Catechismo degli Adulti |
36Dialogo possibile e desideratoLa ricerca di Dio per la via delle religioni e della ragione procede con molte incertezze e deviazioni. |
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Dio, benché sia vicinissimo, sembra lontano, senza volto e senza nome: il "Dio ignoto" ( At 17,27 ). Ma l'apertura razionale al mistero infinito è il presupposto per poter ricevere il dono incomparabilmente più grande della rivelazione storica: "Dio non avrebbe potuto rivelarsi all'uomo, se questi non fosse già stato naturalmente capace di conoscere qualcosa di vero a suo riguardo".26 Ecco, invece, che le creature sono in se stesse adatte a manifestare Dio in qualche modo, perché le loro molteplici perfezioni riflettono la sua perfezione infinita. E, a sua volta, l'intelligenza dell'uomo è in grado di ricevere questa iniziale manifestazione indiretta. Non si può, quindi, escludere in partenza che nella storia emergano segni particolarmente trasparenti della personale e libera iniziativa di salvezza da parte di Dio. |
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37 Per il fatto di essere aperto a Dio attraverso le creature, l'uomo spontaneamente sente il desiderio esplicito di conoscerlo direttamente in se stesso: cosa impossibile alle sue forze; ma chissà che a Dio non sia possibile? chissà che dopo i doni di questo mondo, non voglia farci il dono di se stesso? chissà che non voglia parlarci da persona a persona? Avremmo allora un orientamento sicuro, una solida nave per attraversare il mare della vita e non più la fragile zattera della filosofia.27 |
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38La pretesa cristiana |
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L'annuncio della Chiesa è precisamente questo: il Mistero infinito ci ha rivolto la parola e addirittura ci è venuto incontro personalmente, con il nome e il volto di un uomo, Gesù di Nàzaret, e ci ha chiamati a vivere insieme con lui per l'eternità. Dio fatto uomo, l'uomo innalzato fino a Dio: nessun'altra religione ha una notizia simile, nessuna offre una speranza più audace. Mentre i grandi uomini religiosi, i profeti e i santi avvertono il proprio nulla davanti alla grandezza di Dio e si sentono peccatori, Gesù di Nàzaret con tranquilla sicurezza si è presentato come Figlio di Dio, uguale al Padre: una follia e una bestemmia sulla bocca di qualsiasi altro. La pretesa è inaudita, ma duemila anni di storia la rendono degna almeno di essere presa in considerazione. Vale la pena esaminarla, senza pregiudizi: un pensiero è veramente libero quando non scarta in partenza nessuna ipotesi. Gesù ha detto: "Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce" ( Gv 18,37 ). In lui trovano risposta le domande più profonde dell'uomo e la ricerca religiosa dei popoli; in lui il viandante assetato trova l'"acqua che zampilla per la vita eterna" ( Gv 4,14 ), come la trovò un giorno la donna di Samarìa. |
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39 La conoscenza razionale di Dio dispone ad accogliere una eventuale rivelazione di lui nella storia. L'audacia inaudita della fede cristiana consiste nell'affermare che Dio si è fatto uomo, per innalzare l'uomo fino a Dio, nella comunione immediata con lui. |
Indice |
26 | Giovanni Paolo II, Catechesi del 20 marzo 1985 |
27 | Platone, Fedone, 35 |