Le opere

B211-A8

In occasione del Convegno Diocesano "Evangelizzazione e promozione umana" tenuto a Torino dal 21 al 25 aprile 1979, sono state presentate le seguenti Relazioni che illustrano le Opere sorte dal messaggio e dall'azione di Fratel Teodoreto.

A 25 anni dalla sua santa morte esse sono testimonianza di una vitalità sempre operante, nella via tracciata dal Servo di Dio.

La Casa di Carità

La Casa di Carità Arti e Mestieri è un complesso educativo impegnato nella formazione professionale ed elevazione cristiana dei giovani e dei lavoratori, in vista del loro dinamico inserimento o reinserimento ai vari livelli delle attività produttive di beni e di servizi e in ordine alla loro mobilità professionale, in corrispondenza con l'evoluzione tecnologica, economica e sociale.

La Casa di Carità Arti e Mestieri è iniziata nel 1925 a Torino, per opera dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, animati dal loro Fondatore Fratel Teodoreto delle Scuole Cristiane, dietro l'ispirazione di Fra Leopoldo Maria Musso o.f.m.

Essa è ora una Associazione giuridicamente riconosciuta i cui Soci Fondadatori sono l'Unione Catechisti del SS. Crocifìsso e di Maria SS. Immacolata e i Fratelli delle Scuole Cristiane della Provincia Religiosa di Torino.

Situazione

Nel quadro delle situazioni prospettate dal Convegno la Casa di Carità Arti e Mestieri si interessa al punto B: Solidarietà attiva con le speranze umane e in particolare al 1° punto: il lavoro.

Il gruppo è costituito da: Catechisti dell'Unione SS. Crocifisso, Fratelli delle Scuole Cristiane, Docenti teorici e pratici e personale che condividono e partecipano alle finalità formative dell'Opera, Ex allievi, allievi e loro famiglie.

L'insegna è programmatica e dichiara l'animazione, il clima e gli intendimenti costitutivi dell'Opera.

L'Opera in quanto Casa di Carità ripropone il valore fondamentale della carità di Cristo, ritrovando in essa il principio e il senso della rigenerazione e della comunione universali e della trasformazione del mondo del lavoro e della società.

Perciò l'Opera si radica nel Signore Gesù che attira a sé tutti gli uomini, le loro attività, le loro speranze e il loro impegno per una vita migliore e per un mondo più giusto e solidale.

L'Opera è Casa perché deve esprimersi in rapporti di reale condivisione e fraterna solidarietà attuandosi in modo comunitario e partecipato con l'apporto di tutte le sue componenti: docenti, allievi ed ex allievi, famiglie.

L'Opera è aperta a tutti coloro che intendono collaborarvi in proporzione d'elle possibilità e dei talenti.

In quanto tale l'Opera si costituisce come nucleo al centro di un vasto movimento aperto alla società nel suo complesso e ai vari ambiti in cui si articola e si esprime la vita.

L'Opera è volta alle Arti e Mestieri perché mira a riaffermare il valore e la funzione della professionalità come autentica manifestazione culturale mediante il lavoro e come riferimento essenziale per una nuova forma di lavoro, un nuovo modo di produrre, per un nuovo modo di sviluppo della società.

L'Opera è tipicamente lasalliana e ripropone al mondo di oggi, la fecondità del carisma del Santo de La Salle.

Carattere lasalliano della Casa di Carità Arti e Mestieri

L'Opera si fonda sulla tradizione lasalliana, riproponendone orientamenti esperienze e prospettive.

L'Opera ripropone l'universale validità del radicamento nel ministero del Cristo Crocifisso e risorto ai fini di affermare valori educativi e formativi che siano per il bene di tutti e di partecipare a definire strategie formative necessarie per rispondere ai bisogni e alle attese di tutti.

Secondo questo orientamento viene riaffermata l'esigenza di un rapporto organico e dinamico tra Centro di formazione e società, tra iniziativa educativa e comunità ecclesiale.

Tale rapporto è inglobato nell'obiettivo formativo fondamentale costituito dall'inserimento o dal reinserimento dinamico, vale a dire in quanto soggetti, dei giovani e dei lavoratori nella vita sociale ed ecclesiale.

In questo senso si esprime la rilevanza fortemente "professionalizzante" di detto obiettivo.

Parimenti viene riaffermata la laicità del Centro di Formazione Professionale e degli educatori che vi partecipano, assumendo come punto di riferimento le intuizioni del Santo de La Salle che con arditezza profetica propone ai suoi discepoli laici la partecipazione all'ufficio sacerdotale, regale e profetico di Cristo mediante il loro impegno professionale, esortandoli a una sintesi dinamica fra consacrazione e professionalità, fra evangelizzazione e promozione umana in vista di obiettivi indistinguibilmente congiunti di pienezza cristiana e di servizio educativo.

Secondo la concezione lasalliana l'ambiente formativo si produce come comunità educante, in forza dell'attiva partecipazione nella distinzione dei ruoli, di tutte le sue componenti per lo sviluppo delle strutture e metodologie didattiche, per un'azione didattico-educativa incentrata nell'apprendimento e nella responsabilizzazione.

La proposta e l'esercizio della carità di Cristo sono essenziali come fondamento, animazione e punto di riferimento per la autenticità e l'efficacia del processo professionalizzante come fatto educativo non rispondente unicamente a esigenze, per quanto imprescindibili, di necessità o di convenienza individuale e sociale, ma come fattore essenziale di rapporti e di relazioni interindividuali e sociali confacenti alla dignità della persona umana e alla sua irreducibilità trascendente pur nel suo stesso impegno e nella sua stessa appartenenza al mondo, alla società, alla storia.

Proposta formativa

Nel Documento presentato figura anche, nella sua attuale formulazione la "Proposta formativa" che, per brevità, sintetizziamo nella seguente dizione:

« La proposta formativa della Casa di Carità Arti e Mestieri trova il suo fondamento e la sua ispirazione nel messaggio espresso sinteticamente dall'insegna programmatica.

La proposta formativa della Casa di Carità Arti e Mestieri è il frutto di una continua ricerca, di una costante elaborazione e sperimentazione che, alla luce del messaggio dell'Opera, procede a interpretare a corrispondere ai bisogni e alle esigenze umane e sociali che emergono dal mondo del lavoro, dei giovani, dei lavoratori.

L'Opera assume come punto di riferimento, come intento dominante, la professionalità, fattore ed espressione di evangelizzazione e di promozione umana, di libertà e di socialità, di sviluppo integrale e solidale dei giovani e dei lavoratori per la partecipazione e la cooperazione in quanto soggetti del fatto produttivo e lavorativo.

Su questa base la Casa di Carità opera in riferimento alla dimensione politica, economica, sociale, spirituale e culturale, pedagogica e didattica del fatto formativo ed educativo che nasce dalla assunzione della professionalità come nucleo di una proposta formativa globale ».

Nella "Proposta formativa" sono presentati i principi e i criteri fondamentali dell'organizzazione e della attività didattica dell'Opera, basata sul lavoro di gruppo e interdisciplinare.

Risultati conseguiti

Sono ormai oltre 10.000 gli allievi licenziati: schiere di giovani e di lavoratori che hanno potuto trarre dalla preparazione acquisita elementi sicuri per il lavoro, aiuti concreti per costruire un proprio progetto di vita.

Ciò senza contare le altre migliaia di giovani e di lavoratori che si sono avvalsi dell'azione formativa dell'opera pur senza ultimarne i corsi.

Molti ex allievi militano nella vita ecclesiale, nella vita politica, nel sindacato, nei movimenti sociali.

L'attuale corpo docente comprende un numero rilevante di ex allievi.

Uno dei dati più significativi è costituito dall'adesione delle famiglie: sono numerosi i casi di fratelli e anche di figli di ex allievi che hanno frequentato i corsi dell'Opera.

Notevoli sono pure i risultati conseguiti nelle gare tra gli allievi ed ex allievi delle iniziative di formazione professionale, sia pubbliche che private.

Parimenti significativi i giudizi positivi costantemente espressi dalle Commissioni d'esame che si sono succedute nel tempo.

Occorre pure rilevare il cospicuo e multiforme apporto dato nel tempo, da ex allievi, da tecnici, da docenti universitari, da una miriade di benefattori anche se di modeste condizioni.

Tuttavia l'Opera è ancora come agli inizi, molte virtualità del carisma sul quale si fonda sono ancora da sviluppare.

Rimane da svolgere un immenso lavoro relativamente a tutte le componenti soggettive ed oggettive che costituiscono la realtà educativa e formativa dell'Opera.

Senza dubbio, il lavoro di crescita e di apertura ai reali, continuamente mutevoli, problemi formativi emergenti dalla società, dai lavoratori, dai giovani è stato arduo e difficoltoso.

Ma al di là di quanto è stato fatto o non fatto, si viene affermando più viva che mai la spinta feconda del carisma stesso dell'Opera a fronte dei problemi del mondo di oggi, della attuale società.