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B183-A6
Ogni anno gli allievi dei corsi diurni della Casa di Carità sono invitati a fare un piccolo corso di Esercizi Spirituali.
La proposta è assolutamente priva di ogni pressione morale e lascia i giovani liberi di aderire o meno.
Del resto con i tempi che corrono è tanto se si riesce a ottenere la disciplina strettamente necessaria per il regolare svolgimento delle lezioni.
I giovani della Casa di Carità in genere si mostrano maturi e la scuola funziona in perfetta regolarità.
Una prova indiretta, ma quanto mai eloquente è appunto la partecipazione agli Esercizi Spirituali, che vengono fatti a turno, classe per classe, alla Villa S. Croce dei pp. Gesuiti.
Ecco alcuni dati statistici di quest'anno:
Le classi di addestramento sono 7 con un totale di 166 allievi iscritti.
Parteciparono agli Esercizi 96 allievi, con una media di 14 allievi per ogni corso.
Le classi di 1° qualifica sono 5 con un totale di 115 iscritti.
Parteciparono agli Esercizi 64 allievi, con una media di 13 allievi per ogni corso.
Le classi di 2° qualifica sono 4 con un totale di 82 iscritti.
Parteciparono agli Esercizi 23 allievi con una media di 6 allievi per ogni corso.
In totale fecero gli Esercizi 183 allievi su una popolazione scolastica di 363 iscritti ( il numero degli iscritti è leggermente superiore a quello degli effettivi frequentanti ) e cioè una media del 50%.
I corsi di Esercizi Spirituali furono quindi 16, scaglionati nel periodo da gennaio a maggio e furono predicati dai padri: Bauducco, Gilardi, Gattoni, Giannette, Viglietti, Giordanengo, Colzani, Pedrazzini.
L'orario seguito era molto impegnativo:
6 meditazioni al giorno di mezz'ora ciascuna;
preghiera personale e preghiera guidata;
S. Messa, rosario, Via Crucis meditata;
diapositive e conversazione vespertina;
lettura a tavola e silenzio durante tutto il giorno, salvo un piccolo sollievo dopo i pasti concesso ai soli allievi di addestramento e prima qualifica.
Il contegno dei giovani e il frutto degli Esercizi si può desumere dalle seguenti testimonianze:
« Nella pur breve permanenza a Villa S. Croce, la pace, il religioso silenzio, ha fatto sì che la mia anima salisse ad un alto grado di felicità spirituale, che non sapevo neppure che esistesse.
La parola del predicatore, simile ad un lavacro purificatore, ha preso il mio animo intorpidito e l'ha miracolosamente vivificato ».
« Sono venuto qui bambino e me ne vado via uomo.
Lascia che te lo dica uno che ha provato.
Ora se vuoi, puoi conoscere anche tu quello che il Signore vuole da te ».
I Padri erano soddisfatti, ma lo erano anche i giovani, che ritornavano alle loro case assai lieti, distesi e riconoscenti.
Il catechista Antonio Rivera Vargas del gruppo di Arequipa è stato ordinato sacerdote a Lima l'il Marzo 1972 dal card. Juan Landàzuri Ricketts, Arcivescovo di Lima, e celebrò la sua prima messa nella Basilica Cattedrale di Arequipa il 15 Aprile 1972.
Al neo-sacerdote peruviano i catechisti torinesi porgono molte felicitazioni e vivi auguri di fecondo apostolato in quel paese così scarso di clero e tanto bisognoso di assistenza sacerdotale.
A Napoli è stato ordinato sacerdote D. Vincenzo Branno che fu catechista associato del gruppo di Napoli.
Egli celebrò la prima messa il giorno di Pasqua, 2 Aprile 1972.
Auguri e felicitazioni da tutti i catechisti.
Le giornate del Crocifisso sono diventate una consuetudine generale tra i Fratelli del Distretto di Roma.
Molte case hanno inviato qualche relazione, tra cui quelle di Albano;
Colle La Salle; Istituto Mastai, Roma; Castel Gandolfo; Benevento; Torre del Greco; Olzai; S. Venerina, Catania; Pompei.
Riportiamo qui alcune relazioni, spiacenti di non poter pubblicare tutto per ragioni di spazio.
Il giorno 3 marzo, primo venerdì del mese, al Colle La Salle, si è celebrata la giornata in onore del SS. Crocifisso.
La giornata - preparata fin dal giorno precedente con la solenne intronizzazione del SS. Crocifisso sull'altare maggiore seguita dalla celebrazione della Parola: « Quando sarò innalzato da terra trarrò tutto a me » ha avuto il centro d'incontro con la Comunità nella celebrazione della Eucaristia.
Anche i bambini della scuola elementare hanno partecipato assistendo alla S. Messa celebrata per loro e sono stati sensibilizzati con opportune filmine sulla Passione.
La mattinata, assorbita dalle lezioni, è trascorsa regolarmente.
Il pomeriggio è stato dedicato al ritiro mensile e all'Adorazione del SS. Crocifisso.
Alle ore 15 gli Aspiranti più grandi, prossimi al Noviziato, hanno rappresentato una solenne « Via Crucis ».
La funzione ha avuto una specifica intenzione: « L'Annuncio della Salvezza a tutti gli uomini mediante il messaggio della Croce ».
Nel tardo pomeriggio gli Aspiranti hanno avuto una interessante conferenza tenuta dal Padre Bianchini S. I. mentre i Fratelli Scolastici hanno avuto il loro mensile « incontro spirituale », questa volta un po' particolare, data l'importanza della trattazione, col Rev. Don Antonino, parroco di S. Silvia.
Nella funzione religiosa della sera è stata recitata e commentata la « Adorazione a Gesù Crocifisso » di Fra Leopoldo seguita dalla benedizione con la Reliquia della Santa Croce.
Al termine della giornata, dopo cena, è stato proiettato un film di profondo significato religioso.
Venerdì, 3 marzo gli Aspiranti come gli altri anni, hanno voluto dedicare una giornata al SS. Crocifisso.
Le intenzioni della giornata hanno dato un tono particolare al nostro fervore; esse sono state le seguenti:
- Per ottenere buone vocazioni e per la perseveranza degli Aspiranti
- Per la conversione dei peccatori
- Per le nostre famiglie
- Per il Papa e per la S. Chiesa
- Per lo sviluppo dell'Unione Catechisti in Italia e nel mondo.
La « Giornata » si è svolta con il seguente orario:
Alle ore 7,30 la S. Messa di Comunità, resa ancora più bella ed attiva dalle voci dei nostri bravi cantori alle ore 9 tre classi, alternandosi, hanno reso un devoto omaggio di adorazione al SS. Crocifisso solennemente esposto; alle ore 11 è stato proiettato un film sulla Passione: « Il Figlio dell'Uomo »: alle ore 16 si è svolta una solenne Via Crucis che è stata molto commovente.
Le stazioni sono state illustrate dagli Aspiranti e un lettore, alla fine di ogni stazione, recitava la preghiera dei fedeli, terminata con una breve preghiera da parte del Cappellano che presiedeva; ogni tanto intervenivano i cantori eseguendo devoti brani musicali.
Questa bella celebrazione è terminata con la benedizione e con il bacio della reliquia della vera Croce.
Alle ore 18, Mons, Giulio Ricci, noto studioso della Sacra Sindone, ha tenuto una conferenza molto interessante basata sul suo nuovo libro della Via Crucis: un vero capolavoro.
Prima di andare al riposo siamo andati tutti in Chiesa per rendere l'ultimo omaggio al Crocifisso e il Fratello Direttore ha dato le pagelline ai nuovi Aspiranti dell'Unione.
Questa giornata ha lasciato nel nostro cuore un ricordo che non dimenticheremo mai più; ci ha veramente fatto capire quanto il Signore ha sofferto per noi, e per la nostra salvezza.
Ci ha fatto anche capire che noi dobbiamo amare i Fratelli e dobbiamo sacrificarci per loro, come Gesù si è immolato sulla Croce per redimere l'intera umanità.
( Un aspirante di Albano )
Con particolare solennità è stata celebrata quest'anno la Giornata al Collegio La Salle.
Varie circostanze hanno concorso alla perfetta riuscita: si celebrava - dopo accurata preparazione - la Confessione e Comunione pasquale; e di tutte le iniziative portava la battuta lo stesso Direttore.
I giovani cantavano con trasporto ed esattezza i moderni canti che accompagnano la sacra Liturgia.
La spaziosa Chiesa sembrava ricordare la parola di S. Ambrogio: « una gran nave avvolta dal mormorare delle onde ».
Dopo la sacra mattinata, la solenne Via Crucis alle ore 16, durata, tra predica stazioni e canti, circa un'ora.
Alle 17 proiezione del film « Il Bacio di Giuda », sempre a chiesa o teatro pieno.
E dire che il film non aveva i crismi di una grande arte moderna, ma la devozione li teneva lì.
Una nota caratteristica della Via Crucis: le 14 Stazioni erano commentate dai Fratelli Professori, rappresentanti di Ex Alunni, Alunni scelti.
Apriva la serie il Preside, Fr. Italo, con una originale sceneggiatura e splendide, squisite immagini di stile.
Notevole ancora fra tante belle meditazioni quella di Fr. Luigi Carezza, sul Cireneo: con molteplici aperture patetico - sociali, dette con la fiamma del suo sentimento.
Chiudeva quella di Fr. Tito, la XIV, con le riflessioni sull'eclissi del sacro nella nostra movimentata società attuale.
È necessario dire che i giovani alla novità e ai meditati pensieri prestavano religiosa attenzione?
Quanto bene ci sarebbe da fare alla gioventù sannita quando la parola esce dal cuore ardente di fede ed è avvalorata dall'esempio!
Le conquiste di quest'anno saranno ulteriormente ampliate in futuro augurandoci che il Risorto benedica le sorti dell'almo Collegio La Salle.
Ecco i commenti fatti all'ultima stazione: 14a Stazione
La via dolorosa è compiuta, Gesù è morto atrocemente; Giuseppe d'Arimalea, brav'uomo, ha chiesto coraggiosamente di seppellirlo prestandogli la sua tomba; le pie donne l'hanno avvolto in una soffocante abbondanza di profumi.
Le tenebre si sono distese sulla terra impoverita.
La Luce del mondo è spenta.
Hai perduto la battaglia.
Gesù di Nazaret.
Ti hanno fatto fuori.
L'odio sanguinario del Sinedrio è soddisfatto: i tuoi nemici esultano nel loro cuore malvagio.
Hanno strumentalizzato Giuda, la folla, Pilato; hanno fatto porre sigilli e guardie e vanno a casa sicuri per mangiare l'Agnello pasquale e dopodomani, quando risorgerai, smarriti, inventeranno una storiella cretina.
I buoni hanno perso il coraggio e tutt'intorno c'è un'aria di abbattimento e di sciagura irreparabile.
Che brutta fine!
Tutte le speranze sono crollate.
Che sarà di noi se hanno abbattuto Lui?
Ci hai coinvolto, Gesù, nella tua rovina.
Sei sparito dai nostri occhi e il nostro cuore soffre sgomento …
La tua vita e la tua dottrina, o Maestro, è piena di paradossi per il razionalismo di oggi.
E quanti necrofori si affannano a seppellirti, per sentirsi l'anima sollevata e libera da rimorsi.
Il nostro animo omicida non regge al peso insopportabile della tua morte di cui siamo tutti responsabili.
Lontano da noi: « Cruciato Martire - dirà nel suo momento blasfemo il Carducci - Tu cruci gli uomini - Di tua tristizia l'aer contamini ».
Tutto è finito! …
Ma no, non può essere.
Non è vero che tutto sia finito.
« Dio non muore ».
Bisogna saper aspettare.
Dio è paziente perché è eterno.
In una tua parola, più di altre misteriosa, tu hai parlato, Gesù, della tua tomba.
Hai detto: « Se il grano di frumento cadendo a ferra non muore resta solo, ma se muore produce molto frutto ».
In un divino accestimento si prepara dunque nel silenzio la tua sfolgorante Risurrezione.
Tu l'avevi promessa.
Tu l'hai compiuta: Tu sei risorto.
Mentre noi baciamo, piangendo, la lapide della tua sacra tomba, già Ti pensiamo risuscitato.
Ed ecco che il fulgore si è irradiato.
Ha squarciato le tenebre, ha ridonato le speranze iridescenti.
Il divin Sole si è levato.
La parola ha attraversato i secoli.
Ha vivificato gli ombrosi lontani cunicoli delle catacombe, ha cantato coi Martiri del Colosseo e di mille città cristiane ha attirato i puri di cuore, le folle sitibonde, le anime generose, i geni illustri.
Ha sostenuto il dolore e le fatiche umane …
O sempre rinascente speranza cristiana corrobora le nostre dubitanze e i nostri sconforti.
Dopo le tenebre la luce, dopo il pianto la gioia, dopo la morte la vita.
Il Risorto ha infuso la forza di redimibilità per ogni situazione.
Risorgerà la nostra carne trasfigurata che soffrì le tonte pene di questa vita di lotta.
Soffri con petto forte, o popolo cristiano di oggi.
Tornerà un periodo migliore.
Non ci smarriamo, genitori e educatori, se i giovani sembrano sordi alla nostra voce e al nostro esempio.
Risorgeranno anche dal baratro della violenza del sesso della droga, perché non si può rimanere nell'abisso ove non c'è pace ne felicità.
Su quella strada di impudenza non si può continuare: la società si dissolverebbe.
Anche le ingiustizie sociali saranno combattute e ridotte se non vinte.
Tornerà una famiglia sana e cristiana, un Cristianesimo rinnovato e attivo, una Chiesa più splendente e più pura, una Nazione più ordinata, attiva e lietamente creatrice.
Dio non muore.
Se talora per un po' di tempo si eclissa per spronare il nostro torpore ad azioni più generose, poi risorge glorioso.
Si tratta di aspettare sperando con fede incrollabile: « al Regno di Dio si giunge attraverso molte tribolazioni ».
O fedeli di Cristo, non tremate.
Sacerdoti di Cristo, coraggio! Dio non muore.
Non vi smarrite, non vi perdete d'animo: dopo il Venerdì santo viene la Pasqua.
Egli tornerà e nella divina Parusia vi tenderà le broccia per primi, asciugherà le vostre lacrime, vi introdurrà nel convito eterno dei santi.
La Giornata del SS. Crocifisso si è svolta, quest'anno all'Istituto Bartolo Longo di Pompei scaglionata in differenti giorni durante questo mese di marzo.
Via Crucis, due volte, letta dai ragazzi dell'Unione Catechisti in Cappella, e che è riuscita devota assai e sentitissima.
Recita a più riprese della « Devozione » con grande attenzione e spirito di intensa pietà.
Recita della medesima Devozione delle Cinque Piaghe, che avrebbe dovuta essere preceduta da un breve commento da parte de ragazzi dell'Unione, sempre nella Cappella dell'Istituto, ma che è stato sostituito ( il commento ) dal provvidenziale intervento, inaspettato, dell'Arcivescovo di Pompei Mons. Aurelio Signora, il quale si è congratulato con i membri dell'Unione ed Egli stesso ha parlato di Gesù Crocifisso.
Esposizione del SS. Crocifisso in Cappella dalla 1a Domenica di Passione fino alla Settimana Santa.
Proiezione di un film a soggetto religioso nella Sala dei Convegni dell'Istituto.
Oltre a ciò da circa due mesi è da notare l'intervento di un Ingegnere affezionatissimo all'Unione Catechisti di G. Crocifisso che settimanalmente ha tenuto conferenze spirituali ai giovani del nostro Istituto.
Intenzioni:
a) riparare le offese che Gesù riceve, particolarmente da noi;
b) per il Santo Padre Paolo VI perché guidi sempre con coraggio e luce divina il mondo;
c) Perché la nostra scuola sia messa in grado di accogliere numerose iniziative a prò del popolo di Castello;
d) Per ottenere buone e numerose vocazioni e per la perseveranza dei chiamati;
e) Per la buona riuscita del Capitolo provinciale. ( Intenzione comunitaria ).
Le varie cerimonie sono state celebrate in tempi diversi, perché, a mio avviso, i piccoli non sono in grado di adattarsi ad una giornata intensa di momenti e manifestazioni a carattere religioso.
Ecco i richiami ai grandi dolori di Gesù:
Via Crucis lungo gli ambienti scolastici con lettura dei punti più salienti della Passione.
Recita della Adorazione a Gesù Crocifisso.
S. Messa concelebrata, confessione, S. Comunione.
Diffusione dell'Adorazione, anche in parrocchia.