Il rinnovamento della catechesi |
La povertà e la debolezza colpiscono intimamente la persona umana in vari modi.
C'è chi è povero di verità, di amore, di speranza; chi è ignorante o sviato, dubbioso o lontano ( Eb 5,2 ) e c'è perfino chi ignora di soffrire per la mancanza di un bene superiore.
Questi poveri si trovano in tutti gli strati sociali, anche in ambienti di censo e di cultura.
Ci sono i poveri e disagiati materialmente, quelli che per la loro stessa indigenza sono come inceppati in problemi di penosa sopravvivenza, sì che, assillati dall'urgenza del pane materiale, potrebbero trascurare di procurarsi il nutrimento dello spirito. ( Gv 6,27 )
Altri vivono ai margini delle comuni strutture sociali, come gli immigrati, i nomadi, gli esuli, i profughi, i meno dotati, gli incapaci di un lavoro qualificato, gli esclusi.
Tutti costoro, in particolare, Dio ha scelto "per farli ricchi con la fede, ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano". ( Gc 2,5 )
La sollecitudine dimostrata a tutte queste categorie di persone è un segno di autenticità della catechesi.
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