L'impegno missionario della Chiesa Italiana |
La Chiesa italiana nello sforzo di rinnovamento postconciliare ha dato notevole impulso alla preoccupazione missionaria.
Ha moltiplicato incontri di preghiera e di studio,
ha vivificato organismi e strutture esistenti,
ha creato nuovi strumenti operativi,
ha incrementato l'aiuto in personale e in mezzi alle Chiese giovani o bisognose,
ha intrapreso esperienze di lavoro missionario diretto in forme inedite e coraggiose.
Forse, però, questo stesso slancio di operosità e di inventiva ha messo maggiormente in evidenza le deficienze e i limiti di cui abbiamo parlato.
Ci sembra che oggi non si tratti tanto di moltiplicare i progetti e le iniziative, quanto piuttosto di meglio qualificarle, adeguarle, e armonizzarle.
Qui sta il punto nodale della questione: superare la fase delle visioni parziali e superficiali, delle azioni frammentarie o di semplice appoggio, e tendere a realizzare una Chiesa in atto di missione.
Più concretamente, è necessario:
approfondire la coscienza missionaria in piena consonanza col significato e le esigenze del disegno di Dio sul mondo e sulla missione della Chiesa;
inserire lo spirito e l'orizzonte missionario nella vita quotidiana del cristiano e delle comunità ecclesiali e farne il lievito dell'attività pastorale;
prendere conoscenza dell'evoluzione missionaria in corso e del suo rapporto con i problemi umani e le trasformazioni del mondo;
rinnovare e coordinare le energie e le iniziative perché la nostra presenza e azione missionaria siano adeguate ai tempi e si attuino in una reale partecipazione e comunione interecclesiale.
A questo scopo offriamo anzitutto alcuni orientamenti pastorali, per soffermarci poi sulle strutture di coordinamento missionario, e inFine sugli organismi ed i servizi ordinati alla missione universale.
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