Attività del "Movimento degli Adoratori"

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Gruppo della Casa di Carità

Durante l'anno scolastico 1973-1974, alla Casa di Carità, abbiamo iniziato il gruppo degli Zelatori e ci siamo dedicati ai nostri compagni per aiutarli a risolvere alcuni problemi, sostenendoli inoltre con la nostra preghiera.

In quel periodo ci siamo anche riuniti alcune volte al Centro di Spiritualità "La Sorgente" ed abbiamo notato che sarebbe bastata qualche sistemazione alle attrezzature per poterla utilizzare in iniziative che ci avrebbero permesso di organizzare incontri e far conoscere i valori che noi avevamo scoperto come Adoratori di Gesù Crocifisso; ci siamo quindi messi a disposizione per eseguire quei lavori di adattamento e di manutenzione che ritenevamo indispensabili.

Nello stesso tempo siamo pure venuti a conoscenza di gruppi già esistenti di Ascritti e Zelatori, formati da bambini e ragazzi di parrocchie dove i Catechisti dell'Unione svolgono la loro attività di apostolato.

Il desiderio di fare anche noi qualche cosa per loro ci ha spinti a renderci disponibili anche per questa attività.

Tutto ciò ha fatto nascere in noi il desiderio di conoscerei più profondamente come gruppo: essere uniti e sostenerci a vicenda nel portare avanti con maggior sicurezza la nostra missione di "Adoratori" in mezzo al mondo.

In questo modo ci saremmo preparati a superare insieme le difficoltà che avremmo dovuto incontrare.

È maturata così l'idea di fare un campo estivo alla "Sorgente" durante il mese di luglio.

Questo campo è stato per me un'esperienza veramente singolare che consiglierei a tutti, non solo per la bellezza della vita di gruppo, ma anche e soprattutto per il continuo contatto che ho potuto realizzare con il Signore.

Sono state per me giornate bellissime: al mattino andavamo a Chieri per partecipare alla S. Messa, e ciò mi aiutava a mantenermi unito più intensamente a Gesù, dopo la S. Messa facevamo gli acquisti della giornata.

Nel pomeriggio ci preparavamo per le attività che ci eravamo proposti di portare avanti con i ragazzi.

Un po' di tempo era pure dedicato per riunirci e riflettere su alcuni bellissimi brani di un libro del Quoist oppure riflettevamo su qualche passo del Vangelo.

Sia col Quoist che con il Vangelo le riflessioni sono state per me molto valide e mi sono state di aiuto per migliorarmi, ho scoperto la necessità di cercare la volontà di Dio in tutti i problemi della mia vita quotidiana.

Ogni giorno praticavamo l'Adorazione a Gesù Crocifisso ed alla sera recitavamo insieme una decina del Santo Rosario con l'intenzione di riparare ai tanti peccati degli uomini che rinnovano le sofferenze di Gesù alla Croce.

Ho compreso come sia importante offrire riparazione per i peccati che gli uomini commettono anche a causa della mia indifferenza.

Tutto, in quell'ambiente, mi riportava al Signore e mi faceva pensare alla sua grandezza: la bellezza della natura, la freschezza dell'acqua del pozzo al mattino quando mi lavavo, lo spettacolo che offriva il cielo stellato durante le passeggiate della sera, la maestosità di un arcobaleno dopo il temporale.

Ti ringrazio o Signore, in quei giorni tanto belli mi hai aiutato a conoscere e ad amare di più la tua volontà che mi invita a donarmi senza riserve agli altri perché anche essi ti conoscano e ti amino come tu ami loro.

Mauro

Gruppi parrocchiali

Giorni di paradiso

In questo mese di settembre l'attività del Movimento degli Adoratori è stata molto fervida.

Infatti domenica 15 e lunedì 16 c'è stato un incontro di due giorni con gli Ascritti seguito da un altro, questa volta con gli Zelatori, iniziatesi venerdì 20 e protrattosi fino a lunedì 23.

Queste iniziative sono avvenute al Centro di Spiritualità "La Sorgente".

L'incontro con gli Ascritti era incentrato sullo spirito di riparazione.

I bambini intervenuti potevano meditare, con l'aiuto di un questionario, e constatare le condizioni disastrose del mondo che li circonda, quindi prendere coscienza del fatto che Gesù ha voluto il Movimento degli Adoratori perché lo consolasse e riparasse per i peccati degli uomini, e perché il mondo potesse conoscere Lui ed il suo amore.

Era bello vedere questi giovanissimi Ascritti che nella loro semplicità riuscivano a scrutare l'impenetrabile Sapienza di Dio.

Allora sì che potevano capire il perché dell'esclamazione di Gesù: « Ti ringrazio Padre perché hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate agli umili ».

Sono sintomatiche e significative alcune loro risposte.

Eccone una di un bambino di 10 anni: « Io voglio seguire Gesù, non devo guardare in faccia a nessuno ma solo Gesù, prima il Signore e poi le altre cose ».

Un altro di 11 risponde: « La prima cosa è adorare Gesù e salvare l'anima ».

Anche nei giochi che facevamo insieme risplendeva l'amore di Gesù che gremiva i nostri cuori.

Quest'amore che circolava tra di noi ha fatto sì che essi capissero quanto fosse importante che il mondo conoscesse Lui e Lui solo.

Uno di essi infatti espresse il desiderio di voler essere Zelatore.

Anche nell'incontro di tre giorni con gli Zelatori si è conservato questo spirito di fraterna amicizia.

E ciò lo sperimentavano in modo particolare dopo i pasti quando, rimettendo tutto in ordine, ognuno si dava da fare per aiutare il fratello.

Questo periodo più lungo di soggiorno alla Sorgente ci ha permesso di andare più a fondo sia nell'intimità con Gesù che nella conoscenza di ciò che Lui ha fatto per ognuno di noi.

Giorni di vero paradiso in cui Gesù continuamente in mezzo a noi, perché tutto cercavamo di fare nel suo nome, ci aiutava a capire il nostro compito di Zelatori.

Un momento molto bello è stato quando, radunatici alla sera, ognuno di questi piccoli ha raccontato la propria esperienza di Zelatore fatta durante le vacanze.

Si è visto come essi facciano già molto e quanto Gesù li aiuti e quanto sia entrato nei loro piccoli cuori.

Alcune loro parole ci fanno capire fino in fondo come sia grande il loro desiderio di impegnarsi per far conoscere Gesù ai loro compagni.

Ecco ciò che dice un piccolo Zelatore di 11 anni: « Penso che io come Zelatore, dovrei aiutare i miei compagni non buoni a pensare di più a Dio ».

E un altro, sempre di 11 anni: « Se ci sono ancora bambini cattivi è anche colpa mia, perché dovrei impegnarmi di più per aiutarli ad amare Gesù ».

E per concludere ecco due magnifiche risposte di due ragazzi di 13 anni; « Gesù ha offerto la sua vita in croce per noi e mi ha dato la possibilità di comunicarlo agli altri come Zelatore.

Soltanto quando porteremo Gesù Crocifisso agli uomini e gli uomini alzeranno lo sguardo a Lui essi saranno salvati »; ed un altro: « Io ho realizzato la mia vita diventando Zelatore: essere colui che consola Gesù dei peccati che gli uomini commettono sulla terra ogni giorno pregando intensamente e diffondendo l'Adorazione ».

Come ringraziare Gesù e la nostra Mamma del cielo per tutti i doni che ci hanno dati in questi giorni!

In questo gruppo di piccoli Adoratori la Sezione Giovanile è oramai una realtà.

È Gesù che la vuole!

Dionigi