Casa di Carità Arti e Mestieri

B152-A4

Inizio anno scolastico 1959-60

Il recente ampliamento, ed aumento di attrezzature, modesto di proporzioni, ma frutto di un grave sforzo finanziario, ha consentito alla Scuola una distribuzione più razionale degli impianti e dei laboratori, un perfezionamento ulteriore dal punto di vista didattico, e un aumento del numero dei posti.

Era specialmente questo aumento di posti che si desiderava, ancora sotto l'assillo delle molte domande che l'anno precedente non si erano potute accogliere.

È presto detto respingere una domanda.

Ma il giovane che non è accolto in una scuola di mestiere che cosa può tare?

Non certo iscriversi ad un Istituto Tecnico o ad un Ginnasio, perché se la sua famiglia fosse in grado di sostenerne l'onere avrebbe optato per questa soluzione prima di avviarlo verso un mestiere.

Andar subito a lavorare? Ma si condanna ad essere per sempre un manovale e a subirne tutta la vita la condizione precaria.

E la formazione spirituale e umana chi gliela darà?

Le famiglie in grado di adempiere pienamente alla loro missione sono sempre più rare, specialmente nel ceto popolare e specialmente a Torino, questa America della emigrazione interna, che a causa appunto di tale fenomeno è piena di spostati, di improvvisati, di gente avulsa da ogni legame tradizionale, e che quindi cova nel suo seno delle tremende debolezze sociali.

Povero giovane.

Nell'età più critica e più decisiva della sua vita, quando avrebbe maggiormente bisogno di essere sorretto e guidato, eccolo lanciato in un ambiente anti-educativo per eccellenza e nella posizione sociale più bassa, con la prospettiva di rimanerci stabilmente.

Ma non ha il diritto lui di diventare un uomo integro e di imparare un mestiere, mica di raggiungere una laurea o un diploma da borghese, ma solo un mestiere che lo renda un elemento costruttivo nella società e gli permetta di trascorrere la sua vita nella serenità e in un modesto decoro?

E la società non ha tutta la convenienza ad aiutarlo?

Questo silenzioso, ma serio lavoro di preparazione dei giovani ai compiti di domani è la strada del progresso, è la vera rivoluzione sociale che senza scosse fa rifiorire le nazioni nella prosperità e nell'ordine, moltiplicando i beni e chiamando tutti a parteciparvi convenientemente.

Si comprendono perciò le pressanti sollecitazioni che a suo tempo Fra Leopoldo faceva a nome di Gesù stesso, affinché senza indugio e con la massima larghezza si aprisse « una Casa di Carità per formare nuove generazioni ed insegnare ai giovani le arti ed i mestieri ».

Non si comprendono invece le difficoltà di ogni genere in cui l'opera deve dibattersi per l'esplicazione del suo programma.

Parrebbe che una formula così feconda dovesse essere facilmente intesa e ottenere non solo consensi, ma anche aiuti proporzionati.

Comunque un modesto ampliamento s'è potuto realizzare.

Le classi dei corsi diurni da 11 sono salite a 12, completando la Sezione D che aveva soltanto la classe 1° e la classe 2° e mancava della 3°.

Ma neanche quest'anno si sono potute accogliere tutte le domande di iscrizione e perciò il pungolo dell'ampliamento continua a tormentare.

Si è ancora lontani dalla intera realizzazione del progetto della Casa di Carità.

L'esperienza di ogni anno si incarica di dimostrare che esso non è affatto esagerato, e di tener vivo il problema affinché al più presto l'opera arrivi alla sua completezza, nonostante tutte le difficoltà.

La popolazione scolastica della Casa di Carità, all'inizio dell'anno 1959-60 è composta come segue:

Corsi Allievi
Corsi normali
Diurni di addestramento e di qualifica per aggiustatori meccanici, aggiustatori montatori, attrezzisti-stampisti, fresatori, rettificatori, tornitori, elettromeccanici 12 358
Pre-Serali di addestramento e di qualifica per aggiustatori, tornitori, fresatori, rettificatori, elettromeccanici, saldatori elettro-ossiacetilenici 15 388
Serali di qualifica per disegnatori meccanici, operatori elettronici 7 168
Totali Corsi Normali 34 914
Corsi liberi
Michelin - Lancia 2 31
Corsi per apprendisti
presso la Casa di Carità Arti e Mestieri 17 350
presso l'Istituto Arti e Mestieri Corsi 31 710
Totale Corsi per apprendisti 48 1.060
Totale generale 84 2.005

Un indice dell'espansione scolastica si può desumere confrontando le seguenti statistiche, relative agli ultimi tre anni; avendo riguardo soprattutto ai corsi normali che sono i più importanti:

Anno scolastico : Corsi Allievi
1957/58 Corsi normali 31 671
Corsi liberi 2 39
Corsi apprendisti 24 872
Totale 57 1582
1958/59 Corsi normali 30 875
Corsi liberi 3 38
Corsi apprendisti 36 918
Totale 69 1831
1959/60 Corsi normali 34 914
Corsi liberi 2 31
Corsi apprendisti 48 1060
Totale 84 2005

Nuovo laboratorio di aggiustatori meccanici

Risultato capolavoro « a livello europeo » e assegnazione brevetti fondazione « Bemetel ».

Nel precedente numero del nostro Bollettino abbiamo comunicato ai nostri lettori che l'Unione Industriale di Torino e l'AMMA « ritenendo necessario ed urgente un raffronto qualitativo dell'addestramento professionale fra i Paesi della Comunità Europea » avevano indetto « un concorso per l'adozione volontaria delle prove d'esame ( capolavoro ) per il conseguimento della qualificazione nei mestieri di aggiustatore e tornitore meccanico secondo la proposta avanzata dall'Olanda e già accettata da altri Paesi della Comunità ».

I lettori sanno pure che la Casa di Carità ha aderito con entusiasmo al concorso, rilevandone l'importanza, e facendovi partecipare non qualche allievo isolato, ma tutta la massa delle qualifiche interessate.

La prova, intesa - come s'è detto - ad accertare l'efficienza addestrativa a « livello europeo » delle diverse istituzioni di Torino e Provincia, comprendeva un esame pratico ed un esame teorico su temi elaborati dall'Istituto « Bemetel » olandese.

Siamo ora in grado di comunicarne l'esito.

La Casa di Carità Arti e Mestieri vi ha conseguito un successo alquanto lusinghiero e cioè le vennero assegnati:

- gli unici due premi da L. 300.000 cad-uno per il maggior numero di allievi riconosciuti idonei;

- gli unici due premi da L. 100.000 cad-uno assegnati agli istruttori responsabili dell'addestramento pratico di aggiustaggio e di torneria.

- 5 premi su 10 per i migliori punteggi conseguiti dai singoli allievi.

Tutti i lavori inviati in Olanda - 7 per gli aggiustatori e 2 per i tornitori - hanno meritato l'assegnazione del brevetto della fondazione « Bemetel » per i rispettivi mestieri; quattro lavori per la prima qualifica e altri due per la seconda, hanno conseguito il riconoscimento dell'apposita Commissione istituita dall'Unione Indutriale e composta dai collaudatori provenienti dalle Società Westinghouse, Giustina e Scuola Centrale Allievi Fiat.

L'Unione Industriale di Torino ha voluto dare particolare rilievo alla gara inserendo questa manifestazione tra i premi « Conte Giancarlo Carnerana » 1959.

La cerimonia ha avuto luogo nell'aula magna del nuovo Istituto Tecnico Commerciale « Luigi Einaudi » e si è conclusa con la visita alla Scuola Professionale Giancarlo Camerana organizzata dalla collaborazione dell'Amministrazione Provinciale con l'Unione Industriale.

Quest'ultima realizzazione dovrebbe costituirsi come scuola pilota perché « per prima in Italia vuole soddisfare la esigenza di una preparazione a livello europeo ».

Il prof. Grosso, che presiedeva la cerimonia, non ha mancato però di rilevare, alludendo chiaramente alla Casa di Carità, che già funzionano egregiamente delle iniziative private le quali hanno dato prova di saper affrontare molto bene il problema della qualificazione a livello europeo.

Viaggio di orientamento scolastico

Ai primi di settembre i Dirigenti della Casa di Carità ed il Direttore dell'Istituto Arti e Mestieri compirono un viaggio nel vicino Delfinato allo scopo di studiare le impostazioni scolastiche francesi e per conoscere in particolare gli sviluppi e i programmi delle scuole professionali.

Ospitati con premurosa cortesia dai Fratelli delle Scuole Cristiane di Grenoble e di Lione ebbero modo di prendere contatti con i Dirigenti di varie Scuole di Lavoro che i Francesi, con finezza d'intuito, hanno creato per l'addestramento pratico degli operai e dei tecnici.

Un primo notevole rilievo è l'aver constatato il diretto interessamento del Clero Diocesano al problema scolastico primario, medio e superiore, in cordiale collaborazione coi Direttori e con le Direttrici di tutte le scuole cattoliche, tale da formare un suo Centro Diocesano di coordinamento.

Passiamo in rassegna i vari Enti scolastici visitati.

L'Ecole Libre d'apprentissage di Grenoble diretto dai Fratelli delle S. C. si dimostrò caratteristico per l'applicazione della Metrologie Mécanique che ha per base l'esperienza, l'osservazione misurata dei fenomeni, e la riduzione in numeri degli stessi.

Il procedimento è basato sulla isostaticità per cui controlli e prove danno maggior garanzia tenendo conto delle eventuali deformazioni che nelle prove medesime possono verificarsi.

Tutto ciò raggiunge più facilmente lo scopo di migliorare la produzione, di ridurre i costi, di aumentare il benessere generale e di dare all'operaio la gioia di un lavoro intelligente che valorizza il proprio mestiere.

È questo un vero apostolato d'ambiente che potenzia la mano d'opera produttiva nei confronti dell'evoluzione spettacolare della meccanica che con l'automazione richiederà sempre più delle maestranze preparatissime.

L'Ecole catholique d'Arts et Métiers ( E.C.A.M. ) di Lione, Istituto che prepara i giovani al diploma « Ingénieur E.C.A.M. » e al « Certificai de licence et sciences » per le industrie meccaniche, elettriche e chimiche, per quelle automobilistiche e aeronautiche.

L'ammissione viene concessa per concorso ed i corsi durano quattro anni.

Nell'Istituto hanno molto sviluppo le varie discipline, in modo particolare quelle tecniche e ben attrezzati sono i laboratori in cui il futuro ingegnere deve dimostrare di realizzare ciò che ha progettato lui stesso documentando con una vera tesi di calcoli e disegni l'elaborato.

Molto approfondita si svolse la discussione tra i nostri Dirigenti e quelli Francesi circa i vari metodi, gli orari, l'organizzazione, il dosaggio delle materie in relazione all'età ed alle varie tendenze e specializzazioni a cui si dedicano i giovani.

Il tutto con reciproco arricchimento sperimentale.

L'Ecole d'Apprenlissage Supérieur fondata nel 1920 da S. E. il Cardinal Maurin, allo scopo di formare un'elite di giovani lavoratori.

Essa è amministrata dall'Associazione di Formazione Professionale e diretta didatticamente dai Sacerdoti del Clero Diocesano in piena collaborazione con le famiglie.

Oltre al corso normale d'apprendistato, la Scuola comprende un corso preparatorio e una Sezione Speciale.

L'ammissione è limitata ai giovani dai 14 ai 16 anni; essi non vengono più chiamati allievi, ma apprendisti e già incorporati nella rispettiva professione.

La città di Lione poi è ricca di altri Istituti che forniscono all'industria il personale conveniente al suo sviluppo.

Il « Conservatoire National des Arts et Métiers » organizzati in corsi serali gratuiti, accoglie i giovani di 18 anni che già dotati di una data pratica professionale desiderano perfezionare la loro cultura scientifica e la conoscenza del loro mestiere.

Comprende: un corso preparatorio di matematica a cui seguono corsi scientifici di matematica, fisica, chimica, meccanica, elettricità industriale, metallurgia e trattamento dei metalli, costruzioni civili, elettrotecnica, tecnica finanziaria e contabilità delle imprese, corsi superiori di Banche.

Gli esami sono annuali dopo cui si rilasciano:

a ) certificai géneral;

b ) diploma di studi superiori tecnici;

e ) diploma d'Ingegnere C.N.A.M.

« Ecole Centrale Lyorannaise » sotto il patronato della Camera di Commercio di Lione prepara Ingegneri di formazione generale dando loro modo di acquisire un'alta cultura scientifica e tecnica.

Si è ammessi per concorso ai corsi che durano 3 anni.

Esiste pure una sezione preparatoria al concorso di 3 anni.

« Società d'enseignement professional du Rhone » che ha lo scopo di dare agli adulti dei due sessi un'istruzione appropriata a ciascuna professione.

Conta ben 619 corsi delle più svariate specializzazioni con un totale di 20653 allievi.

Bisogna dire che il problema professionale è molto sentito in Francia e le scuole di questo tipo sono aiutate per mezzo della cosidetta « Tassa d'apprendistato » che gli Industriali possono versare alle Scuole di loro gradimento.

Al viaggio sperimentale tecnico dei nostri Dirigenti non mancò la nota religiosa avendo toccato Ars e visitato i luoghi santificati dal Santo Curato.

Commovente la solenne funzione dei voti perpetui fatta proprio in quel giorno dai Fratelli del Distretto di Lione a cui partecipò pure una folla di parenti e conoscenti, nella stessa grande Basilica del Santo.

Visita del Superiore Generale dei Padri Barnabiti

Tra le molte visite che hanno onorato la Casa di Carità in questi ultimi mesi segnaliamo con compiacenza quella del M. R. Padre Emile M. Schot, Superiore Generale dei Barnabiti, effettuata il 15 Novembre 1959 in compagnia del P. Arturo Piombino, Superiore Provinciale dello stesso Ordine, per la Provincia di Torino.

Il P. Schot dopo la visita si è intrattenuto affabilmente con i catechisti, esprimendo il suo compiacimento per il lavoro apostolico della Casa di Carità e lasciando sul registro dei visitatori il seguente ricordo: « Tous mes souhaits les plus sincères a l'oeuvre admirable des catéchistes.

Que le Seigneur lui envoie de nombreux et saints collaborateurs.

P. Emile M. Schot, Supérieur Generai des Barnabites »

Il presidente dei catechisti ha ringraziato della visita il Rev.mo Superiore Generale che ribadiva così un'antica tradizione di assistenza dei pp. Barnabiti a favore della Casa di Carità.

Questa tradizione si è iniziata con il P. Cozzi, direttore spirituale di Luigi Musso, il futuro Fra Leopoldo.

E nella Chiesa di S. Dalmazzo, officiata dai Barnabiti, Fra Leopoldo ebbe dal Crocifisso la prima manifestazione del suo messaggio: « Tra me e te in avvenire ci sarà molta intimità ».

Insieme al Superiore Generale il presidente dei catechisti intendeva ringraziare tutto l'Ordine, dei Barnabiti, che non ha mai lasciato alcuna occasione di favorire la nostra opera, ed in particolare il rev. P. Piombino, che con estrema bontà e con somma efficacia continua a favore dei catechisti e degli allievi della Casa di Carità quella missione che il P. Cozzi compiva a favore di Luigi Musso.

Laboratorio macchine dopo le ultime modifiche