Catechismo degli Adulti |
Ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro.
Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io …
Agli sposati poi ordino, non io, ma il Signore: la moglie non si separi dal marito … e il marito non ripudi la moglie. ( 1 Cor 7,7-11 )
Giotto, L'incontro di Gioacchino e Anna alla
Porta Aurea,
1303-1305,
Padova, Cappella degli Scrovegni
Gli sposi Gioacchino ed Anna, genitori della Vergine Maria, si incontrano e si abbracciano, con affettuosa tenerezza.
Le due figure formano una piramide plastica, che visualizza l'unità creata dal loro amore.
La presenza del pastorello che segue Gioacchino e del gruppo di donne che segue Anna, la composizione architettonica obliqua del ponticello e della porta, la posizione della coppia in corrispondenza di una delle torri conferiscono maggiore risalto a questa immagine così suggestiva del matrimonio e della sua santità.
Purtroppo una potente figura, simbolo dell'invidia, coperta quasi completamente da un velo scuro, si frappone tra la coppia e le donne che ne condividono la gioia, luminose nelle loro vesti di colori sfumati.
1042 Il cristiano vive la sessualità come un appello ad essere per e con gli altri, che si può accogliere sia nel matrimonio sia nella verginità.
L'amore coniugale umano, nella sua pienezza spirituale, corporea e sociale, purificato ed elevato dal sacramento, diventa immagine del regno di Dio che viene.
La verginità consacrata è anticipo dello stesso Regno, apertura all'intimità assidua con il Signore e all'amore universale.
L'uno e l'altra sono opportunità per crescere nella carità, per santificare se stessi e gli altri.
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