Convegno ecclesiale di Verona

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Verso Verona 2006: il cammino di preparazione

Il cammino di preparazione verso Verona è stato scandito, tra l'altro, da cinque appuntamenti in altrettante città italiane, ciascuno dei quali legato a uno degli ambiti della testimonianza delineati nella Traccia di riflessione pubblicata prima dell'estate del 2005.

Accanto a questi eventi, riassunti poi in una mostra presentata al Convegno, sono fiorite varie iniziative locali e nazionali, di cui qui non si da conto per brevità.

Sono state pubblicate poi alcune opere particolarmente significative, brevemente richiamate alla fine di questa sezione.

Una proposta in viaggio per l'Italia

I cinque appuntamenti sono stati occasioni per comunicare fede, cultura, partecipazione e l'espressione più forte del laicato cattolico, trasformando il cammino di avvicinamento a Verona 2006 in un pellegrinaggio realmente vivo delle Chiese locali, per essere « Testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo ».

L'esperienza, da vivere a livello nazionale, era però profondamente radicata nel territorio e ha chiamato in causa la gente nella sua realtà di appartenenza.

È nato così un vasto « laboratorio ecclesiale » - e perciò popolare - che ha trovato la sua ragion d'essere nella dinamica stessa del Convegno e nello spirito in cui si situa questa grande convocazione: far emergere l'immagine di fedeli cristiani che si sentano interpellati da una comune missione di apostolato.

La prima tappa si è svolta a Palermo, dal 24 al 27 novembre 2005, con il titolo « Ricorda, racconta, cammina ».

Per fare da battistrada al Convegno ecclesiale, si è scelto il quarto ambito, quello della « tradizione » intesa come esercizio del trasmettere ciò che costituisce il patrimonio vitale e culturale della società, con attenzione alle istituzioni e ai percorsi rilevanti per l'identità e per il futuro del Paese e delle Chiese in esso presenti.

L'incontro, riccamente articolato in relazioni, incontri, mostre, è stato caratterizzato dalla consegna alla comunità ecclesiale - durante i primi Vespri della prima domenica di Avvento - della Prima lettera di Pietro, testo di riferimento per il 4° Convegno ecclesiale.

Dal 9 febbraio al 5 marzo 2006, è stata la volta di Terni per l'ambito della « vita affettiva », nel contesto, non casuale, del « mese valentiniano ».

« Vita affettiva » richiama molti temi all'ordine del giorno: l'identità sessuale, la differenza di genere, l'educazione sentimentale, la paternità/maternità, la famiglia, le relazioni sociali, la rappresentazione pubblica degli affetti.

Prendendo spunto dalla festa di s. Valentino, sempre più caratterizzata dalla dimensione puramente consumistica in cui è stata relegata, si è cercato al contrario di lanciare un messaggio forte sul valore degli affetti nel cammino di crescita delle persone nelle relazioni tra le generazioni.

La proposta, dal titolo « L'amore si fa storia », si è rivolta in modo particolare ai fidanzati, agli sposi e anche agli anziani, che rappresentano un patrimonio importantissimo per una società che intende modellarsi su legami solidali e stabili.

Con la primavera, dal 24 marzo al 7 aprile, i riflettori si sono spostati invece su Novara per l'avvenimento « Una fragilità salvata », ispirato al terzo ambito, dedicato appunto alla fragilità creaturale percepita come debolezza e vulnerabilità, con riferimento all'esperienza della sofferenza, ma anche a una cultura della vita che abbraccia tutti gli aspetti dell'esistenza.

Fulcro dell'evento è stato il progetto « Passio » - proposto dalla Diocesi di Novara per tutto il tempo di Quaresima - che ha coinvolto numerose associazioni laiche e religiose.

Un calendario fitto di appuntamenti attraverso i quali prendere coscienza dell'esperienza del limite nella vita dell'uomo.

La riflessione maturata su tale dimensione del vivere è stata illuminata dall'esempio fondamentale delle sofferenza di Cristo e dalla condivisione popolare di questo momento, che chiama in causa l'umanità tutta.

La « cittadinanza », ovvero la dimensione dell'appartenenza civile e sociale degli uomini, è invece l'ambito da cui ha preso spunto « Il grido della città », una settimana tenutasi ad Arezzo dall'8 al 14 maggio.

Si tratta di questioni di grande rilievo, in particolare in un contesto come il nostro caratterizzato dalla globalizzazione e dalla ricerca di un rapporto di sussidiarietà locale, che sono state sviluppate attraverso una serie di attività incentrate sui temi dell'educazione, delle relazioni tra i popoli e della pace.

Aspetti che, nel loro insieme, esprimono la naturale vocazione a essere « comunità » di questo territorio in cui, peraltro, è fiorita una ricca tradizione monastica, di cui sono state messe in luce le esperienze più significative.

L'ultimo appuntamento ha cercato di animare l'ambito « lavoro e festa », due aspetti della vita quotidiana di ciascuno esposti a profonde trasformazioni che ne mettono in discussione ormai la percezione e il senso.

Scenario dell'iniziativa intitolata « Lavoro in festa », svolta dal 22 al 25 giugno, è stata la città di Rimini, simbolo dello svago e del divertimento, con incontri rivolti in particolare alle famiglie e ai giovani, per formulare una proposta che sappia unire armonicamente due momenti fondamentali come quelli dell'attività e del riposo.

La chiave di lettura della festa, inoltre, costituiva un ideale filo conduttore con quanto già emerso al Congresso eucaristico di Bari - « Senza la domenica non possiamo vivere » - profilando così una continuità che esprime attenzione per temi che hanno a cuore il bene delle persone.

I materiali riassuntivi di questi eventi sono stati presentati in una mostra, esposta nell'area stand del Convegno di Verona.

Volumi e sussidi

I volumi pubblicati in vista del 4° Convegno Ecclesiale Nazionale sono stati pensati come modi per esprimere la ricchezza della testimonianza cristiana, come esempi della fecondità della risurrezione di Cristo.

Ne ricordiamo cinque, particolarmente importanti.

Prima Lettera di Pietro1

La Prima lettera di Pietro ha orientato la Chiesa italiana nella preparazione e nella celebrazione del 4° Convegno Ecclesiale Nazionale.

Dopo un'introduzione sintetica e chiara, il libro presenta il testo integrale nella inedita nuova traduzione ufficiale della CEI e alcuni schemi per la preghiera comunitaria e personale.

Come scriveva nella presentazione S.E. Mons. Giuseppe Betori, segretario generale della CEI, lo scritto dell'Apostolo Pietro [ … ] offre rilevanti indicazioni per i contenuti che sono oggetto dell'odierna riflessione della Chiesa in Italia e che saranno posti a tema del Convegno.

In particolare vanno ricordati: la stretta connessione tra il dono della speranza e la persona del Risorto, nella prospettiva del suo ritorno alla fine dei tempi; l'immagine della Chiesa popolo di Dio, « straniero » e « disperso » nel mondo, che si edifica come dimora di Dio e si riconosce come gregge che Cristo, pastore supremo, guida tramite pastori e vescovi; la presenza dei credenti nel mondo, con una condotta di vita bella e buona, leali nella società ma obbedienti solo al Signore, sempre pronti a testimoniare le ragioni della loro fede, l'apologià della loro speranza; il senso che la sofferenza assume alla luce di Cristo, umile agnello che nel sangue sparso sulla croce ci redime; la consapevolezza dei credenti di essere stati scelti da Dio e di come nel battesimo sia radicata per tutti una chiamata alla santità da parte del Santo ( pp. 5-6 ).

L'Italia dei santi2

Queste pagine, raccogliendo in modo sintetico i tratti più significativi della vita dei santi e delle sante scelti dalle nostre Diocesi per averne segnato in modo significativo il cammino, desiderano offrire i tratti dell'unica Chiesa di Cristo nel nostro Paese.

Un itinerario denso di testimonianze trasmesse al paesaggio materiale e a quello spirituale della quotidianità.

Al primo appartengono i tanti luoghi di culto intitolati a queste significative figure, opere d'arte spesso di inestimabile rilievo ma, soprattutto, segni vivi e ancora attuali della devozione popolare sedimentata nella cultura del nostro Paese.

Nel paesaggio spirituale, poi, confluisce l'eredità più significativa di chi ha saputo vivere e morire per Cristo: una grande ricchezza di espressioni legate alla varietà degli ambiti dell'impegno cristiano.

Esempi che si tramandano da secoli, modi diretti e semplici di dimostrare l'amore per il Padre e, nel contempo, di imprimere spesso il primo impulso o di rafforzare le comunità dei credenti, ma anche di proporsi come elementi fondativi e connettivi dell'identità civile di un popolo.

Saper sperare3

Il libro è concepito come strumento di riflessione e approfondimento per il Convegno ecclesiale di Verona 2006 e vuole contribuire al « saper sperare » dando voce a dieci testimoni.

Cinque i noti scrittori italiani coinvolti - Eraldo Affinati, Giovanni D'Alessandro, Antonio Debenedetti, Luca Doninelli, Elisabetta Rasy - chiamati a narrare altrettanti racconti inediti che cercano di mostrare le speranze degli uomini così come esse sono, ovvero così come esse s'intrecciano nella complessa trama della nostra esistenza: tra solitudine e complicità, tra illusione e tenacia, tra separazione e prossimità, tra illusione e buon senso, tra conflittualità e amicizia.

Ad accompagnare ciascuna delle cinque novelle, poi, altrettante opere artistiche accostate per associazione - film, dipinti, icone - analizzate da uno psichiatra, due filosofi e due teologi ( Eugenio Borgna, Remo Bodei e Francesco Botturi, Giorgio Bonaccorso e S.Em. il Card. Tomàs Spidlik ), per dispiegare la speranza che in esse è testimoniata.

Un tesoro che emerge spesso in maniera discreta e potente nelle situazioni più drammatiche, nell'inaridirsi degli affetti, nella miseria, nell'abisso che ciascuno porta in se stesso.

Speranza del mondo4

In vista del 4° Convegno Ecclesiale Nazionale, i vescovi italiani hanno deciso di proporre all'attenzione dei cattolici e di tutti gli italiani 16 figure che nel Novecento hanno insegnato con la parola e con la vita che il Vangelo di Gesù è ancora vivo.

La raccolta di brevi profili vuole rappresentare da questo punto di vista la coralità polifonica della testimonianza cristiana in Italia, da offrire ai lettori come segno di speranza.

Tra le donne compaiono nel volume Itala Mela, Lorena D'Alessandro, Concetta Lombardo, Antonia Messina, Maria Marchetta, fino ad Annalena Tonelli, morta nel 2003.

Non meno ricca e articolata la testimonianza maschile con i due fratelli Flavio e Gedeone Corrà, Giovanni Palatucci, Gesualdo Nosengo, Giovanni Modugno, Giuseppe Capograssi, Enrico Medi, Giorgio La Pira, Rosario Livatino, Marcelle Candia e Vittorio Trancanelli.

Testimoni della Chiesa italiana5

Con una scansione geografica, per ciascuna delle regioni ecclesiastiche di appartenenza, viene presentata la figura di un testimone, quale simbolo della testimonianza cristiana del nostro tempo.

I testimoni della prima metà del secolo XX sono soprattutto impegnati nel sociale, come Teresio Olivelli o Joseph Mayr Nusser, e danno la vita a difesa della libertà e degli ebrei perseguitati.

Nella fase della ricostruzione postbellica spiccano le figure di Giorgio La Pira e don Lorenzo Milani, ma anche figure più umili come Gabriella Sagheddu e Maria Marchetta che, nell'entusiasmo del Concilio, offrono la loro vita per la causa ecumenica.

Rimanendo ancora nel periodo del Vaticano II, il pensiero poi va a due Vescovi meridionali: don Tonino Bello e Guglielmo Motolese, mentre successivamente viene presa in considerazione la fioritura di testimoni dell'evangelizzazione come Marcelle Candia, Carlo Urbani, Vittorio Trancanelli e Annalena Tonelli.

Infine, un accenno ai testimoni provenienti dalle fila dei movimenti: Igino Giordani, Marilen Elena Holzhauser ed Enzo Fondi per i Focolari, don Francesco Ricci, Bobo Torchiana e don Luigi Giussani per Comunione e liberazione.

Indice

1 San Paolo, Cinisello Balsamo 2005
2 Libreria editrice vaticana. Roma 2006
3 San Paolo, Cinisello Balsamo 2006
4 San Paolo, Cinisello Balsamo 2006
5 San Paolo, Cinisello Balsamo 2006