Casa di Carità Arti e Mestieri

B257-A6

Formazione nell'innovazione e nello sviluppo

A conclusione del 1991 diamo un rapido resoconto delle attività che impegnano in questo periodo la Casa di Carità Arti e Mestieri.

Corsi e allievi

La Casa di Carità, con i centri di Torino e di Grugliasco, accoglie 1199 allievi, iscritti in 52 corsi diurni e preserali di prima qualifica, specializzazione post-qualifica e post-diploma nella meccanica, nell'elettronica e nell'informatica.

I corsi di specializzazione sono ad elevato contenuto innovativo, perché comprensivi delle tecnologie CNC ( macchine a controllo numerico ), CAD ( elaborati per la progettazione ), CAM ( per le lavorazioni ), CAT ( per il controllo di forme e dimensioni ), nella prospettiva delle linee flessibili.

Sono stati pure svolti, o sono in via di organizzazione, corsi per extracomunitari e di recupero per l'inserimento nel lavoro dei ritirati dalla scuola ( drop-outs ).

Potenziamento delle strutture

Per lo sviluppo dell'innovazione, il centro di Torino è stato dotato di una nuova, moderna stazione di elaboratori per l'esecuzione informativa delle funzioni di progettazione, di lavorazione e di controllo ( sistema Cad Computer vision ).

All'ampliamento del centro di Grugliasco è dedicato ampio spazio in seguito.

È in corso di allestimento una nostra sede a Spin di Romano, vicino a Bassano del Grappa in Veneto, per corsi di progettista meccanico con sistemi CAD-CAM, pertanto con la dotazione di stazioni di computers Apollo.

Collaborazione con le Aziende

I rapporti con le Aziende hanno riguardato lo sviluppo nella formazione professionale, nel costante adeguamento dei suoi obiettivi e strumenti. Inoltre hanno con sentito « stages » di aggiornamento per i docenti, e di apprendimento per gli allievi.

Dopo i corsi gli allievi sono stati subito inseriti nel lavoro, e la loro professionalità viene valorizzata per le riconversioni industriali, per gli eventuali reinserimenti e per una competenza tecnologica sviluppata.

In collaborazione con le Aziende si sono organizzati e si svolgono corsi di specializzazione postdiploma di disegnatori CAD, corsi per la riqualificazione e l'aggiornamento dei dipendenti e per l'apporto formativo nei contratti di formazione-lavoro.

In prospettiva la collaborazione riguarda l'individuazione e il soddisfacimento delle esigenze di formazione continua, nel perseguimento della « qualità totale ».

Collaborazione con il Ministero del Lavoro

La Casa di Carità compie studi e ricerche sulle nuove esigenze formative connesse con l'innovazione tecnologica e sulla riorganizzazione del sistema di formazione.

Proposta formativa

Trae la sua ispirazione dal Vangelo e mira alla promozione della persona umana e ad una fattiva solidarietà mediante il lavoro.


Ampliamento e ristrutturazione della sede di Grugliasco

La cerimonia di inaugurazione

La sede di Grugliasco della Casa di Carità è stata notevolmente ampliata e razionalmente ristrutturata nei locali e nelle attività delle officine e dei servizi.

Data la rilevanza di tali opere, l'avvenimento è stato solennizzato con una cerimonia di inaugurazione, celebrata giovedì 24 ottobre nel suddetto centro, con la partecipazione di autorità religiose e civili.

Tra queste c'erano il vicario distrettuale don Rodolfo Reviglio che, prima di impartire la benedizione, ha portato il saluto dell'Arcivescovo, card. Saldarini, e il vicario per la pastorale del lavoro, don Sergio Baravalle, che ha sottolineato l'importanza, per la Chiesa, della formazione professionale ispirata ai principi del Vangelo.

Tra le autorità civili, l'assessore regionale del lavoro e della formazione professionale, dr. Giuseppe Cerchio, ha rilevato come la formazione riguardi tutta la realtà sociale, e sia parte attiva e dinamica del lavoro.

Il sindaco di Grugliasco, dr. Mario Lo Bue, ha dato atto alla Casa di Carità di educare i giovani a non essere soggiogati, ma soggiogare la tecnica, ispirandosi ai valori morali nella vita sociale e nel mondo del lavoro.

Hanno pure preso la parola il dr. Renato Montabone, v. presidente del Consiglio Regionale, e il dr. Gianfranco Morgando, assessore provinciale al bilancio.

In rappresentanza delle aziende sono intervenuti il dr. Ferruccio Pollano dell'A.P.I. ( Associazione Piccole Imprese ), l'ing. Alberto Sasso per la Stola s.p.a. e il dr. Pierangelo Ferrerò per la Saiag s.p.a., i quali hanno messo in rilievo la proficuità della collaborazione delle imprese con la Casa di Carità.

Per i sindacati ha parlato il prof. Franco Porcelli, segretario regionale della CISL per la formazione professionale, il quale ha sottolineato come le iniziative private per la formazione, e tra queste le attività della Casa di Carità, abbiano pari dignità con quelle pubbliche.

Hanno aperto la celebrazione, dopo il saluto del presidente, i soci fondatori della Casa di Carità, cioè i Fratelli delle Scuole Cristiane, nella persona di Fr. Vittorino Ratti, visitatore provinciale, e l'Unione Catechisti, nella persona del presidente generale, dr. Domenico Conti.

Fr. Vittorino ha ricordato l'opera svolta per la Casa di Carità dal ven. Fr. Teodoreto ( il cui ampio ritratto sovrastava il palco delle autorità ), il quale si è in tal modo fatto interprete delle attenzioni che S. Giovanni Battista de La Salle ha avuto per l'educazione dei figli degli artigiani.

La Casa di Carità si innesta quindi nel filone lasalliano.

Della relazione svolta dal dr. Conti, diamo alcuni stralci in seguito.

L'intervento dell'Assessore regionale, dr. Giuseppe Cerchio.

Il saluto del vicario zonale, don Rodolfo Reviglio.

Lavori eseguiti

Le opere realizzate sono ampie ed articolate, e possono essere così schematizzate.

È stato costruito un capannone di mq. 456 per le esercitazioni pratiche su macchine utensili e a controllo numerico.

È stato altresì realizzato un edificio di mq. 342 per servizi tecnici e di officina.

Queste nuove opere consentono la risistemazione di altri locali: nel vecchio capannone già destinato ad officina, sono elevate pareti per ottenere aule di studio e di esercitazione.

Con questi lavori il centro di Grugliasco risulta ragguardevole con una superficie complessiva disponibile di mq. 2690, di cui mq. 900 per aule, mq. 1270 per officine e mq. 520 per laboratori e servizi vari.

Risorse finanziarie per l'ampliamento

Le risorse per realizzare tali opere, secondo la tradizione della Casa di Carità, meglio diremmo secondo il suo carisma, sono affidate al concorso solidale dei benefattori e delle aziende.

Un primo rilevante contributo è stato erogato da un nostro benefattore.

Altre erogazioni ci sono pervenute da istituti, aziende e privati.

Ma occorrono ulteriori e generose partecipazioni per la copertura degli oneri da soddisfare, oneri affrontati senza ulteriori remore per l'urgenza della risistemazione.

Tra questi aiuti non mancheranno gli aiuti degli allievi, delle loro famiglie e degli ex-allievi, ai quali si formula un appello, consapevoli della generosità che hanno sempre dimostrato per la Casa di Carità, specie nei momenti di necessità.

Rinnovato impegno per la formazione professionale

Quanto realizzato dalla Casa di Carità in queste opere costituisce un notevole e rinnovato impegno e rappresenta una conferma di fiducia nella formazione professionale, e ciò proprio in un momento in cui, sotto certi aspetti, tale formazione sembra debba essere messa in crisi.

É per questo che si formula il più vivo ringraziamento a quanti, con la loro opera e il loro aiuto, si prestano per il sostegno delle nostre attività.

L'intervento di Fr. Vittorino Ratti, visitatore provinciale.


Prospettive dell'opera formativa della Casa di Carità

Dalla relazione del dr. Conti all'inaugurazione dell'ampliamento della nostra sede di Grugliasco, ci limitiamo, per ragioni di spazio, a riportare la conclusione, sulle prospettive di sviluppo dell'attività formativa.

Chi desiderasse la relazione completa, la può richiedere.

Ci proponiamo come primo impegno di contribuire sempre più all'inserimento dinamico dei giovani nei processi produttivi e al reinserimento e alla riqualificazione degli adulti, con speciale attenzione, anche se non esclusiva, ai soggetti in difficoltà.

Un inserimento dinamico nei processi produttivi e nel sistema socio-economico-culturale nel quale tali processi interagiscono.

Un inserimento che richiede che siano colte le valenze politiche, sociali, economiche, culturali, etico-spirituali, oltre che tecnologico-organizzative che vi sono implicate e connesse.

Un inserimento o reinserimento che affermi la dignità della persona nella solidarietà.

D'altra parte come non riflettere sulle esigenze di partecipazione e di corresponsabilità che sembrano emergere dal terreno della qualità totale, dal terreno della valorizzazione delle risorse umane, come risorsa strategica per lo sviluppo della vita produttiva ed economica?

Con questi orientamenti è in via di organizzazione un nuovo Centro della Casa di Carità Arti e Mestieri a Spin di Romano nel Veneto, grazie alla generosa disponibilità e partecipazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

L'inaugurazione dell'ampliamento della Casa di Carità di Grugliasco.

La nuova officina della Casa di Carità di Grugliasco.

Nei rapporti con le aziende intendiamo offrire un servizio formativo nella prospettiva della formazione continua, in un senso cioè più rispondente alle esigenze formative indotte dalla continua innovazione tecnologico-organizzativa, da criteri di gestione sempre più fondati sulla valorizzazione delle risorse umane disponibili.

Per questa funzione formativa stiamo pure cercando di orientarci rispetto a forme di insegnamento a distanza oltre che di funzione docente presso le aziende.

Ancora, alle aziende offriamo altresì l'apertura a collaborare in base all'esperienza didattica acquisita circa l'analisi e la definizione degli obiettivi e dei contenuti e di tutto ciò insomma che sul piano formativo può essere utile per una politica di valorizzazione delle risorse umane e di promozione della partecipazione.

Alla Regione e alla costituenda area metropolitana confermiamo la nostra disponibilità di pareri e di proposte per tutto ciò che concerne la programmazione, l'attuazione e l'aggiornamento dell'attività formativa.

Disponibilità particolare per le sperimentazioni che si renderanno necessarie, in proporzione si intende delle nostre possibilità e degli aiuti che ci verranno erogati.

Siamo particolarmente impegnati a cercare di affermare la validità e l'importanza delle iniziative formative che, come la Casa di Carità, appartengono al così detto privato sociale.

Tutto questo sulla base della valutazione dell'efficacia e dell'efficienza del servizio formativo.

Valutazioni in cui comprendiamo il parere e il vantaggio dell'utenza.

Anche con i sindacati desideriamo approfondire i rapporti in merito a un sempre più adeguato servizio di formazione rivolto agli apprendisti e ai lavoratori.

Alla Comunità Ecclesiale che anche oggi ci onora con la presenza di autorevoli rappresentanti, affermiamo di volerci muovere, in particolare, nello spirito delle ultime due Encicliche: « Sollecitudo Rei Socialis » e « Centesimus Annus » e degli orientamenti pastorali dell'Episcopato italiano per gli anni '90 con il tema « Evangelizzazione e testimonianza della verità ».

Del resto, l'insegna « Casa di Carità » di quest'opera, denominazione che abbia mo cercato di onorare e di esprimere in un mondo di cose e di opinioni, a quanto pare, piuttosto lontano e per mentalità e costume, indica di per se stessa l'orientamento di fondo a cui siamo tenuti, che è quello di testimoniare l'amore di Cristo come sorgente di crescita dell'uomo nella verità e nella giustizia e di ogni forma di civile convivenza e di solidarietà.

Alle famiglie confermiamo il proposito di attuare un servizio formativo ed educativo che affianchi il loro impegno specialmente in merito all'avvenire dei figli.

E ai giovani e agli allievi che cosa diciamo?

Tutto l'intervento che ho cercato di sviluppare vuole indicare chiaramente che essi sono coloro a cui innanzitutto ci riferiamo.

Essi sono alla base e al culmine di tutto il nostro lavoro.

Anche in questa occasione ribadiamo che siamo al servizio della loro buona volontà di diventare sempre più soggetti responsabili della loro vita personale, familiare, sociale e anche della stessa Comunità Ecclesiale a cui anch'essi appartengono, e ciò per mezzo e in connessione con il loro impegno lavorativo.

Essi sono quelle giovani generazioni a cui vanno il nostro lavoro, e le nostre speranze di educatori cristiani.

Il nostro contributo per un mondo nuovo, per una nuova civiltà: quella dell'amore. Grazie!

Domenico Conti

Tutti i fatti positivi o negativi vissuti dall'Istituto ci chiamano a una riflessione comunitaria - come Corpo della Società - al fine di ricercare e di trovare le risposte adeguate per la nostra vitalità e per l'efficacia della nostra missione in un mondo e in una Chiesa in rapida evoluzione.

Fratel John Johnston
( dalla Circolare 432: Annuncio del 42° Capitolo Generale )