La Casa di Carità nel mondo e verso i Paesi più poveri |
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Per la Casa di Carità sta nascendo una fase nuova dopo la sua costituzione, ottanta anni fa, e successivamente dopo l'istituzione delle varie sedi secondarie e dipendenze.
Tale fase riguarda i Paesi in via di sviluppo.
In verità già si è operato in questa direzione, con sopralluoghi e consulenze in località dell'Africa e dell'America Latina.
Ma una deliberazione recentemente presa dall'Assemblea dei Soci stabilisce di predisporre le strutture operative non solo sul piano tecnico professionale, ma altresì su quello amministrativo, avvalendosi di ONG ( organizzazioni non governative per la raccolta di fondi ), allo scopo di operare stabilmente nei Paesi in via di sviluppo.
Diamo una breve rassegna di quanto è stato operato, e delle prospettive che si profilano.
Alla fine di agosto il direttore generale, Attilio Bondone, e l'insegnante Ugo Chiadò hanno effettuato una visita al centro di formazione di Hagaz, su richiesta di fr. Amilcare, direttore del centro stesso.
In tale centro, oltre alla formazione nel settore agricolo, entrerà in funzione quella motoristica di supporto appunto all'agricoltura, e per sostenere l'avvio di quest'ultima attività si profila il distacco in loco di un nostro istruttore.
Continuano inoltre le iniziative di sostegno per il Centro di Carità di Asmara, gestito dalla locale sede dell'Uni one Catechisti.
Ad Arequipa la locale sede dell'Unione Catechisti ha tra suoi obietti vi l'istituzione di una sede della Casa di Carità Arti e Mestieri.
In tale linea si pone lo stesso orientamento professionale del presidente di questa sede, 1'ing. David Sevillano, che come tesi di laurea ha trattato l'istituzione in Arequipa di un centro di formazione professionale modellato sulla Casa di Carità di Torino.
Sono già stati presi contatti con le Autorità religiose e civili del luogo per leprime valutazioni sui tempi e sui modi di realizzazione di tale opera.
Gli scorsi giorni, tra la fine novembre e la prima decade di dicembre, il presidente generale dell' Unione, prof. Rollino, e il nostro insegnante ing. Bilewski, sono stati ad Arequipa per esaminare sul luogo le varie componenti di tale progetto.
Nel prosieguo del loro viaggio in Sud America, Leonardo Rollino e Marco Bilewski hanno visitato, oltre alla sede dell'Unione Catechisti, i n San Paolo, anche un centro di formazione professionale gestito dai Salesiani, per esaminare le attività ivi svolte e valutare le occorrenze locali in tale settore addestrativo ed educativo.
Israele non è certo Paese in via di sviluppo, ma presenta diversità di crescita economica tra zona e zona, da cui l'esigenza di iniziative di formazione professionale anche in Terra Santa.
In questa città simbolo, così cara non solo ai cristiani, ma anche ai musulmani e agli ebrei, cioè alle tre religioni monoteiste, ed oggi luogo di acerrimi conflitti, si sono recati il direttore generale della Casa di Carità e l'insegnante Claudi o Aghemo, accompagnati dal presidente generale dell'Unione Catechisti, prof. Rollino, per incontrare i Fratelli delle Scuole Cristiane che ivi operano e che intendono realizzare corsi di formazione professionale nella località di Beit-Hanina ( a circa 8 Km. da Gerusalemme ).
Questa visita ha avuto luogo nel Novembre del 1999.
Si sono avuti vari incontri, oltre che con i Fratelli, con le Autorità civili e religiose di Gerusalemme, per impostare progetti di formazione professionale nel settore metalmeccanico.
Il prof. Leonardo Rollino, accompagnato dall'ing. Marco Bilewski, ha visitato le fraternità dell'Unione Catechisti ( cioè le nostre sedi ) in America Latina, e precisamente quelle di Arequipa e di Nana in Perù, e quella di San Paolo in Brasile.
Occasione particolare di tali visite è stata la partecipazione al rinnovo delle consacrazioni e delle promesse dei catechisti locali.
L'incontro con queste fraternità ha consentito al Presidente di rendersi conto personalmente delle realtà vive dell'Unione e degli obiettivi apostolici perseguiti.
Oltre alla visita alle suddette fraternità, il viaggio ha consentito al Presidente di valutare le occorrenze e le possibilità di allacciare legami con la Casa di Carità Arti e Mestieri, come è esposto in altra parte di questo bollettino.
Del viaggio sarà dato dettagliato racconto nel prossimo bollettino.
Nel precedente bollettino abbiamo dato notizia dello svolgimento del 43° Capitolo generale dei Fratelli, cui è intervenuto come consultore anche il nostro Presidente generale.
Disponiamo ora degli atti di tale Capitolo, stralcio dei quali ci riserviamo, per ragioni di spazio, di pubblicare nel prossimo bollettino.
In particolare ci riferiamo alla ribadita collaborazione tra i Fratelli delle Scuole Cristiane e l'Unione Catechisti.