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Scheda: Lo Spirito per la missione: il sacramento della Confermazione

1. Bisogno di luce e di forza

La vita cresce attraverso il ricevere e il donare.

Se guardiamo alle esperienze, seppur limitate, della nostra esistenza, ci accorgiamo che siamo cresciuti e abbiamo assunto una determinata fisionomia interiore perché intorno a noi c'è stato chi ci ha accolto, stimolato, donato qualcosa di significativo: la famiglia, la scuola, gli amici, le esperienze di incontri, l'ambiente della comunità cristiana, il clima del paese o del quartiere.

Senza questo contributo di doni non saremmo quello che siamo.

Non sempre abbiamo preso coscienza della ricchezza di quanto ci è stato offerto.

Spesso abbiamo ricevuto senza accorgercene, senza un'assunzione personale dei valori e degli atteggiamenti che ci venivano trasmessi, senza quindi una presa di posizione decisa di fronte ad essi.

Ci sono però momenti particolarmente importanti nella vita, in cui dentro di noi si fa luce sulle esperienze positive che ci vengono donate.

Sono i momenti in cui ciascuno è chiamato a fare delle scelte, ad assumere con decisione un proprio progetto di vita che lentamente maturerà, a realizzare questo orientamento secondo le proprie qualità e caratteristiche, a donare ad altri quello che si è ricevuto ed accolto.

È il momento della responsabilità che apre alla maturità.

È in questa situazione di vita, chiamata a farsi responsabile e matura, che si innesta l'azione salvifica di Cristo attraverso la Chiesa con il sacramento della Confermazione.

2. Lo Spirito per la testimonianza profetica

C'è un avvenimento nell'esistenza storica di Gesù che i racconti evangelici sottolineano come particolarmente significativo: il suo Battesimo al Giordano.

Qui lo Spirito discende su Gesù, consacrandolo come Messia e abilitandolo alla missione profetica di annuncio e realizzazione del regno di Dio.

L'evangelista Luca rende in modo chiaro il significato di questo evento quando, subito dopo, ci narra di Gesù che nella sinagoga di Nazareth applica a sé le parole del profeta Isaia: "Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio…" ( Lc 4,18 ).

Dal momento del Battesimo l'esistenza di Gesù, sotto l'impulso e la forza dello Spirito, è tutta dedicata all'annuncio e al compimento dei segni della salvezza che Dio vuole donare agli uomini.

Quando Gesù sarà esaltato alla destra del Padre, nella piena comunione con lui, lo Spirito che aveva sostenuto la sua missione profetica sarà effuso sulla Chiesa ( At 2,33 ).

Nella Pentecoste il dono dello Spirito renderà la prima comunità una comunità profetica, capace di annunciare in parole e gesti le meraviglie di Dio a tutti gli uomini e in tutte le lingue ( At 2,1-13 ).

Lo Spirito che ha sostenuto e fortificato Gesù nella sua missione di salvezza e ha accompagnato e reso possibile fin dagli inizi la missione della Chiesa è lo stesso Spirito che è donato a ciascun credente, perché sia reso forte e capace di rendere testimonianza a tutti di ciò che Dio opera per lui.

3. Il dono dello Spirito nella confermazione

Lo Spirito ci è già stato donato nel Battesimo.

Questo dono ci ha aperto la possibilità di iniziare una vita nuova, fatta di fiducia filiale in Dio Padre e di amore fraterno verso gli uomini.

Ci ha allora accolto la comunità cristiana, luogo visibile privilegiato per maturare questa crescita.

In essa, attraverso l'ascolto della Parola, i segni della salvezza e le positive esperienze di amore, abbiamo potuto conoscere e accogliere i doni di Dio per la nostra vita.

Nel sacramento della Confermazione lo Spirito ci viene offerto come luce e forza, perché la nuova vita si rafforzi, sia assunta con decisione e responsabilità come progetto stabile, venga testimoniata e donata agli altri.

Per la forza dello Spirito che ci viene donato, la missione di Cristo continua ora nella nostra vita e nella nostra azione.

L'unzione con l'olio consacrato e l'imposizione delle mani da parte del vescovo sono il segno di questo rafforzamento e di questa nuova responsabilità.

La comunità cristiana, che ci aveva accolto come un grembo materno per favorire lo sviluppo della nostra vita nuova, ora ci riconosce come corresponsabili della sua missione di impegno e di testimonianza.

Essa, che è strumento efficace di vita e di pace per tutti gli uomini, lo diventa ora anche grazie alla coerenza della nostra vita e del nostro agire.

Questa corresponsabilità va però esercitata nella diversità dei doni e dei servizi che fanno ricca la vita della Chiesa e la rendono capace di molteplici forme di testimonianza e di missione nel mondo.

La Confermazione introduce in un cammino di scoperta dei doni specifici che noi possiamo mettere a servizio della crescita della comunità e del mondo.

In tutti i confermati lo Spirito rinnova una tensione missionaria: essere non solo buoni, ma testimoni del Signore risorto nelle forme più varie, spesso umili e nascoste.

La testimonianza cristiana sarà fatta non solo da parole, ma dal progetto della nostra vita, inserita nella storia degli uomini; come lievito, come seme.

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