« Per le sue piaghe siamo stati guariti » |
B263-A1
( 1 Pt 2,24 )
Pensieri tratti dai « Discorsi sul Cantico dei Cantici » di san Bernardo, abate
Dove trovano sicurezza e riposo i deboli,
se non nelle ferite del Salvatore?
Io vi abito tanto più sicuro,
quanto più egli è potente nel salvarmi.
Il mondo freme, il corpo preme,
il diavolo mi tende insidie,
ma io non cado perché sono fondato su salda roccia.
Ho commesso un grave peccato: la coscienza si turberà,
ma non ne sarà scossa perché mi ricorderò delle ferite del Signore.
Infatti « è stato trafitto per i nostri delitti » ( Is 53,5 ).
Che cosa vi è di tanto mortale
che non possa essere disciolto dalla morte di Cristo?
Se adunque mi verrà alla memoria
un rimedio tanto potente ed efficace,
non posso più essere turbato da nessuna malattia
per quanto maligna.
[ … ]
Hanno trapassato le sue mani e i suoi piedi,
e squarciato il petto con la lancia; e attraverso queste ferite
io posso « succhiare miele dalla rupe
e olio dai ciottoli della roccia » ( Dt 32,13 ),
cioè gustare e sperimentare
quanto è buono il Signore ( Sal 34,9 ).
[ … ]
Egli nutriva pensieri di pace ed io non lo sapevo.
Infatti chi conobbe il pensiero del Signore?
O chi fu il suo consigliere? ( Rm 11,34 ).
Ora il chiodo che è penetrato,
è diventato per me una chiave che apre,
onde io possa gustare la dolcezza del Signore.
Cosa vedo attraverso la ferita? Il chiodo ha una sua voce,
la ferita grida che Dio è davvero presente in Cristo
e riconcilia a sé il mondo.
La spada ha trapassato la sua anima
e il suo cuore si è fatto vicino ( Sal 116,18; Sal 55,22 ),
per cui sa ormai esser compassionevole
di fronte alle mie debolezze.
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Attraverso le ferite del corpo
si manifesta l'arcana carità del suo cuore,
si fa palese il grande mistero dell'amore,
si mostrano le viscere di misericordia del nostro Dio,
per cui ci visiterà un sole che sorge dall'alto ( Lc 1,78 ).
E perché le viscere non dovrebbero rivelarsi attraverso le ferite?
Infatti in qual altro modo
se non attraverso le tue ferite
sarebbe brillato più chiaramente che tu, o Signore,
sei soave e mite e di infinita misericordia?
Nessuno infatti dimostra maggior amore
che quando da la sua vita per chi è condannato a morte.
[ … ]
Mio merito perciò è la misericordia di Dio.
Non sono certamente povero di meriti
finché lui sarà ricco di misericordia.
Che se le misericordie del Signore sono molte,
io pure abbonderò nei meriti.
S. Bernardo
( Disc. 61,3-5; Opera omnia 2,150-151 )
Crocifissione ( dalla Via Crucis della Cappella del Collegio La Salle in Lima ).