L'iniziazione cristiana - 2 |
4 Cresce in Italia il numero dei ragazzi e delle ragazze, dai 7 ai 14 anni, per i quali si richiede il Battesimo, mentre diminuisce la domanda e la celebrazione di questo sacramento per i bambini nei primi due anni di vita.
Spesso la domanda del Battesimo per questi ragazzi è presentata al parroco, o a un operatore pastorale, da un genitore.
A questo riguardo c'è da considerare che la situazione coniugale dei genitori si presenta oggi molto diversificata:
uniti da matrimonio cristiano, da matrimonio civile, da nuovo matrimonio civile dopo aver divorziato dal primo coniuge sposato con rito religioso, conviventi in attesa di matrimonio civile o religioso, conviventi per scelta.
Anche la sensibilità religiosa dei genitori è assai varia: "lontananza" teorica e pratica più o meno consapevole, legame tradizionale ad alcune pratiche religiose, autentica riappropriazione della vita di fede riscoperta magari dopo molti anni.
In questa diversità di situazioni la richiesta del Battesimo per il figlio trova svariate motivazioni, a volte tra loro mescolate:
protezione di fronte ai pericoli dell'esistenza,
integrazione sociale in un ambiente pur ancora connotato in senso cristiano,
ricerca di più stabili ancoraggi etici nel delicato momento della crescita,
sincera volontà di condividere con i figli la fede ritrovata.
A volte la richiesta è collegata alla nascita di un altro figlio, in un contesto familiare che si è fatto più stabile e sereno.
Altre volte essa affianca la decisione dei genitori di passare dal matrimonio solo civile o dalla convivenza al matrimonio religioso.
In alcuni casi a richiedere il Battesimo sono i genitori adottivi o affidatari, soprattutto coloro che hanno potuto avvalersi del più facile accesso alle adozioni internazionali.
Senza nulla togliere alla schietta motivazione religiosa, in questi casi il dono del Battesimo assume anche il valore di una definitiva introduzione nel contesto sociale e culturale della famiglia di adozione o di affido.
Sarà allora particolarmente importante - soprattutto nel caso dell'affido - considerare attentamente il paese di provenienza del ragazzo e le sue personali intenzioni.
Anche la crescente immigrazione in Italia da altri paesi pone di fronte a una nuova situazione pastorale: quella di famiglie non cristiane che, integrandosi nella società italiana, si avvicinano alla Chiesa cattolica e domandano per i loro figli l'aggregazione alla comunità cristiana.
6 Non è infrequente che la domanda del Battesimo venga presentata al parroco, o a un operatore pastorale, direttamente dal ragazzo.
A volte, anche quando a fare la richiesta è materialmente il genitore, è il ragazzo a insistere, avendo maturato autonomamente dall'ambiente familiare la decisione di farsi battezzare, magari stimolato a tale richiesta dall'esempio dei coetanei.
A determinarla concorrono diversi fattori, che diventano così momenti di esperienza e luoghi di apertura all'azione della grazia divina.
In primo luogo si segnalano gli ambiti educativi tradizionali della pastorale dei ragazzi: i centri giovanili parrocchiali, gli oratori, le scuole cattoliche, l'insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica…
La disponibilità ad accogliere tutti, senza discriminazioni di sorta, è occasione d'incontro con la proposta cristiana da parte dei fanciulli e dei ragazzi non ancora battezzati.
Ciò accade con i figli di famiglie che vivono lontane dall'esperienza religiosa cattolica, come pure con i figli di famiglie non cristiane.
Il clima di gioia e di amicizia che caratterizza questi ambienti, oltre ai momenti in cui è proposta la liturgia, la preghiera, il gesto caritativo e l'istruzione cristiana, può dare il via a un sincero desiderio di far parte del gruppo di coloro che vivono il Vangelo.
Nella medesima direzione spinge l'appartenenza ad alcune associazioni cattoliche aperte anche alla presenza di non battezzati.
Il forte coinvolgimento nella vita associativa può essere la molla che fa scattare la domanda del Battesimo da parte del fanciullo o del ragazzo.
Restano, infine, da considerare i segni della fede cristiana in cui, nonostante ogni altra cosa in contrario, vive ancora un ragazzo in Italia.
Dallo studio scolastico o dalle gite turistiche che compie con la famiglia, con la scuola o con il gruppo, egli riceve continui stimoli a rapportarsi alla tradizione cristiana e al Battesimo, che di essa è la radice, e a porsi in proposito qualche domanda che lo riguarda in forma più intima e personale e che può condurlo alla soglia della fede.
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