Crociata della sofferenza  

B220-A8

Anno XVIII - Lettera N. 73 - Giugno 1981

« Mi vanterò ben volentieri delle mie debolezze perché dimori in me la potenza di Cristo » ( 2 Cor 12,10 )

Fratelli,

è con profonda commozione che abbiamo udito le parole che il Papa ha pronunciato nel suo letto di sofferenze: « Unito a Cristo, sacerdote e vittima, offro le mie sofferenze per la Chiesa e per il mondo » ( 17 maggio 1981 )

Abbiamo sentito il Papa più vicino a noi, alle nostre sofferenze, quasi partecipe della nostra famiglia della Crociata della sofferenza: anche Lui ha offerto le sue sofferenze per la Chiesa, per il mondo.

E nell'avvenimento che ha commosso e turbato il mondo ha tradotto nella pratica dell'esempio, l'insegnamento tante volte dato nei suoi incontri con i sofferenti.

Rileggiamo assieme alcuni di questi insegnamenti: vi sentiremo vibrare una commozione profonda, una partecipazione affettuosa e meglio comprenderemo che la sua offerta di sofferenza, unito a Cristo, per la Chiesa e per il mondo è sincera testimonianza di vita vissuta e di intima convinzione.

L'11 febbraio 1981 il Papa rivolgeva queste parole ai pellegrini dell'Unitalsi nella Basilica Vaticana: « La fede consentì a Maria di affacciarsi senza timore sull'abisso inesplorato del disegno salvifico di Dio: non era facile credere che Dio potesse " farsi carne " e venire ad " abitare in mezzo a noi ", che Egli cioè volesse nascondersi nell'insignificanza del nostro quotidiano, vestendosi della nostra umana fragilità, soggetta a tanti e così umilianti condizionamenti.

Maria osò credere a questo progetto " impossibile ", si fidò dell'Onnipotente e divenne la principale cooperatrice di quella mirabile iniziativa divina, che ha riaperto la nostra storia alla speranza » ( 11-11-1981 ).

Quale insegnamento per la nostra debole fede che tutto considera su un piano umano di efficienza e di successo! « Nel mio stato sono inutile » diciamo talvolta, e dimentichiamo che forse in quello stato Dio trova proprio in noi e per noi, se lo accettiamo, la via per realizzare i suoi piani divini.

A questo ci esorta il Papa dicendo: « Anche il cristiano è chiamato ad un simile atteggiamento di fede, che lo porta a guardare coraggiosamente " al di là " delle possibilità e dei limiti dell'evento puramente umano.

Egli sa di poter contare su Dio il quale, per affermare la propria sovrana libertà nei confronti dei condizionamenti umani, non di rado sceglie ciò che nel mondo è debole e disprezzato per confondere i sapienti ed i forti " perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio " » ( 1 Cor 1,29 ).

Nella bimillenaria storia della Chiesa possono citarsi conferme clamorose di questo singolare agire di Dio, che continua a lasciare perplessi quanti cercano spiegazioni semplicemente umane ai disegni della Provvidenza.

Basti citare solo il nome di Santa Bernadette.

Ma senza paragone più numerose sono le vicende, la cui rilevanza sociale resta per ora nascosta: è lo stuolo sterminato delle anime che hanno passato la loro esistenza spendendosi nell'anonimato della casa, della fabbrica, dell'ufficio; che si sono consumate nella solitudine orante del chiostro; che si sono immolate nel quotidiano martirio della malattia » ( 11-11-1981 ).

Ci ritroviamo, fratelli e sorelle, in qualcuna di queste categorie di persone!

Ci si ritrova la mamma, il giovane, l'ammalato, colui che lavora, colui che è bloccato, colui che trasforma la sua vita in preghiera, ci si ritrova la persona anziana, colui che è messo ai margini, colui che è dimenticato da tutti: sono le situazioni reali della nostra sofferenza, del nostro martirio.

E pare che tutto attorno ci sia il buio di un'esistenza inutile.

Ma, ci dice il Papa, « verrà il disvelamento della Parusia, ed apparirà allora quale ruolo decisivo esse hanno svolto, nonostante le apparenze contrarie, negli sviluppi della storia del mondo.

E sarà anche questo motivo di gioia per i Beati, che ne trarranno argomento di lode perenne al Dio tre volte santo.

É la gioia che scaturisce dallo stupore per la forza onnipotente di Dio, il quale può permettersi di compiere " cose grandi ", nonostante la inadeguatezza degli strumenti umani.

É la gioia per la superiore giustizia di Dio che " ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi " » ( Lc 1,52s ) ( 11-11-1981 ).

Nella manifestazione della gloria di Dio, quante anime vedremo glorificate ed esaltate, che in terra da nessuno furono apprezzate, quanta parte del Regno di Dio scopriremo che è stata realizzata da anime che, in terra, non si mossero e non si manifestarono, ma diedero il loro grande contributo con la accettazione e la offerta delle loro sofferenze.

Leggiamo ancora insieme le parole che il Papa rivolse ai sofferenti nella Cattedrale di Terni il 19 marzo 1981: « Con grande intensità di sentimento, saluto voi tutti che portate nello spirito e nel corpo il peso e il segno doloroso della Croce di Cristo e che, con la vostra umana sofferenza, siete in modo del tutto speciale uniti ed inseriti al Mistero pasquale.

Sono qui con voi, carissimi, per dirvi che una spirituale unione mi lega ad ogni persona che soffre: o che è immobilizzata ed inchiodata ad un letto, ad una sedia; o che, a motivo della propria pena ed inabilità, si ritiene ormai inutile; o che talvolta prova come il Cristo nel Getsemani, " paura ed angoscia " ( Mc 14,33 ).

Sento sinceramente che le mie parole sono insufficienti ed inadeguate per esprimervi la mia compartecipazione sincera, la mia umana compassione.

Eppure, insieme, io e voi crediamo fermamente, alla luce della Parola di Dio, che esiste una "dimensione" incontrollabile sia dai sensi che dalla semplice ragione umana, nella quale la vostra sofferenza e quella di tutti gli uomini acquista un significato profondo e si trasforma da debolezza in forza, da povertà in ricchezza, quando viene illuminata dalla Croce di Gesù.

Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti … " perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio " ( 1 Cor 1,29 ).

Come il Padre celeste ha scelto per la salvezza degli uomini la Croce, segno di ignominia e di debolezza, così ha scelto la vostra infermità, perché tale croce, posta sulle vostre spalle ed incisa nelle vostre carni, diventi - insieme con quella di Gesù - strumento e segno di salvezza per voi che la portate nella fede e nella speranza cristiana, e per tutti gli altri uomini bisognosi di salvezza.

Chiedo a voi di " inserirvi con fede nel mistero della Croce di Cristo", offrendo a Lui il vostro umano dolore, perché Egli, unendolo al suo, lo offra al Padre in oblazione pura. Con la sofferenza e con la preghiera voi potete fare un bene immenso a favore della Chiesa e dell'Umanità.

Vi chiedo di pregare e di offrire le vostre sofferenze per l'Umanità, per la Chiesa, ed anche per me, perché il mio universale servizio pastorale si compia sempre secondo la volontà di Dio.

Ed a nome dell'Umanità, della Chiesa e mio vi dico: " Grazie! ».

Che il Signore, ricco di misericordia, dia la pace e il gaudio inferiore a voi tutti ».

Fratello, sorella: rileggi queste parole del Papa con attenzione.

Vi scopri le espressioni che da tanti anni ci scambiamo nelle lettere che ci tengono uniti, anche se molto lontani; vi scopri i motivi della nostra Crociata, e il Signore Gesù Crocifisso e la Vergine Immacolata ti diano tanta grazia per comprendere sempre meglio la vocazione a cui Dio ti ha chiamato a favore delle anime sacerdotali e religiose.

La Parola del Papa e il suo ringraziamento ti diano animo per continuare nella tua offerta e nella tua preghiera.

E affinché possiamo meritare il « Grazie » del Papa rivolgiamo a Dio più fervorosa preghiera per Lui perché possa ancora a lungo continuare la sua missione di Padre buono.

Intenzione generale per il prossimo trimestre:

Preghiamo per il Papa: per la sua missione, per il suo servizio pastorale affinché il suo esempio e la sua parola trovino nelle anime dei vicini e dei lontani un'eco di grazia e di conversione.

Intenzioni particolari:

Ricordiamo nelle nostre preghiere e nelle nostre offerte di sofferenze le seguenti intenzioni che ci sono state raccomandate:

- per il Santo Padre: possa riprendere completamente la sua missione di Pastore;

- per le vocazioni all'apostolato educativo e per l'Unione Catechisti;

- per un giovane novizio perché possa superare le sue difficoltà;

- per le famiglie cristiane: assolvano il loro impegno di Chiesa domestica;

- le intenzioni degli iscritti: LD.; S.M. per la sorella ammalata; B. D'A.G.; D.S.V. per i genitori; R.A. per la pace della famiglia; B.A. per la guarigione del figlio e la pace della famiglia; A.C. per la pace in famiglia e la salute dell'anima; B.G. per la pace in famiglia: tutti di Catania. B.A. ( Mantova ); F.G. ( Vibo Valentia ); C.A. ( Cavenago d'Adda ); 1VI.E. ( Roma ); C.A. ( Mineo ) per intenzioni personali; M.V.C, e G.A. ( Castelrosso e Chivasso ); P.A. ( Ramacca ) per intenzioni personali e tutte le altre intenzioni segnalate.

Ricordiamo nelle preghiere di suffragio:

- l'anima buona del Catechista Cordiale Giovanni che dedicò la vita ai giovani e ai poveri nella Messa del Povero;

- l'anima buona di Fr. Antonio Gandini, maestro e formatore dei piccoli;

- le anime dell'Ing. Zanetta ( Torino ); Reale Nunziato, A.B. per i defunti della famiglia; Insinga Giuseppa e Francesco raccomandati da D.M. Giuseppe figlio di M.G.; il marito di M.M.; il marito di V. ( tutti di Catania ) i cari di B.M. ( Mantova ); i defunti di C.A. ( Mineo ); i genitori di V.G. ( Licata ) La Cognata Antonino ( Licata ); i defunti di G.R. ( Marina di Andora ); Rachele Giamba raccomandata da M.T.A. ( Vibo Valentia ); il marito Alfio di C.L.R. ( Aci Bonaccorsi ) e tutte le anime dei defunti della famiglia della Crociata.

Fate conoscere a persone particolarmente sofferenti nello spirito, la Crociata: è un'opera di apostolato anche questa.

Ricordiamo a questo proposito che la Crociata ha carattere esclusivamente spirituale: l'adesione non comporta nessun altro obbligo oltre quello della offerta settimanale delle sofferenze per le Vocazioni Sacerdotali e Religiose mediante la pratica della Adorazione a Gesù Crocifisso; inoltre richiede la recita di una « Ave Maria » per le intenzioni particolari raccomandate dal Centro.

É quindi un impegno da prendersi liberamente e coscientemente.

La Vergine Immacolata ci guidi a Gesù Crocifisso e Gesù viva sempre nei nostri cuori!

La Presidenza