Io ho scelto voi |
Gesù si presenta come maestro di nuove relazioni umane, non solo con la parola, ma soprattutto con mille gesti di delicata attenzione e di disarmata disponibilità ad un'accoglienza che non conosce barriere.
Ha amicizie sentite e profonde, come con Marta, con Maria e con il loro fratello Lazzaro.
Riguardo a quest'ultimo la gente dirà: "Vedi come lo amava!" ( Gv 11,36 ).
Accetta inviti a pranzo anche dai notabili farisei.
Accoglie, però, di preferenza, peccatori e pubblicani, e mangia volentieri con loro.
Fortemente innovatore è anche il suo atteggiamento verso le donne, comunemente emarginate dalla società del tempo: è un atteggiamento improntato a grande trasparenza e profondità.
Giotto, La risurrezione di Lazzaro
A volte ciò provoca stupore, sorpresa, spesso al limite dello scandalo, come quando i discepoli si meravigliano nel vederlo discorrere con una donna samaritana a Sicàr, presso il pozzo di Giacobbe ( Gv 4,27 ).
Un giorno, un fariseo che lo ha invitato a pranzo resta turbato nell'assistere ad una scena per lui assolutamente sconveniente: una peccatrice si accosta a Gesù, bagna di lacrime i suoi piedi, poi li asciuga con i propri capelli, li bacia e li unge di profumo ( Lc 7,36-39 ).
Da sgomento ancora più grande, anzi da "santo sdegno" devono essere stati presi i notabili del popolo nell'ascoltare il maestro galileo proclamare: "I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio" ( Mt 21,31 ).
Ma l'atteggiamento di Gesù non è equivoco o ingiusto.
Esso riflette l'agire di Dio, che non segue una logica umana: i suoi pensieri non sono quelli degli uomini.
Egli dà la sua benevolenza gratuitamente anche a chi sembra non meritarla, come quel padrone della vigna che dà un denaro per vivere anche agli operai dell'ultima ora ( Mt 20,1-16 ).
Soprattutto egli gioisce immensamente quando può accogliere e perdonare il peccatore, come gioiscono il padre per il ritorno del figlio che si era allontanato da casa, e la donna e il pastore per il ritrovamento della moneta e della pecora smarrite ( Lc 15 ).
Gesù e la Samaritana, Ravenna, Sant'Apollinare Nuovo
Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui.
Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola.
Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.
A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé: "Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice".
Gesù allora gli disse: "Simone, ho una cosa da dirti".
Ed egli: "Maestro, di' pure".
"Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta.
Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due.
Chi dunque di loro lo amerà di più?".
Simone rispose: "Suppongo quello a cui ha condonato di più".
Gli disse Gesù: "Hai giudicato bene".
E volgendosi verso la donna, disse a Simone: "Vedi questa donna?
Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli.
Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi.
Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi.
Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato.
Invece quello a cui si perdona poco, ama poco".
Poi disse a lei: "Ti sono perdonati i tuoi peccati".
Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: "Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?".
Ma egli disse alla donna: "La tua fede ti ha salvata; va' in pace!". ( Lc 7,36-50 )
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