Io ho scelto voi |
Con la voce di Geremia, Dio ricorda al popolo l'amore tenero con cui l'ha circondato nella liberazione dall'Egitto e nella marcia lungo il deserto.
Fa presente come egli ha difeso la libertà di Israele dalle minacce degli altri popoli.
"Va' e grida agli orecchi di Gerusalemme: Così dice il Signore: Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza, dell'amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata.
Re e regina, Ugarit, 1400-1350 a.C.
Israele era cosa sacra al Signore, la primizia del suo raccolto; quanti ne mangiavano dovevano pagarla, la sventura si abbatteva su di loro" ( Ger 2,2-3 ).
Il profeta rammenta come la terra promessa sia stata donata quale spazio privilegiato di vita e di libertà.
La libertà è un dono d'amore, che deve legare Israele in un totale servizio a Dio.
Ma la risposta del popolo è stata insensata.
Sposo e sposa, Memphis, 2650-2500 a.C.
Ha dimenticato presto il suo Dio per seguire altri dèi ingannatori, svuotando così di senso la propria vita.
"Io vi ho condotti in una terra da giardino, perché ne mangiaste i frutti e i prodotti.
Ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra e avete reso il mio possesso un abominio" ( Ger 2,7 ).
Gli stessi capi hanno preceduto ed indotto il popolo su questa falsa strada.
Dea, Mari, XVIII sec. a.c
Ed ecco, quasi gridata con dolore, la situazione a cui il popolo è andato incontro: "Il mio popolo ha commesso due iniquità: essi hanno abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate, che non tengono l'acqua" ( Ger 2,13 ).
Senza la sorgente viva di Dio e della sua parola, la vita e la libertà sono realtà destinate a disseccarsi.
Giardiniere che attinge acqua, Tebe, 1301-1234 a.c.
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