Vita dell'Unione |
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La cronaca dell'Unione in questo primo quadrimestre del 1961 registra un'attività piena e perfettamente regolare, come il polso di un organismo robusto e sano: Ritiri mensili, adunanze plenarie settimanali, adunanze specializzate, ogni cosa alla scadenza prevista e con partecipazione quasi totalitaria.
Un gruppo di Zelatori del SS. Crocifisso in visita al Santuario di Belmonte. Settembre 1960
Le giornate di ritiro ebbero luogo: il 6 gennaio alla Casa di Carità, con prediche del P. Bosco O.P. sugli attributi di Dio ( Dio vero e verace );
il 12 febbraio alla Casa di Carità, con prediche del P. Bosco O.P. sugli attributi di Dio ( purezza di Dio );
il 19 marzo alla Casa di Carità; prediche del P. Rappelli O.P.;
il 25 aprile pressa le Suore di S. Antida Thouret, con prediche di D. Pollano sulla speranza.
Durante i ritiri di Febbraio e di Marzo fecero la loro consacrazione due nuovi Catechisti Associati.
Le adunanze specializzate per i catechisti congregati e quelle per i catechisti associati si tennero sempre alla Casa di Carità.
Le prime nel pomeriggio dei giorni 29 gennaio, 26 febbraio, 26 marzo e 23 aprile.
Le seconde al mattino delle domeniche 29 gennaio, 5 marzo, 26 marzo e 23 aprile.
Al sabato pomeriggio continuarono alla Casa di Carità le lesioni per il corso superiore di religione ( tre lezioni ogni sabato ): Psicologia e Pedagogia, tenute da don Lorenzini e don Camilleri; Teologia dogmatica, tenute da don Rotando e mons. Caramello; Teologia morale, tenute da mons. Usseglio.
La partecipazione dei catechisti fu costante, ma quella degli esterni subì una flessione.
Al primo mercoledì di ogni mese si riunirono presso la Sede di Via Galiari 2, gli Zelatori .e le Zelatrici, discretamente numerosi.
Con. il 22 gennaio u.s. ebbe inizio un nuovo corso biennale per la preparazione di Catechisti, aperto a tutti.
Esso è diviso in due sezioni, juniores e seniores, con una ventina di iscritti per ogni corso, quasi tutti allievi od ex allievi della nostra scuola.
Le lezioni si tengono alla Casa di Carità la domenica mattina, dopo la Messa delle ore 9 e ne sono incaricati il Fr. Camillo F.S.C., e il dr. Conti.
I due piccoli gruppi promettono molto bene e frequentano assai regolarmente.
Il 1° febbraio u.s. a conclusione della loro Assemblea i catechisti congregati furono ricevuti dal Card. Fossati, il quale si interesso molto alla loro relazione ed ebbe parole di compiacimento ed incoraggiamento.
Egli volle ancora sottolineare la sua paterna approvazione con la seguente lettera:
Arcivescovado di Torino
Torino, li 9 Aprile 1961
Ill.mo Dott. Carlo Tessitore
Presidente Unione Catechisti del SS. Crocifisso
Città
Ho letto con tanto interesse e con vivo compiacimento la « Relazione » tenuta all'Assemblea 1960 e sono qui a ringraziare con la S.V. la bontà del Signore per il prezioso apostolato svolto con alto senso di cristiana responsabilità, con zelo evangelico e con spirito missionario dalla diletta e benemerita Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.
Il lavoro svolto in passato ed i propositi generosi di fare sempre più e sempre meglio in avvenire, dietro gli esempi luminosi e la protezione di Fra Leopoldo e del caro Fratello Teodoreto, meritano prima ancora che il consenso paterno e cordiale dell'Arcivescovo, la più larga benedizione di Dio a premio e ad incitamento.
Nel leggere e constatare il rammarico dei Catechisti di essere troppo pochi in confronto alle necessità e ai desideri della Unione, rivolgo anch'io a Lei, Signor Presidente, ed ai suoi Confratelli l'esortazione del Divin Maestro ai suoi Discepoli: « Nolite timore, pusillus grex, quia complacuit Patri vostro dare vobis regnum »: l'umiltà e la confidenza illimitata, guidata pur sempre e illuminata dalla virtù della prudenza, nella Provvidenza del Signore, è il segreto di ogni vero e duraturo successo nella vita degli individui e delle comunità.
Quanto più alto dovrà essere l'edificio, e tanto più profonde dovranno scendere nella terra le fondamenta: né si deve dimenticare mai che se il chicco di grano non scende e non marcisce nella terra, non potrà dare la pianta e la spiga.
Le opere di Dio faticano a crescere, ma con la grazia del Signore e la docile e fedele ed umile corrispondenza degli uomini si sviluppano e si consolidano.
Non bisogna quindi scoraggiarsi né tanto meno disperare per il numero: occorre invece preoccuparsi della qualità, poiché nelle istituzioni nostre, pochi e santi sono il presupposto della quantità e della perseveranza delle vocazioni che verranno a noi.
Sulla Unione invoco di gran cuore le grazie di Gesù Crocifisso, e gli ineffabili doni della sua Redenzione per la salvezza delle anime, ed imploro la materna protezione di Maria SS. Immacolata per ogni desiderata prosperità.
Raccomandandomi vivamente alle preghiere di tutti e di ciascuna, mi professo nel Signore
aff.mo Cord. M. Fossati
Arcivescovo