo risultato: la Scuola professionale di qualificazione per gli operai.
Alla celebrazione giubilare dei catechisti hanno dato la loro adesione l'On.mo Superiore Generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, il quale inviò un telegramma di augurio ed una successiva lettera di congratulazioni; il Vescovo di Susa, Mons. Garneri, legato all'Unione da antica amicizia, il quale si dichiarò spiacente di non poter essere presente di persona ed inviò una bella lettera di rallegramenti con la sua cordiale benedizione; II Fr. Leone di Maria assistente generale; il Fr. Gioachino e molti altri che inviarono lettere e telegrammi.
A tutti rinnoviamo l'espressione della nostra sincera riconoscenza.
Giuseppe Roberto Rollino - padre, del nostro catechista Leonardo Rollino, spentosi a Torino il 16 ottobre 1956 a 65 anni.
Rettitudine di animo e tenacia di propositi contrassegnarono fa sua vita ricca di attività e aliena da ogni dissipazione: autentico piemontese serio ed onesto, costruttore abile e silenzioso.
Partito da umile condizione, con duro e intelligente lavoro seppe aprirsi una strada nella vita e gustare la soddisfazione dell'abile imprenditore cui arrise il successo.
In serenità e pazienza, nell'intimità della famiglia in cui trovava ogni sua consolazione, durante quattro anni di malattia affinò il suo spirito per l'ultima prova e l'immancabile premio dei giusti.
Giuseppina Ponzetto Tessitore - sorella del nostro Presidente, ghermita improvvisamente dalla morte la sera di Natale, mentre nella dolce intimità famigliare festeggiava la più cara ricorrenza dell'anno. Aveva 47 anni.
Buona e soave con tutti la sua sorridente affabilità e la sua premura per tutti, insieme alla vivacità del suo pensiero le guadagnavano l'universale simpatia.
Ma la casa era il suo regno, il suo tiepido nido, in cui effondeva la sua pietà semplice e viva, la ricchezza delle sue doti umane! e la, sua illimitata dedizione.
Troppo grande è il vuoto che essa lasciò, per essere colmato.
Ma il suo ricordo così ricco di insegnamenti è un'eredità ancor più grande, che accompagnerà i suoi cari in tutta la vita, finché si ritroveranno di nuovo tutti con lei, al di là del tempo, nella casa del Padre.
S. E. Mons. Francesco Imberti, Arcivescovo di Vercelli, celebra quest'anno il suo giubileo episcopale.
Per questa celebrazione Sua Eccellenza ha indetto l'anno del SS. Crocifisso in tutta la sua archidiocesi.
L'Unione catechisti porge a Mons. Imberti i più fervidi auguri e doppiamente si rallegra: per il suo giubileo e per la consacrazione di esso al SS. Crocifisso.
L'Unione parteciperà alle celebrazioni vercellesi mettendo a disposizione tutto il materiale di cui dispone.
I Fratelli delle Scuole Cristiane ( via Monte di Pietà 1, Vercelli ) sono depositari di questo materiale e incaricati della distribuzione di esso e della propaganda della divozione a Gesù Crocifisso.
1) Ogni venerdì alle ore 16,30 Via Crucis e divozione a Gesù Crocifisso nella cappella di N.S. del S. Cuore, a S. Tommaso.
2) Nel primo venerdì del mese alle ore 16,30 per onorare la insigne reliquia che la Provvidenza ha affidato ai torinesi, il gruppo degli zelatori e zelatrici, anziché a S. Tommaso si riunisce nella Cappella della S. Sindone presso la Cattedrale.
3) Ogni primo mercoledì del mese, alle ore 16 - adunanza mensile nella Sede di via B. Galliari 2.
Sono particolarmente invitate le delegate dei gruppi parrocchiali per le necessarie informazioni e discussioni circa le iniziative atte a diffondere la « Divozione a Gesù Crocifisso ».
4) Il 27 di ogni mese nella cappella di N.S. del S. Cuore a S. Tommaso presso la tomba di Fra Leopoldo, viene celebrata una S. Messa di ringraziamento e di supplica per ottenere tutte quelle grazie che furono promesse in quel luogo a Fra Leopoldo a favore di tutta la grande famiglia dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e M. I. e della Casa di Carità Arti e Mestieri.
La funzione conclude la novena mensile a Fra Leopoldo, incominciata il giorno 18 del mese, secondo l'intenzione di tutti coloro che confidano nelle preghiere dell'Unione e nella intercessione del servo di Dio.
5) Dal 4 al 13 di ogni mese novena di preghiere al Fr. Teodoreto.
Nell'anno cinquantenario della « divozione » saranno intensificate le giornate dei SS. Crocifisso, con il duplice intento di aumentare nei fedeli la conoscenza e l'amore a Gesù Crocifisso e di ottenere molte e buone vocazioni sacerdotali e religiose.
Ne diamo un, primo elenco:
17 Febbraio 1957 - Parrocchia di S. Pietro, Savigliano.
24 Febbraio 1957 - Parrocchia di S. Gaetano, Torino.
3 Marzo 1957 - Parrocchia di S. Giuseppe Cafasso, Torino.
16 Morso 1957 - Parrocchia di S. Pietro in Vincoli, Settimo Torinese.
17 Marzo 1957 - Parrocchia di Madonna del Pilone, Torino.