Fratel Teodoreto "fondatore" |
B291-A2
( 1871 - 1954 )
Fr. Rodolfo Cosimo Meoli
Il mio intervento è suddiviso in due parti:
- 1a parte: I tempi. Rievoco succintamente la storia della fondazione, collocandola nel tempo preciso nel quale agì Fr. Teodoreto;
- 2a parte: Significato e profezia, cioè che voleva dire allora e cosa vuol dire oggi l'intuizione e l'opera di Fratel Teodoreto.
1906: È un anno fondamentale nell'esistenza di Fr. Teodoreto.
Egli ha 35 anni: dal 15 agosto - 15 novembre è a Lembecq-lez-Hall ( Bruxelles ) per partecipare al Secondo Noviziato, un corso di rinnovamento lasalliano, che generalmente aveva la durata di nove mesi.
Questa esperienza lo segna profondamente. Ritorna a Torino con l'idea di "formare un'associazione di giovani veramente buoni e aiutarli a condurre una vita intensamente cristiana", come ebbe ad esprimersi.
Cosa si fa ( si faceva? ) al Secondo Noviziato?
Era una cosa molto seria, sotto due aspetti, personale e apostolico ( comunitario ):
1° revisione della propria vita;
2° ripartenza, derivante da propositi personali, certamente, ma anche dal confronto con altre realtà dell'Istituto.
Tra le altre realtà illustrate dai Confratelli partecipanti al Corso, fu l'attività apostolica francese che lo colpì profondamente.
Sui numeri 49 ( 2° trim. 2000 ) e n. 51 ( 4° trim. 2000 ) di FLASH, il foglio trimestrale così ben fatto da Fratel Bruno Bordone, ebbi modo di scrivere di due Fratelli francesi molto importanti: Fr. Hiron e Fr. Exuperien.
Il primo, Fr. Hiéron, veniva portato come esempio perché era la dimostrazione che:
a) non è vero che essere religiosi estranea dai concreti interessi terreni ( non mi riferisco a quelli personali, ma a quelli sociali );
b) non è vero che, senza lotta e senza rivoluzione non si possa contribuire al miglioramento delle classi operaie.
L'attività di questo Fratello nacque dalla necessità di creare un'opera di apprendistato destinata a dar un qualche lavoro ai giovani che facevano il servizio militare, che nella Francia di quel tempo era molto lungo ( durava 7 anni ), ma permetteva di esercitare qualche mestiere, dando così la possibilità di guadagnare qualcosa.
Fratel Hiéron si tuffò totalmente in quest'impresa, procurò lavoro a moltissimi giovani e anche un luogo dove discutere con essi i loro problemi.
Creò, in sostanza, un ufficio di collocamento e arrivò a fondare un vero e proprio sindacato con tanto di nome S.E.C.I. = Syndicat Employés Commerce et Industrie, approvato e registrato ufficialmente nel 1884, che sarà all'origine della C.F.T.C.: Confédération Française Travailleurs Chrétiens.
Non posso dilungarmi; andatevi a rileggere quelle due pagine nel n.49 di Flash del 2000.
Riferisco soltanto cosa disse François Veuillot nelle celebrazioni del 25° della fondazione del Sindacato: "La malizia anticlericale si compiace di far apparire i F.S.C. come individui ignoranti, la cui autorità manifestano solo contro le idee progressiste …
Ecco invece una iniziativa di avanguardia, scaturita dalla intraprendenza di alcuni di loro; un'opera a cui hanno doppiamente dato la loro impronta, creandola e sostenendola quando era piccola e debole e ritraendosi quando essa era ormai affermata.
Quest'opera testimonia al tempo stesso la preveggente arditezza degli "ignorantelli" e la loro chiaroveggente abnegazione: è il S.E.C.I." ( 1907 )
Del secondo, Fratel Exupérien, Fr. Alain Houry, direttore per molti anni di Etudes Lasalliennes, ne parla quale "creatore di milizie scelteper la strategia educativa":
- organizzò il cosiddetto Scolasticato Superiore, cui dovevano partecipare Fratelli che avevano già qualche anno d'insegnamento per perfezionarsi in:
- cultura generale
- pedagogia
- religione
- il Secondo Noviziato ( sul modello del 3° anno dei Gesuiti ): corso di rinnovamento spirituale per Fratelli tra 40 e 50 anni.
- per i laici ( anche se erano pochi allora, costituivano comunque una forza, considerando che nella sola Parigi i Fratelli avevano ben 76 scuole! ) istituì: - regolari ritiri per la formazione spirituale e lasalliana ( a questo scopo fu acquistata ad Athis Mons, vicino Parigi una grande proprietà e costruita una casa denominata Notre Dame des Retraites );
- una forma di assistenza economica equivalente, più o meno alla nostra Cassa Mutua;
- i Patronati ( Patronages, formadi Oratori ), intitolati a S. Benedetto-Giuseppe Labre perché:
* fresco canonizzato ( 1881 )
* santo laico ( 1° santo laico francese )
Illustrate brevemente le suddette attività apostoliche su cui fr. Teodoreto ha certamente riflettuto, passiamo ad esaminare come la fondazione dell'Unione prenda corpo gradatamente: 1913: Incontro con Fra Leopoldo Maria Musso, francescano in fama di santità.
Da lui ha incoraggiamenti e consigli ( con messaggi divini ) a realizzare il suo proposito.
Ne riceve anche l'Adorazione a Gesù Crocifisso, come mezzo efficace per rafforzare la pietà e fortificare nella perseveranza.
In qualche modo, si può affermare che la parte più spirituale dell'opera di fratel Teodoreto, viene sviluppata seguendo i consigli di questo frate - che qualcuno ha chiamato Co-fondatore ( lo stesso fr. Teodoreto ).
Sarebbe interessante raccontare l'origine, le divine comunicazioni, le ansie, i provvidenziali risvolti e le stesse contraddizioni, ma risulterebbero argomentazioni troppo estese.
27 aprile: 1a riunione con alcuni alunni; vengono dati cinque consigli: visita giornaliera al SS.mo Sacramento, preghiera alle Cinque Piaghe ( in ginocchio ), frequenza settimanale dei Sacramenti, studio del catechismo fino al conseguimento del diploma, apostolato del buon esempio; adunanze settimanali.
1914: 9 maggio: l'Arcivescovo di Torino, card. Richelmy approva il 1° Regolamento dell'Unione.
17 maggio: inaugurazione ufficiale dell'Unione.
Organizzazione: Soci Aspiranti, Soci Effettivi, Soci Anziani: con più di 30 anni o sposati.
1925: 24 ottobre: il nuovo Arcivescovo di Torino, mons. Gamba, invita Fr. Teodoreto a predisporre un Regolamento che contempli l'osservanza dei Consigli Evangelici e l'emissione dei voti religiosi da parte dei Catechisti Congregati.
1933: 23 giugno: erezione canonica dell'Unione Catechisti del SS.mo Crocifisso e di Maria SS.ma Immacolata, "ad experimentum" per 5 anni.
Nelle Costituzioni si parla dei voti di castità e obbedienza, non di quello di povertà, anche se è fortemente inculcato il distacco dai beni terreni.
Siamo davanti al momento più significativo e profetico dell'opera di Fr. Teodoreto: per la prima volta nella Chiesa si costituisce un Istituto religioso totalmente laico e comprendente anche persone sposate, cosa che soltanto nel 1947 Pio XII sanzionerà per tutta la cattolicità con la Costituzione Apostolica Provida Mater Ecclesia, sugli Istituti Secolari.
1934: 17 luglio: approvazione del Superiore Generale F.S.C., Fr. Junien-Victor.
1936: affiliazione all'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane.
1948: Circolare n. 328 del Superiore Generale Fr. Athanase-Emile, con la quale approva l'Istituto secolare e ne raccomanda la diffusione.
L'ispirazione e l'opera di Fratel Teodoreto - è perfettamente lasalliana - è precorritrice dei tempi.
Al riguardo del primo punto ( opera lasalliana ), prendo a prestito alcune espressioni usate da Fratel Leone di Maria, che compendiano magnificamente quest'aspetto.
Egli scrive: "Fratel Teodoreto è il primo e finora l'unico Fratello che abbia tentato, riuscendovi, un'impresa della quale è troppo poco dire che non esula dallo spirito dell'Istituto fondato da La Salle.
È invece da dichiarare, con totale convincimento, che vi si inserisce fino in fondo e a pieno titolo, facendo esprimere dal suo seno ciò che di più alto esso è chiamato a produrre.
Con quest'opera Fratel Teodoreto ha saputo portare al suo fastigio l'opera dell'educazione cristiana a cui il Santo Fondatore chiamò la Congregazione dei Fratelli, conducendo i meglio corrispondenti fra gli alunni, fin sulle vette del cristianesimo, rappresentate dai consigli evangelici; stabilendoli in quella pienezza di adesione cristiana che è la vita di consacrazione a Dio: trasfondendo in essi l'ideale di santità da lui vissuto, lo spirito della sua famiglia religiosa e la sua stessa passione di educatore e di catechista.
Considerare l'opera di Fr. Teodoreto come fosse ai margini appena dell'impresa lasalliana, è disconoscerla e travisarla.
Chi l'osservi intelligentemente deve invece convenire che ne sta al centro, e se mai al vertice, a coronamento della splendida piramide che, poggiando sul solido terreno di partenza dell'istruzione profana e d'una educazione civile e religiosa ordinaria, svetta poi nei liberi cieli della fede e dell'amore, e cioè della santità più autentica.
Non tutti, certo, salgono fin lassù; ma Fr. Teodoreto ha preparato le possibili, se pur non facili, vie di accesso.
Così dalla scuola lasalliana, accanto ai religiosi educatori, ecco il frutto più maturo e fecondo, quello dei laici-religiosi professionisti, religiosi impiegati, religiosi operai, viventi nel mondo e nella propria famiglia; ecco la fiamma catechistica portata in tutti gli ambienti e in tutte le professioni".
L'ispirazione e l'opera di Fratel Teodoreto è precorritrice dei tempi.
Il fenomeno degli Istituti Secolari fu qualcosa di veramente nuovo nella vita della Chiesa, e la novità fu molto più profonda di quanto non si creda o di quanto possa apparire a prima vista.
Nella storia della Chiesa non si era ancora visto il tentativo di unire la ricchezza della consacrazione religiosa con la presenza nel mondo.
"Essi vivono nel secolo, cioè implicati in tutti i doveri e gli affari del mondo e nelle ordinarie condizioni della vita familiare e sociale.
Ivi sono chiamati da Dio a contribuire, dall'interno, quasi a modo di fermento, alla santificazione del mondo mediante l'esercizio del proprio ufficio e sotto la guida dello spirito evangelico" ( Lumen Gentium, 31 )
Laici accanto ad altri laici, essi mostrano come si possa essere pienamente fedeli al Vangelo, senza separarsi dal mondo, apprezzandone anzi i valori autentici.
Così diventano luce che illumina, sale che dà sapore, in mezzo a coloro che si occupano degli affari terreni, mostrando con la loro povertà, come si possa usare dei beni di quaggiù senza attaccarvi il cuore; come non si possa ricostruire il mondo se non nel rispetto e nell'obbedienza alle leggi che Dio vi ha portato; mostrando come ogni amore umano non vale se non nella misura in cui è inserito nell'amore di Dio e non si apra all'amore verso tutti i fratelli.
È questo lo spirito chiaroveggente di Fr. Teodoreto e il merito suo d'aver assecondato l'ispirazione di promuovere la santità del prossimo, attraverso questa nuova fondazione che tanto si assimila, nella finalità e nella pratica, alla Congregazione Lasalliana.
Quadro esposto alla sede centrale dell'Unione, dipinto del Favaro ( scuola Reffo, 1967 )