"La solidarietà è una carezza di Dio" |
B301-A2
Appello di S.Em.za il Card. Severino Poletto nella grave crisi contemporanea -
Riportiamo alcuni passi particolarmente significativi del Messaggio per indurci ad una reale conversione, rispondendo effettivamente agli appelli di solidarietà ivi contenuti, e consigliando la rilettura del testo completo, nell'impossibilità da parte nostra di trascriverlo integralmente.
Carissimi,
il tempo liturgico della Quaresima, che ci prepariamo a vivere, è un'occasione propizia per riflettere sulla nostra vita personale in rapporto a Dio e al prossimo al fine di realizzare un nuovo passo verso la conversione del cuore e la santità della vita.
Ma quest'anno, in particolare, il tempo quaresimale ci invita a guardare con occhi ben aperti alla gravissima crisi economica mondiale che ha ribaltato anche sul nostro territorio, in modo quasi improvviso e per questo ancora più drammatico, i suoi effetti devastanti. ( … )
Ora è il momento di guardare alla situazione con la dovuta serietà e responsabilità da parte di tutti, cominciando però noi cristiani a vivere questo tempo di Quaresima come un'occasione per riscoprire la presenza di Dio che è Padre provvidente e conduce con amore la storia dell'umanità, per cui la fiducia deve prevalere su tutto, fiducia che trova il suo nutrimento nella riscoperta del valore della preghiera, come tempo per pensare a Dio e ai fratelli. ( … )
Però questa è una crisi così grave che richiede qualche gesto straordinario di aiuto.
Ecco allora due proposte che, come Arcivescovo, mi sento di fare per dare un segno di quanto sia grande il cuore della Chiesa torinese:
- A livello di Unità Pastorale:
chiedo alle comunità una mobilitazione particolare al fine di collaborare con un contributo "significativo" a costituire un fondo di una certa consistenza per sostenere le persone o famiglie più in difficoltà che vivono nel territorio delle parrocchie dell'Unità Pastorale.
Quanto si raccoglie lo si distribuisce subito, sotto la guida del Moderatore dell'Unità Pastorale, dei Parroci e dei laici che formano l'équipe di Unità Pastorale, mettendolo a disposizione di chi si trova più in difficoltà, valutando bene le varie situazioni per non fare distribuzioni a pioggia che non risolvono nulla.
Ovviamente i fedeli devono essere informati di quanto si è raccolto e di quanto è stato erogato, garantendo sempre la "privacy" di chi è stato aiutato.
- A livello diocesano:
desidero informare che la Caritas diocesana, l'Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro e la Fondazione Operti hanno già concordato e proporranno a tutta la comunità diocesana un progetto armonico finalizzato a due obiettivi: offrire anche da parte loro assistenza a persone e famiglie in difficoltà, ma soprattutto sostenere in modo attivo il reinserimento nell'attività lavorativa di quanti sono colpiti dalla crisi attuale attraverso interventi di formazione1 e di creazione di nuove attività di impresa, come già si sta facendo da alcuni anni.
Una raccolta straordinaria a questo scopo ha un valore specifico in quanto garantisce con questi tre organismi di poter realizzare una vera perequazione nella distribuzione delle risorse che la nostra Chiesa potrà mettere a disposizione in questo momento di crisi particolarmente grave. ( … )
Sperimentare una limitata ristrettezza economica può servire di aiuto per scoprire altri valori, che il benessere, quando è cercato ad ogni costo, tende a farci dimenticare. In questo senso quindi la crisi attuale può risvegliare in tutti alcune potenzialità educative: sia nei riguardi delle persone già adulte, che da questa situazione possono imparare che si può e si deve modificare il proprio modo di pensare e i propri comportamenti, sia nei riguardi dei giovani, ai quali apparirà più chiaro che non basta aver di mira una certa sicurezza materiale, che non sempre è garantita, ma che occorre educarsi anche a cercare altri ideali, impegnarsi ad una formazione per far crescere preziose virtù personali e sociali, dare valore primario ai valori spirituali, agli interessi della propria "anima", perché da qui si deve partire per costruire il bene e vivere felici. ( … )
Il tempo di Quaresima e la grazia della Pasqua di Gesù ci aiutino a diventare sempre meno concentrati su noi stessi e più sensibili e generosi verso gli altri, così che i poveri, molti dei quali hanno perso l'orientamento sul Signore, beneficati e sostenuti da noi possano dire o anche solo pensare: "Nella tua solidarietà ho sentito la carezza di Dio".
In questo modo abbiamo non solo aiutato materialmente, ma anche evangelizzato nella maniera più sublime, che è quella della testimonianza, che Dio è Amore.
Caravaggio. Cena in Emmaus. Milano, Pinacoteca di Brera.
1 La nostra Casa di Carità Arti e Mestieri è in prima fila in tale opera di organizzazione e coordinamento.