Catechismo degli Adulti |
Michelangelo, il profeta Isaia, 1508-1512,
Roma, Palazzi Vaticani, Cappella Sistina ( particolare della volta )
Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita. ( Gv 8,12 )
Il profeta siede su un trono marmoreo, inserito nella campata della volta dedicata al sacrificio di Noè, figura di quello di Cristo, accanto alla campata del peccato di Adamo ed Eva, additata dal braccio rivolto all'indietro dell'assistente.
Isaia è il profeta del servo sofferente di Dio, l'interprete ispirato della storia, di peccato e di redenzione, dell'umanità.
Uomo nel pieno vigore della maturità, è tutto percorso da una tensione drammatica: piedi incrociati, torsione del busto, un braccio trasversale, l'altro braccio verso l'alto, volto contratto con profonde rughe, sguardo concentrato in se stesso, capigliatura grigia leggera, scavata da ombre scure, colori vivi e cangianti del mantello, della tunica e della sottoveste, pennellate ora sottili e incrociate, ora larghe e parallele, sempre veloci e sicure.
Analoga drammaticità scuote gli angeli che trasmettono la rivelazione e partecipano anch'essi all'appassionata storia di Dio con l'uomo.
40 Dio viene incontro alla ricerca dell'uomo con la rivelazione, che ha il suo centro e vertice in Gesù Cristo, e rimane viva e operante nella Chiesa.
L'uomo dà la propria adesione responsabile alla rivelazione di Dio con la fede e fa esperienza di una vita nuova, piena di significato.
Indice |