Io ho scelto voi |
B. Antelami, Giugno
Una mattina presto di un giorno feriale: gruppi di giovani si incrociano di fronte ad una scuola.
È questa l'esperienza che molti affrontano quotidianamente: con fatica, con interesse, ma certamente con una serie di interrogativi che guardano al domani.
Dove porterà lo studio che si è scelto?
Si pensa all'università o ad un lavoro; ma tutto è ancora lontano.
Siamo nel laboratorio del nostro futuro.
La scuola è il luogo in cui si sviluppa un insieme importante di relazioni e di stimoli, di scambi e di conoscenze.
C'è la gioia di trovarsi con gli amici, la curiosità di conoscere e di mettere alla prova le nostre capacità.
Non si possono certo nascondere le carenze dell'istituzione, le difficoltà nei rapporti, la scarsa prontezza molte volte nel rispondere al mutare delle situazioni culturali e delle esigenze sociali.
Ma l'esperienza scolastica resta un momento essenziale di apertura su mondi sempre più vasti.
Dalla piccola comunità cui si appartiene la scuola ci avvia all'incontro con la società.
L'uomo da sempre si trova di fronte al compito di conoscere, immaginare, organizzare e trasformare il mondo e ha creato linguaggio, scienza, arte e tecnica.
Fa cioè cultura, una pluralità di culture, proprio nella diversità dei modi con cui pensa, sogna, modifica il mondo.
E, mentre trasforma il mondo, l'uomo muta se stesso, cambia la sua vita.
Mentre fa cultura, ne rimane anch'egli fortemente segnato.
La conoscenza e la trasformazione del mondo sono frutto di generazioni, sono un fatto collettivo che domanda la partecipazione di tutti ed esige la condivisione.
La scuola è l'istituzione che sviluppa maggiormente questa consapevolezza e aiuta ad essere attivi, orientando e qualificando le capacità di ciascuno per il bene di tutti.
Sognare il mondo, trasformarlo, usare le cose per far crescere la vita: è un compito che nessuno di noi può eludere.
- Con quali motivazioni vai a scuola?
- Che clima di rapporti c'è nella tua classe: amicizia, isolamento, aiuto vicendevole, piccoli o grandi soprusi?
- C'è partecipazione alla vita scolastica?
- Quale contributo la scuola dà alla tua formazione umana?
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